Marco Cardini nella sua performance, interagisce con un nuovo linguaggio elaborato dal computer.

L' artista si avvale delle nuove tecnologie d' informazione per mezzo dei quali,i movimenti, ripresi da una video camera, sono tradotti in linguaggio-segno del computer.

Con Cardini si è indotti a riflettere non solo sui media tecnologici, portatori questi di nuove forme di trasmissioni di informazione e creazione di nuove strutture linguistiche, ma anche su una nuova forma del racconto estetico. L'artista usa il gesto o alcune sagome o un pennello elettronico o la propria mano virtuale, come portatori di informazione.

Marco Cardini è anche autore di opere concettuali astratte, prima create sul computer, dove un' isola logico formale in forex è collegata da tubolari in acciaio con altre isole logico formali e tutte auto-organizzate in modo olistico in circuiti-segni di informazione, sono configurati con le asperità della quarta dimensione.

[testi presi dal testo di Giuseppe Siano per la presentazione della performance Semina Swing alla 52 ° Biennale di Venezia negli eventi collaterali.]