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Ma(n)gazine
La mostra MA(N)GAZINE, organizzata in collaborazione con il Museo Teo+, presenta le opere di artisti che hanno contribuito al realizzazione del quarantesimo numero della rivista internazionale di arte contemporanea “Museo Teo Artfanzine”.
Comunicato stampa
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Dal 22 al 25 novembre 2016 la galleria Grossetti Arte e Museo Teo+ presentano la mostra MA(N)GAZINE, in occasione della pubblicazione del numero quaranta della rivista internazionale di arte contemporanea "Museo Teo Artfanzine", dedicata alle relazioni tra Italia e Giappone viste e vissute attraverso esperienze e storie personali.
In mostra saranno esposte le opere degli artisti che hanno collaborato alla realizzazione della rivista: Katia Bagnoli, Giovanni Bai, Lorenzo Barassi, Doretta Cecchi, Vincenzo Coronati, Francesco Flamini e Marco de Barba, Edoardo Fontana, Flavio Gallozzi, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Hiro Nakano, Tomoko Nagao, Bruno Riva, Takao Saito, Mario Tedeschi, Masa Washio, Mats Bergquist ed Edoardo Romagnoli.
Alcuni lavori sono stati realizzati appositamente per l'uscita della rivista, come per esempio i progetti fotografici di Mario Tedeschi sulle giovani coppie italogiapponesi, quello di Lorenzo Barassi sulla simmetria/asimmetria delle architetture di Tokyo o, ancora, le calligrafie elettroniche di Giovanni Bai da cui sono stati ricavati gli abiti di Carolina Gozzini e Gonaria Morittu.
Altri autori presentano i progetti su cui lavorano da tempo: come "Fukushima mon amour" di Vincenzo Coronati, le fotografie di Flavio Gallozzi dedicate al gesto nella pratica artistica giapponese, le xilografie di Edoardo Fontana, le calligrafie di Katia Bagnoli e Bruno Riva, le sperimentazioni di Francesco Flamini e Marco de Barba, le allegorie della società globalizzata e dei costumi di massa di Tomoko Nagao, i videoblog di masa Washio e la selezione della collezione di Museo Teo+ con opere di: Doretta Cecchi, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Hiro Nakano, Takako Saito, due stampe Ukiyo-e anonime degli anni '30 e il video di "Museo Teo Japan (re)tour". L'esposizione presenterà anche "Daruma" (2015) di Mats Bergquist che evoca le bambole simboliche dedicate a Bodhidharma, il monaco fondatore del buddhismo zen. Anche la tecnica utilizzata per realizzare "Daruma" appartiene alla tradizione giapponese poichè si tratta di ceramica Raku. Ma non solo, in relazione con "Daruma" ci sarà "Ayasma" (2015): fogli di carta candida su cui è trasposta in pigmento la forma dei "Daruma".
Il rapporto con il Giappone è presente anche nelle "Lune" di Edoardo Romagnoli che nascono da un’azione che rimanda alla mente l'immagine di un “pittore zen” nell'atto di dipingere la luce della luna attraverso il movimento della macchina fotografica
Il 2016 è l'anniversario dei centocinquant'anni delle relazioni tra Italia e Giappone e Museo Teo+ ha deciso di partecipare alle celebrazioni pubblicando MA(N)GAZINE. Qui, i rapporti tra Italia e Giappone vengono raccontati attraverso esperienze e storie di persone che vivono dall'altra parte del mondo rispetto a dove sono nate, o che vi hanno vissuto e sono ritornati (italiani in Giappone e giapponesi in Italia, ma anche giapponesi in Giappone e italiani in Italia....), di chi vive o ha vissuto da straniero, a volte sentendosi tale anche nel luogo di origine, o forse un pò alieno.
Nella rivista sarà possibile osservare i contributi di: Keiko Ando Mei, Giovanni Bai, Andrea Bader, Lorenzo Barassi, Katia Bagnoli e Bruno Riva , Doretta Cecchi, Vincenzo Coronati e Amaranta Pedrani, Francesco Flamini e Marco de Barba, Edoardo Fontana, Christian Gangitano, Flavio Gallozzi, Elisabetta Gozzini, Carolina Gozzini, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Katsuya Komagata, Yuki Kumagawa, Matilde C., Andrea Mauri, Nicoletta Meroni, Makiko Mori, Alberto Moro, Michiyo Murakami, Shin Murakami, Hiro Nakano, Lucia Salvan, Francesca Simone, Mario Tedeschi, Luca Saccogna, Takako Saito, Urara Sakai, Masa Washio, Claudia Zanfi. Traduzioni di Nadia Boaretto, Ilaria Marzia Orsini, Yuki Kumagawa
In mostra saranno esposte le opere degli artisti che hanno collaborato alla realizzazione della rivista: Katia Bagnoli, Giovanni Bai, Lorenzo Barassi, Doretta Cecchi, Vincenzo Coronati, Francesco Flamini e Marco de Barba, Edoardo Fontana, Flavio Gallozzi, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Hiro Nakano, Tomoko Nagao, Bruno Riva, Takao Saito, Mario Tedeschi, Masa Washio, Mats Bergquist ed Edoardo Romagnoli.
Alcuni lavori sono stati realizzati appositamente per l'uscita della rivista, come per esempio i progetti fotografici di Mario Tedeschi sulle giovani coppie italogiapponesi, quello di Lorenzo Barassi sulla simmetria/asimmetria delle architetture di Tokyo o, ancora, le calligrafie elettroniche di Giovanni Bai da cui sono stati ricavati gli abiti di Carolina Gozzini e Gonaria Morittu.
Altri autori presentano i progetti su cui lavorano da tempo: come "Fukushima mon amour" di Vincenzo Coronati, le fotografie di Flavio Gallozzi dedicate al gesto nella pratica artistica giapponese, le xilografie di Edoardo Fontana, le calligrafie di Katia Bagnoli e Bruno Riva, le sperimentazioni di Francesco Flamini e Marco de Barba, le allegorie della società globalizzata e dei costumi di massa di Tomoko Nagao, i videoblog di masa Washio e la selezione della collezione di Museo Teo+ con opere di: Doretta Cecchi, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Hiro Nakano, Takako Saito, due stampe Ukiyo-e anonime degli anni '30 e il video di "Museo Teo Japan (re)tour". L'esposizione presenterà anche "Daruma" (2015) di Mats Bergquist che evoca le bambole simboliche dedicate a Bodhidharma, il monaco fondatore del buddhismo zen. Anche la tecnica utilizzata per realizzare "Daruma" appartiene alla tradizione giapponese poichè si tratta di ceramica Raku. Ma non solo, in relazione con "Daruma" ci sarà "Ayasma" (2015): fogli di carta candida su cui è trasposta in pigmento la forma dei "Daruma".
Il rapporto con il Giappone è presente anche nelle "Lune" di Edoardo Romagnoli che nascono da un’azione che rimanda alla mente l'immagine di un “pittore zen” nell'atto di dipingere la luce della luna attraverso il movimento della macchina fotografica
Il 2016 è l'anniversario dei centocinquant'anni delle relazioni tra Italia e Giappone e Museo Teo+ ha deciso di partecipare alle celebrazioni pubblicando MA(N)GAZINE. Qui, i rapporti tra Italia e Giappone vengono raccontati attraverso esperienze e storie di persone che vivono dall'altra parte del mondo rispetto a dove sono nate, o che vi hanno vissuto e sono ritornati (italiani in Giappone e giapponesi in Italia, ma anche giapponesi in Giappone e italiani in Italia....), di chi vive o ha vissuto da straniero, a volte sentendosi tale anche nel luogo di origine, o forse un pò alieno.
Nella rivista sarà possibile osservare i contributi di: Keiko Ando Mei, Giovanni Bai, Andrea Bader, Lorenzo Barassi, Katia Bagnoli e Bruno Riva , Doretta Cecchi, Vincenzo Coronati e Amaranta Pedrani, Francesco Flamini e Marco de Barba, Edoardo Fontana, Christian Gangitano, Flavio Gallozzi, Elisabetta Gozzini, Carolina Gozzini, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Katsuya Komagata, Yuki Kumagawa, Matilde C., Andrea Mauri, Nicoletta Meroni, Makiko Mori, Alberto Moro, Michiyo Murakami, Shin Murakami, Hiro Nakano, Lucia Salvan, Francesca Simone, Mario Tedeschi, Luca Saccogna, Takako Saito, Urara Sakai, Masa Washio, Claudia Zanfi. Traduzioni di Nadia Boaretto, Ilaria Marzia Orsini, Yuki Kumagawa
22
novembre 2016
Ma(n)gazine
Dal 22 al 25 novembre 2016
arte contemporanea
Location
GROSSETTI ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Piazza XXV Aprile, 11/B, (Milano)
Milano, Piazza XXV Aprile, 11/B, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-13; 14-18
Vernissage
22 Novembre 2016, Ore 19.00
Autore
Curatore