Paesaggi lirici, inondati di luce, accesi di vibrante cromatismo, regni dell’incanto dove ritemprare mente ed anima. E’ questa l’opera di Marcello Bertini che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta presenta, dal 22 aprile al 7 maggio 2006, nella Sala Grasce del Chiostro di Sant’Agostino. Una perenne primavera che investe con intense suggestioni alcuni dei più caratteristici paesaggi versiliesi.



Marcello Bertini è un pittore poeta. Ad un primo sguardo ciò che colpisce della sua opera è certamente una immediata gradevolezza generata dalla vivacità dei colori, dalla freschezza della rappresentazione, dalla levità dei soggetti. Poi, ad una più attenta lettura, è facile scoprire come dietro al paesaggio idilliaco, Bertini celi un’intima musicalità, una struttura narrativa, un senso profondo, una riflessione segreta sul tempo e sulle cose.

Il percorso espositivo presentato si basa su un particolare tipo di lavoro su cui da anni si sofferma la ricerca di Bertini: la pratica dell’affresco su “antiche terraglie, argille cotte, laterizi e – scrive il critico Ugo Fortini – supporti materici dai piani tormentati e scabri”. L’artista va alla ricerca di vecchi embrici, di tegole, di mezzane, consumati dal tempo. I suoi colori sulla superficie porosa dei cotti, così come le tempere sugli intonaci e le calci, creano giochi cromatici che esaltano la suggestione pittorica ed infondono una intensa spiritualità ai soggetti ritratti che siano paesaggi, conchiglie, fiori.

Dalle distese del Massaciuccoli alla spiaggia, dal centro di Pietrasanta e di Forte dei Marmi alla pineta che da Viareggio corre sino al Cinquale, dal Ponte del Principe, a Fiumetto, alle cave, regno della forza, del sacrificio, della poesia: ecco la Versilia vista e fermata sulla tela dalle veloci e penetranti pennellate di Bertini. In mostra numerose opere, tutte realizzate recentemente.



“Marcello Bertini riesce sempre ad andare incontro alla verità - scrive nel catalogo il critico Lodovico Gierut – richiamando valori di desiderio conoscitivo, e allora eccolo che si spinge a fissare taluni scorci della pianura pietrasantese, vista nelle varie stagioni, dove i verdi acuti, o delicati, s’intercalano coi marroni di piccoli campi arati di fresco, alle cui spalle occhieggiano certi casolari, simili a talune vedute della Val d’Elsa e del Pisano, dove è facile ritrovare gialli-luce, rossi improvvisi, ma soprattutto una armonia tonale”.



La mostra è stata patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento per i beni archivistici e librari, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze e dalla Provincia di Lucca.



“Auguro al versatile artista - afferma l’assessore alla cultura Daniele Spina - di continuare ad esprimersi sempre con questa destrezza di tocco e di composizione, e che Pietrasanta continui ad essere uno dei suoi soggetti favoriti”.



Catalogo pubblicato da Edizioni Masso delle Fate con saggi critici di Lodovico Gierut e Ugo Fortini.