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Marco Cingolani – Botteghe oscure e altri comics
Un’arte di immagine
che non censura lo sguardo ma lo dispiega verso l’eterogeneità delle forme
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Marianne Wild Arte Contemporanea UnicA
Dopo la pausa estiva la galleria riprende la sua attività con una mostra
personale del Pittore
Marco Cingolani
Dal titolo
“Botteghe oscure e altri comics”
5 ottobre – 26 ottobre 2012
Marco Cingolani nasce a Como nel 1961 e si trasferisce a Milano giovanissimo, nel
1978. Inizia a frequentare l’ambiente creativo underground, in cui l’arte si mischiava con
la moda e la musica punk. In quegli anni si stava formalizzando a Milano una nuova
sensibilità artistica le cui radici non affondavano più nella storia dell’arte e nella citazione ma praticava la manipolazione critica della realtà e delle sua comunicazione attraverso i mass media.
L’immagine veniva decontestualizzata, sottratta all’uso del senso comune, stravolta
radicalmente, quasi schernita. Il lavoro di Marco Cingolani, sin dagli esordi, ha sempre
cercato di annullare il potere normativo delle immagini mediatiche, sottoponendole
alla cura radicale dell’artista, certo che l’arte offra un punto di vista decisivo per
l’interpretazione del mondo. In questo contesto sono nati i quadri delle Interviste, dove
personaggi famosi per la loro riservatezza venivano sommersi dai microfoni e le famose
serie dedicate all’Attentato al Papa e alla tragica vicenda di Aldo Moro.
Successivamente i quadri di Cingolani hanno dissipato la riconoscibilità dei personaggi,
pur mantenendo forte e totale il legame con la storia e la narrazione. Un’arte di immagine
che non censura lo sguardo ma lo dispiega verso l’eterogeneità delle forme. Arte come
alterità che si nutre di presente. Arte come manifestazione che ti coglie di sorpresa,
esattamente come la vita.
“Sono nato nel 1961 a Como, ho vissuto la gioventù a Maslianico sul confine con la
Svizzera ...
Sono un pittore e considero la pittura non un mezzo tra i tanti ma lo scopo: il basic instinct
dell' artista è cambiare la pittura. A cambiare i soggetti e le immagini ci pensa già la
società, cambiare la pittura è difficile, per questo ci vuole l'artista. Così il Pittore diventa
Associato di Dio nel mistero della creazione. Le mie grandi passioni sono la Bibbia e la
cronaca nera, anzi vera. Il testo delle sacre scritture è il più grande libro di cronaca mai
scritto: omicidi, tradimenti, amore e perdono che presentano i tratti immutabili dell'uomo.
Nel fatto, anzi nel fattaccio come nel melò, c'è la massima concentrazione di spiritualità ed
è da questo che parto per realizzare i miei quadri. Agli inizi degli anni novanta dipingevo "L'attentato al Papa", "Il ritrovamento del corpo
di Aldo Moro" oppure la serie delle "Interviste" dense di personaggi compressi in uno
spazio senz' aria. Erano dei quadri che partivano da precisi fatti di cronaca con una totale
carica simbolica e sovrastorica : l'attentato all'Occidente nella figura del Papa, e il corpo di
Moro in mezzo alla folla, come il corpo di Cristo, vinto e sconfitto. I colori erano timbrici, il
disegno saldo, e il piglio grottesco.
Da alcuni anni lo stile è lentamente mutato, fino ad arrivare negli ultimi quadri dove la
struttura non è più cercata nel disegno, ma costruita attraverso il colore. Enormi campiture
di rosso fanno da letto a particelle di colore puro, dove anche l'ombra diventa luce.
L'immagine viene costruita solo attraverso la pittura, come se il quadro si fosse formato
da solo. Le osservazioni dal vero, i riferimenti biblici, il dialogo con le opere del passato,
vengono sommerse e mescolate dall' onda piena ed ispirata della pittura."
Dopo la pausa estiva la galleria riprende la sua attività con una mostra
personale del Pittore
Marco Cingolani
Dal titolo
“Botteghe oscure e altri comics”
5 ottobre – 26 ottobre 2012
Marco Cingolani nasce a Como nel 1961 e si trasferisce a Milano giovanissimo, nel
1978. Inizia a frequentare l’ambiente creativo underground, in cui l’arte si mischiava con
la moda e la musica punk. In quegli anni si stava formalizzando a Milano una nuova
sensibilità artistica le cui radici non affondavano più nella storia dell’arte e nella citazione ma praticava la manipolazione critica della realtà e delle sua comunicazione attraverso i mass media.
L’immagine veniva decontestualizzata, sottratta all’uso del senso comune, stravolta
radicalmente, quasi schernita. Il lavoro di Marco Cingolani, sin dagli esordi, ha sempre
cercato di annullare il potere normativo delle immagini mediatiche, sottoponendole
alla cura radicale dell’artista, certo che l’arte offra un punto di vista decisivo per
l’interpretazione del mondo. In questo contesto sono nati i quadri delle Interviste, dove
personaggi famosi per la loro riservatezza venivano sommersi dai microfoni e le famose
serie dedicate all’Attentato al Papa e alla tragica vicenda di Aldo Moro.
Successivamente i quadri di Cingolani hanno dissipato la riconoscibilità dei personaggi,
pur mantenendo forte e totale il legame con la storia e la narrazione. Un’arte di immagine
che non censura lo sguardo ma lo dispiega verso l’eterogeneità delle forme. Arte come
alterità che si nutre di presente. Arte come manifestazione che ti coglie di sorpresa,
esattamente come la vita.
“Sono nato nel 1961 a Como, ho vissuto la gioventù a Maslianico sul confine con la
Svizzera ...
Sono un pittore e considero la pittura non un mezzo tra i tanti ma lo scopo: il basic instinct
dell' artista è cambiare la pittura. A cambiare i soggetti e le immagini ci pensa già la
società, cambiare la pittura è difficile, per questo ci vuole l'artista. Così il Pittore diventa
Associato di Dio nel mistero della creazione. Le mie grandi passioni sono la Bibbia e la
cronaca nera, anzi vera. Il testo delle sacre scritture è il più grande libro di cronaca mai
scritto: omicidi, tradimenti, amore e perdono che presentano i tratti immutabili dell'uomo.
Nel fatto, anzi nel fattaccio come nel melò, c'è la massima concentrazione di spiritualità ed
è da questo che parto per realizzare i miei quadri. Agli inizi degli anni novanta dipingevo "L'attentato al Papa", "Il ritrovamento del corpo
di Aldo Moro" oppure la serie delle "Interviste" dense di personaggi compressi in uno
spazio senz' aria. Erano dei quadri che partivano da precisi fatti di cronaca con una totale
carica simbolica e sovrastorica : l'attentato all'Occidente nella figura del Papa, e il corpo di
Moro in mezzo alla folla, come il corpo di Cristo, vinto e sconfitto. I colori erano timbrici, il
disegno saldo, e il piglio grottesco.
Da alcuni anni lo stile è lentamente mutato, fino ad arrivare negli ultimi quadri dove la
struttura non è più cercata nel disegno, ma costruita attraverso il colore. Enormi campiture
di rosso fanno da letto a particelle di colore puro, dove anche l'ombra diventa luce.
L'immagine viene costruita solo attraverso la pittura, come se il quadro si fosse formato
da solo. Le osservazioni dal vero, i riferimenti biblici, il dialogo con le opere del passato,
vengono sommerse e mescolate dall' onda piena ed ispirata della pittura."
05
ottobre 2012
Marco Cingolani – Botteghe oscure e altri comics
Dal 05 al 26 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
MARIANNE WILD ARTE CONTEMPORANEA UNICA
Chieti, Via Gennaro Ravizza, 27, (Chieti)
Chieti, Via Gennaro Ravizza, 27, (Chieti)
Vernissage
5 Ottobre 2012, ore
Autore