Face Off: una rassegna sulla nuova figurazione internazionale raccontata attraverso il linguaggio pittorico di Paolo Maggis, James Rielly e Nicola Samorì.
Face off accosta tre pittori a prima vista identificabili con la figurazione; ma, a ben vedere, tutti e tre appartengono all’ondata più attuale della rappresentazione della figura, quella che per sensibilità e generazione non può non tenere conto dei sommovimenti cui il soggetto è oggi sottoposto, in arte e nella vita. Poco rimane di quella figurazione distesa, letterale che imperava circa un decennio fa in Italia. Siamo piuttosto in una fase “defigurativa”, in cui il frastagliamento del segno registra le oscillazioni dell’identità, fino a far presagire (come suggerisce il titolo) un cambio radicale d’identità che sia antidoto alle “scosse” del presente momento storico. Ciò accade in Paolo Maggis che, nonostante la natura cristallina della sua pittura, contempla sin dai suoi primi dipinti un’instabilità di fondo che permea i suoi volti e il suo gesto pittorico. James Rielly riconsidera i suoi soggetti rendendoli mediati. I suoi bambini e i suoi adulti sono parzialmente sottratti alla nostra vista tramite patine che svelano e nascondono assieme, oppure deviati tramite accessori che ne svisano l’identità. Infine, Nicola Samorì tratta l’individuo come fenomeno in mutazione costante, talvolta come un fenomeno geologico, soggetto alla stratificazione e alla sedimentazione, talvolta come fosse oggetto di esperimenti, con improvvisi interventi pittorici che sembrano provenire da un punto esterno non ben identificato.
Paolo Maggis nato nel 1978 a Milano, oggi vive e lavora a Barcellona.
James Rielly è nato nel 1956 a Wrexham, Galles. Oggi vive e lavora a Parigi.
Nicola Samorì è nato a Forlì nel 1977, vive e lavora a Bagnacavallo.