Le "dolls" sono il mio modo di rappresentare la società contemporanea. Parto dalla figura femminile realizzata attraverso l’esasperazione dei tratti, dai colori accesi e contrastanti. Questo perché sono profondamente influenzata dalla street art e dai cartoon.
Prendo spunto dalle pose delle riviste di moda perché attorno a me vedo l’ossessione per l’apparenza e per la perfezione. Da qui il riferimento alla chirurgia estetica attraverso le forme esagerate, le labbra e gli occhi esasperati.
Ne derivano queste bamboline che posso sembrare carine ed innocue, ma che ad uno sguardo più attento possono sembrare anche inquietanti.
Espongo in un contesto underground perché il mio è ancora un approccio “infantile” nel mondo dell’arte contemporanea, ma ho iniziato a dipingere solo dal 2004 e il mio stile è in continua crescita.