Sabato 28 febbraio, Testacciolab dà inizio al nuovo calendario di eventi, che si svolgeranno presso lo studio Spazi Multipli nell’arco di tutto il 2009.

Mostrare il “backstage” dell’opera d’arte, sia quella degli “outsider” del sistema che quella dei giovani già affermati nel panorama artistico contemporaneo, in riletture inaspettate atte a focalizzare l’attenzione sul processo creativo. Questo è lo scopo del progetto Makingoff, una rassegna artistica multidisciplinare articolata in una serie di appuntamenti espositivi e performativi che si alterneranno all’interno del laboratorio nel cuore del XX Rione romano. Ogni evento intende ridurre il divario fra l’arte e la sua fruizione, attraverso un percorso visivo e mentale che renda lo spettatore partecipe della genesi artistica. Dall’idea originaria alla realizzazione del prodotto finito si crea così un canale di comunicazione diretto fra l’artista, l’opera e il fruitore che viene coinvolto direttamente nell’esperienza creativa, avendo modo di approfondire la conoscenza dell’artista e apprezzarne al meglio l’operato.



Ad inaugurare il progetto, la personale del giovane pittore romano Francesco Bancheri, di cui sarà presentata la più recente ricerca artistica. Uno studio sul movimento e sull’uomo, nel suo interagire con l’altro e con il s E9 . Il gioco è quello dell’ombra e della luce, che rivelano universali incontri di anima e corpo seguendo le variazioni di forma create dai due ballerini rappresentati sulle tele. Lavori a metà tra fotografia e pittura, i quadri di Bancheri nascono da un personale percorso di elaborazione estetica e mentale della realtà e della sua rappresentazione nell’istante scelto dall’artista. L’osservazione dal vero di una danza, fatta di equilibri e sospensioni, viene bloccata dagli scatti fotografici, rimontati poi dall’artista in un video, di suggestione e ispirazione dada. Da questo nuovo filtro nascono poi le tele, in cui l’immagine si ferma di nuovo ma, grazie alla materia pittorica, torna a vibrare del movimento e degli arresti osservati e interiorizzati dall’artista.

A raccontare l’immaginario e il lavoro di Francesco Bancheri saranno i suoni minimal e le riprese video di Luigi Mazzei (aka VJ LUIS), che ha documentato, con un servizio girato all’interno dello studio del pittore, la sua perso n alità artistica.

In mostra, dunque, non solo le opere ma il luogo e il tempo da cui provengono, per capire come nasce il “gesto pittorico”.