Dal 4 ottobre al 19 novembre 2005 la galleria clicArt (a Milano, presso Zucchi Duomo, Via Ugo Foscolo 4) ospita La sfilata, mostra del fotografo fiorentino Marco Lanza, a cura di Enrica Viganò.

Con questa esposizione clicArt chiude con successo il quarto anno di attività, confermando l’attenzione verso nuovi talenti della fotografia d’autore, grazie al sostegno dell’agenzia fotografica Marka e dell’azienda tessile Vincenzo Zucchi, ideatori e promotori del progetto.



Le immagini de La sfilata ritraggono il quotidiano andirivieni di persone, isolate e quasi imbalsamate nel proprio spontaneo ed inconsapevole passaggio davanti ad un fondale bianco, opportunamente posizionato dal fotografo nelle città e nei luoghi più diversi, dai marciapiedi alle spiagge, dalle piazze ai musei, da Firenze a Miami, da New York a Tokyo. Lo sguardo di Marco Lanza si concentra sui gesti e sui movimenti compiuti dalla gente comune nell’atto di attraversare la strada, come nel ritratto grottesco di due attempate signore identiche nelle fattezze e nell’abbigliamento in Via Guicciardini, Firenze, 30 ottobre 2000.

Lo sguardo del fotografo, tuttavia, è ironico e complice: “io amo queste persone” – afferma Lanza – “è come se mi facessero un regalo ogni volta che le colgo in un gesto peculiare, un gesto da aggiungere alla mia collezione”. Ne sono un esempio le immagini di Piazza del Duomo, Firenze, 21 settembre 2002 in cui viene immortalata l’espressione incerta e incuriosita di un uomo “aggredito” da un piccione o Marina di Pietrasanta, Lucca, 18 agosto 2002 in cui due ragazzini corrono, sporchi di sabbia e armati di paletta e secchiello.

Emerge un campionario umano variegato e composito, a cui Lanza si sente profondamente affine. Come sottolinea Enrica Viganò, egli nutre “una forte simpatia per l’umanità, che è bizzarra e di cui lui si sente membro a tutti gli effetti, stravaganze, capricci e tic inclusi”.



Marco Lanza nasce a Firenze nel 1957. Nel 1978, da autodidatta, intraprende l’attività di fotografo dedicandosi prevalentemente alla fotografia di moda e pubblicitaria in genere.

A partire dagli anni Novanta inizia a viaggiare con regolarità per eseguire servizi di moda per riviste fra cui “Vanity”, “Elle”, “Bazar Uomo”, “Max”, e a collaborare con redazioni e case discografiche eseguendo ritratti di artisti, musicisti e personaggi dello spettacolo. Da più di dieci anni si dedica ad interessanti lavori di ricerca, alcuni dei quali sono stati pubblicati su “Colors”, “The Sunday Times”, “Die Zeit”.