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Maho Sato – 14855 fili
Abitare il proprio corpo, questionare tutto per conoscersi e arrivare alla sintesi di un bianco silenzioso, abitare la sensazione del vuoto per un po’ finchè diventa scomoda. Inizia allora a lanciare timidamente un filo e poi un’altro finché si diramano come dei gesti in una cartografia.
Comunicato stampa
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Abitare il proprio corpo, questionare tutto per conoscersi e arrivare alla sintesi di un bianco silenzioso, abitare la sensazione del vuoto per un po' finchè diventa scomoda. Maho inizia allora a lanciare timidamente un filo e poi un'altro finché si diramano come dei gesti in una cartografia accennata. Fili che diventano legami, ad ogni incontro con il territorio, con il gesto dell'altro, la mappa si fa sempre più chiara, si scopre che è un divenire che non può esistere nella quiete ma nell'atto di offrire per poi ricevere e trasformare se stessi e anche l'altro. Il percorso di Maho in questa residenza è stato quello di ricominciare dalle pareti bianche, dalla stanza dell'anima pulita, aprendo le finestre, facendo entrare la luce, il colore, la polvere, il suono, la bellezza ma anche la sofferenza accettarle entrambe. Maho è finalmente a casa, quella che ha costruito lei e che ora scopre solida, ce la racconta attraverso azioni e gesti pittorici, rituali e storie.
Maho Sato, nata in Giappone e formatasi all'Accademia di Firenze. Le sue opere spaziano fra la danza sperimentale, la performance e la pittura, questa è la sua prima mostra personale.
Maho Sato, nata in Giappone e formatasi all'Accademia di Firenze. Le sue opere spaziano fra la danza sperimentale, la performance e la pittura, questa è la sua prima mostra personale.
15
ottobre 2020
Maho Sato – 14855 fili
Dal 15 al 18 ottobre 2020
arte contemporanea
Location
CHIASSO PERDUTO
Firenze, Via dè Coverelli, 4r, (FI)
Firenze, Via dè Coverelli, 4r, (FI)
Orario di apertura
Da venerdì a domenica dalle 12 alle 19:00
Vernissage
15 Ottobre 2020, 18:30
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Autore testo critico
Progetto grafico