Invisibile Silenzio è un progetto nato nell’ambito dell’iniziativa “moving the arts” a cura di Federico Poletti, il cui intento è “s-muovere” l’arte dai circuiti abituali per creare nuove sinergie e allargarne contemporaneamente la fruizione.

Il lavoro di Marco Giovani esposto nelle sale dell’Hotel Rechigi appartiene all'ultima fase del suo lavoro incentrata sul tema del “doppio”: una riflessione sulla realtà che ci circonda, sull’identità degli oggetti con i quali interagiamo nella nostra quotidianità. Le immagini opache e fuori fuoco ma potenzialmente riconoscibili, motivo centrale nella poetica dell’artista, sono frammenti di realtà catturati in un sofisticato gioco di luci e ombre. Forme sul punto di scomparire, di scivolare via, figure rarefatte che non rispecchiano più la realtà. Attraverso questo gioco di reale-irreale, Giovani riesce a catturare ciò che sta dietro gli oggetti, a restituire quella potenzialità latente insita nelle cose che accompagna la vita di tutti i giorni.

Una serie di opere che costringono l’osservatore a porsi domande sulla natura delle cose, oggetti o corpi che vengono svelati progressivamente attraverso la luce direzionata dallo stesso artista. Proprio il tentativo di fissare le ombre, di ri-conoscere frammenti di realtà sempre in bilico tra presenza e assenza, costituisce il nucleo della ricerca estetica dell’artista. Un lavoro di incredibile raffinatezza concettuale ma anche tecnica, a metà strada tra pittura e installazione, icone fluttuanti sommerse nell’invisibile silenzio della nostra vita, immagini di realtà “altre” che vivono in divenire nel frastuono del mondo.

DIDA IMMAGINE ALL.: Marco Giovani, serie Doppiogioco 2002, Horizon, tecnica mista su tela, courtesy dell'artista

Marco Giovani è nato a Modena, dove vive e lavora.



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