Il Museo Archeologico di Fiesole continua il suo ciclo “Ceramica e Scultura” con una mostra personale di Marcello Fantoni, in programma dal 1 al 30 ottobre 2005. Un omaggio ad un indiscusso protagonista della scena artistica toscana, che conosce una notevole affermazione non solo in ambito nazionale, ma estende i suoi confini arrivando a contare sue opere in musei prestigiosi quali il Victoria and Albert Museum di Londra, il Royal Scottish Museum di Edimburgo, il Metropolitan ed il Brooklin Museum di New York, il Museum of Fine Arts di Boston, i musei di Arte Moderna di Tokyo e Kyoto; ed ancora il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, la Galleria degli Uffizi, il Museo Nazionale del Bargello.

Marcello Fantoni rimane un punto di riferimento per intere generazioni di artisti della ceramica; la sua testimonianza coinvolge quasi per intero la storia culturale del Novecento toscano, abbracciandone le correnti artistiche più significative: dal Futurismo al Ritorno all’Ordine, dall’Astrattismo all’Informale.

Il percorso della mostra, che comprende l’esposizione di oltre duecento opere, offre una panoramica del lavoro svolto dal celebre ceramista dagli anni Trenta – gli anni della frequentazione della Scuola di Porta Romana – fino all’ultimo ciclo creativo, nel quale Fantoni apre progressivamente il suo linguaggio a nuovi orizzonti, attraverso la proposizione di una inedita declinazione all’astrazione. Costante punto di riferimento, in questo lungo e complesso percorso, rimane l’Etruria: territorio fantastico, inesauribile fonte di suggestioni, luogo ideale dal quale trarre la linfa vitale, che rinnova l’ispirazione. La mostra intende, allora, porsi come momento di riflessione sulla complessità del rapporto dell’artista contemporaneo nei confronti della cultura figurativa più antica della terra delle sue origini: un confronto che mette alla prova la sua non comune capacità di rinnovamento, la vitalità sempre dinamica della sua ideazione, la sua capacità di rapportarsi dinamicamente con l’antico, senza mai scadere nella citazione. Due mondi che si uniscono nel museo fiesolano in un unico progetto espositivo, due autonomie espressive che si sublimano in una sintesi ideale, senza forzature né passaggi artificiosi; una sottile ed inestricabile catena di rimandi incrociati che punta alla rivalutazione in chiave dialettica, del rapporto fra l’artista contemporaneo e la statuaria antica.

Il vernissage della mostra, fissato per sabato 1 ottobre (dalle ore 18.30 Museo Archeologico di Fiesole), al quale interverrà il Soprintendente Antonio Paolucci, sarà inoltre l’occasione per festeggiare il novantesimo compleanno del Maestro fiorentino. Accompagna la mostra un catalogo in italiano ed inglese (edito da De Paoli Edizioni d’Arte), a cura di Elisa Gradi, con un testo introduttivo di Antonio Paolucci.