MIND THE G.A.P. – IL GIOCATORE
Mostra fotografica sul Gioco d’Azzardo Patologico
Dal 14 al 28 aprile 2013
Sala la Pianta via Leopardi, 7 - Corsico (MI)
Dal martedì al sabato 16-19
Domenica 10-12 e 16-19
Inaugurazione: sabato 13 aprile 2013 - ore 21
Presentazione a cura di Petra Cason, con la partecipazione del fotografo Marco Dal Maso.
In occasione dell’apertura della mostra verrà messa in scena la lettura-spettacolo Se questo è un
gioco.... a cura di Comteatro, di e con Luca Chieregato e Chantal Masserey
Regia di Claudio Orlandini
http://www.comune.corsico.mi.it/news/mind-the-g-a-p----il-giocatore
http://www.marcodalmaso.it/the-gambler/
info: mindthegap.mostra@gmail.com
MIND THE G.A.P. – IL GIOCATORE
Frequentatori di centri scommesse del nord Italia, di sale accoglienti o infimi locali colmi di
ammiccanti slot machine, di casinò di lusso in grandi città o di circoli del poker di provincia. Tutti
lusingati dalla dea bendata, alla ricerca di una vincita fortuita che permetterà loro di cambiare per
sempre vita. Sono i giocatori d’azzardo ritratti da Marco Dal Maso che nel corso del 2012 ha
realizzato il reportage "The Gambler". Il fotografo ha indagato non solo l'ambiente del gambling,
del gioco d'azzardo, ma si è trovato faccia a faccia con chi, con estremo coraggio e grande
sacrificio, intraprende il percorso di cura dalla dipendenza dal gioco. Nelle spire del gioco
d'azzardo patologico finiscono infatti ogni anno migliaia di persone, per molti dei quali spesso è
l'incapacità di fermarsi, di riconoscere il limite tra il divertimento e l'ossessione, che comporta lo
sviluppo della dipendenza dal gioco, classificata dall'Organizzazione mondiale della sanità come
una vera e propria dipendenza patologica “senza sostanza”. Gli ospiti del centro Bad Bachgard di
Rodengo, nella provincia di Bolzano, struttura per la disintossicazione al gioco patologico, che
prevede diverse modalità di cura (ippoterapia, arteterapia, danzaterapia, ma soprattutto terapia di
gruppo), sono stati ritratti "con il rispetto che preserva la dignità di individui fragili, nel percorso di
risalita dal baratro della dipendenza". Da novembre 2012 “The Gambler” è diventato una mostra
itinerante “Mind the G.a.p.–Il Giocatore”, ospitata per la prima a Vicenza (Comune che l’ha
promossa) e pronta a toccare diverse città italiane.
Mostra promossa dalla Città di Corsico nell’ambito del programma “Corsico Legalità” con la
partecipazione di Avviso Pubblico e Fondazione per Leggere.

MARCO DAL MASO
Marco Dal Maso, fotografo vicentino freelance, viaggia per il mondo dal 2007
documentando nei suoi reportage realtà scomode e difficili, delle quali riporta
scenari dal fortissimo impatto emotivo.
Ha sviscerato il sud est asiatico, viaggiando tra Thailandia, Laos, Cambogia e
Sri Lanka, documentandone i campi profughi, la prostituzione, i rituali
tradizionali legati ai popoli millenari.
L’agenzia francoitaliana di fotogiornalismo “Nazca pictures” lo prende nelle sue
fila nel 2007, dove Dal Maso rimane fino al 2009. Due anni intensi durante i
quali realizza numerosi reportage sociali: percorre in lungo e in largo la
Romania, seguendo le tracce delle tribù rom, dalle quali riesce a farsi
accogliere come un ospite di riguardo. Negli scatti realizzati in quel periodo Dal
Maso mette in luce le alchimie e i controsensi che contraddistinguono queste
genti.
Nel 2011 testimonia lo sciopero dei minatori albanesi di Bulquiza, rinchiusi per
settimane a 1400 m sotto terra, scendendo nelle viscere della terra assieme a
loro: ritorna in superficie con i loro volti come icone del diritto alla vita, ancor
prima che al lavoro.
Il servizio “Neofascismo in Italia” è stato scelto per partecipare a Visa Pour
L’Image Perpignan 2012, il principale festival internazionale di fotogiornalismo.
Talvolta le immagini abbandonano la loro fissità per abbracciare il cinetismo del
video: attraverso la modalità dello stopmotion Dal Maso crea opere
multimediali, storie che si raccontano attraverso il susseguirsi di scatti a
grande velocità. Ne escono, tra gli altri, “Tra lo spazio e la mente”, lavoro sulla
diversa percezione della realtà di un ipovedente, del 2010; “Idrica. Acqua
underground”, video che insegue la rete idrica vicentina; “Noè”, fotografie e
musica a formare un'opera complessa che racconta la tragedia dell’alluvione
che colpì il Veneto nel 2010.