Con “Figure e forme”, nel racchiuso splendore della Chiesa lucchese di Santa Giulia, si ripropone una presenza ottimale nell’ambito artistico toscano: si tratta del pittore Marcello Scarselli. Già nel 2003 quest’autore nato a Santa Maria a Monte di Pisa nel 1953, propose una serie d’opere concernenti un autonomo ‘viaggio di ricerca’ quanto mai interessante, luminoso d’una creatività senza orpelli, diretta e lineare, quasi a riaffermare le parole che il saggio critico Dino Carlesi ebbe a dedicargli nel corso di una esposizione tenutasi ad Empoli presso il “Centro Culturale” della Misericordia dal dicembre 2002 al gennaio 2003: “… Scarselli sta creando una pittura personale che non è inquadrabile negli “ismi” provinciali e le sue tecniche non si richiamano soltanto a motivi informali capaci di incrinare la figurazione fino ai suoi estremi di inintelligibilità e di deformazione. Le sue immagini si rifanno da un “esserci” dell’autore, qui e in questo tempo, che è presenza e richiamo, senza declamazioni di formule desuete o antirealistiche, in equilibrio tra l’ascolto di un inconscio struggente e la vigile presenza di una razionalità capace di mantenersi attiva in ogni istante, anche quando parrebbe che il sovrapporsi delle immagini provocasse un intenzionale disordine espressivo”.
Infatti, i dipinti così linearmente presentati, da “Figure e forme”, a “Il cipresso”, a “Campagna”, per giungere a “La mia torre”, e, ancora, a “Salici”, “Paternità e “Armonia”, per citarne alcuni, conducono l’osservatore lungo il tracciato tra figurazione e informale, che è l’essenza stessa su cui ruota tutta quanta la sua creatività. In particolare, c’è un’opera – come tuttavia ce ne sono altre con temi variati – che Scarselli ha titolato “Armonia”: è un ‘70x50’, misura classica, ‘armoniosa’, con figure appena accennate posto in un ‘interno’. Opera, questa, che chissà come, mi prospetta il titolo d’un libro di Domenico Laurenza “La ricerca dell’armonia” (Olschki, Firenze, 2003) il quale è nato “come uno studio dell’anatomia di Leonardo da un particolare punto di vista e si è poi trasformato in una indagine di più ampio respiro sull’iconografia anatomica rinascimentale e su alcune premesse classiche e medievali”; tale titolo offre subitaneamente l’idea – allargando ovviamente il concetto – su quella stessa ‘armonia’ trovata da Scarselli dopo una antecedente ‘ricerca’. ‘Trovata’ non casualmente e portata in essere nel tempo e da tempo, grazie a un impegno costante e ad una maturità pittorica raggiunta.
Le sue immagini concentrate su tela, o indifferentemente su carta o su tavola, definite nella totalità con il nome di “Figure e forme”, aprono ai nostri occhi un orizzonte composto di moduli quanto mai fertili di fantasie cromatiche ricche di attualità e di una sorta di messaggio positivo arioso, fortemente lirico” (Lodovico Gierut)
Notizie su Marcello Scarselli possono essere rilevate sul sito www.scarselli-art.com Ha studio e abitazione a Bientina (Pisa). Tra le esibizioni recenti, dal 1998, da citare ‘personali’ a Bientina, Bologna, Populonia, Altopascio, Pietrasanta, Lucca.