Milano, 15 novembre 2011 – Luogo naturalmente deputato all’arte e al design, il Boscolo Milano di corso Matteotti inaugura mercoledì 30 novembre 2011 alle ore 19.00 una nuova mostra d’arte realizzata grazie alla partnership con la galleria Bag Milano.

In esclusiva saranno esposte le opere di Marcello Lo Giudice, provenienti da una collezione privata. L’artista, nome di spicco del panorama artistico italiano, è noto a livello internazionale. Vanta infatti numerose vendite nelle case d’asta più prestigiose di Parigi, Londra, Amsterdam e New York, dove una delle celebri sculture “Dalla Primavera del Botticelli” è stata recentemente battuta per 48.000 $.

Della collezione affidata a Bag Milano saranno esibiti diversi formati delle sculture “Dalla Primavera di Botticelli”, opere realizzate in ceramica di Albisola, molle di acciaio e box in plexiglass e alcune tele monocromatiche.
Ci sarà anche il prototipo ( cm 35) dell’elefante della Parade che si trova attualmente in piazza Scala.

Le opere di Marcello Lo Giudice, che presenzierà all’evento, saranno in esposizione a partire da mercoledì 30 novembre fino ai primi di gennaio 2012. La vendita delle opere della collezione è curata da Bag Milano.


Marcello Lo Giudice si laurea in Geologia e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’inizio del suo percorso creativo comincia negli anni ’70 nel campo del concettuale.
Espone nel 1987 alla Samuel Lallouz Gallery di Montreal; alle gallerie Axelsson e Benneter in Svezia. Inizia poi una ricerca legata alla terra e alla natura, dove la materia e la stratificazione del colore si sedimentano dando vita alle opere su tela che vengono esposte nel 1988 alla Galleria del Naviglio di Milano e ricevono ottime critiche da Olivier Meessen. Achille Bonito Oliva cura, nel 1999, una personale dell’artista presso il Reale Albergo delle Povere di Palermo e, nel 2000, presso la Fondazione Mudima. Nel 2003 Lo Giudice lavora e vive a Muscat, nel Sultanato dell'Oman. Nel 2004 torna a Milano ed espone alla Fondazione Stelline.
Restany, in Reverie Geologique, lo definisce come “un pittore tellurico” per il suo legame con la natura organico e viscerale”. Il percorso dell’artista, che parte dall’informale e ne condivide le tematiche sociali come il rifiuto della guerra, approda all’utilizzo di nuovi materiali per ampliare il campo di ricerca interiore e mostrarne il frutto; già dal 1989 alle tele si affiancano i “Totem” a simboleggiare l’atrocità della guerra. Le opere sono costituite da materassi atrocemente sbranati, bruciati, vandalizzati e dipinti con forza usando molteplici strati di smalti.
Il valore catartico di queste opere evolve ancora verso una nuova pratica artistica che assembla la ceramica alla componente primaria. Le fredde molle dei materassi si vestono di delicate farfalle, in ceramica di Albisola dipinte una ad una, simbolo di rinascita e di speranza.
La serie “Dalla Primavera del Botticelli” è un inno alla vita e alla bellezza dopo le atrocità della guerra. L’artista utilizza un elemento nuovo tornando alla sua materia con una soave leggerezza.
Nel 2007 una scultura di 6 metri con 3500 farfalle viene posizionata all’Aeroporto di Malpensa, nel 2010 Lo Giudice espone a St.tropez e nei Jardins de Boulegrins di Montecarlo (a febbraio SAS Alberto II di Monaco ha fatto stabilmente posizionare una opera “Dalla Primavera del Botticelli” nei Giardini dell’Hermitage). Espone a Crans-Montana, alla Contemporary Istambul Art Fair ed alle Corderie dell’Arsenale della 54ma Biennale di Venezia, Padiglione Italia.
Le opere di Marcello Lo Giudice sono in permanenza nelle più importanti gallerie europee, tra cui Bel Air Fine Art Ginevra, Frank Pages Baden-Baden, GZ Galerie Parigi.










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