Titolo mostra: dell'Uomo e del Mare

artisti: Marco Locci (Rapallo) e Alfredo Gioventù (Sestri levante)

sede: Torre dei Doganieri, Sestri Levante

date: 22 luglio – 30 agosto 2015

presentazione: 22 luglio, ore 21 con Andrea Botto e Fausto Oneto

organizzazione: progetto ArTura _ Territori tra Arte e Natura _ Torre dei Doganieri, Daniela Mangini

Questa mostra è stata concepita esattamente 5 anni fa, è stata lungo rimandata, ripensata, immaginata per il piacere di prendere tempo, avere occasioni per stare assieme e lavorare in sinergia; purtroppo la vita ha imposto una fine a questo lungo e piacevole tempo di gestazione ed abbiamo perciò deciso, assieme alla moglie di Marco Locci, Sandra, di farla nascere, testimone di un dialogo a distanza fatto anche di lunghi silenzi ma, soprattutto, della gioia che deriva da una sensibilità poetica, estetica e generazionale condivisa. Marco Locci, classe 1951, era un artista saldamente legato alla tecnica pittorica ed interessato a quel vasto mondo espressivo fatto di contaminazioni tra pittura, fotografia e fumetto che tiene in grande considerazione il “saper fare artigiano”, Alfredo Gioventù, classe 1952, utilizza la ceramica e la ricerca plastica per dare concretezza alle sue idee sulla natura confrontandosi ogni giorno con le esigenze della tecnologia e della sapienza artigiana. Le opere esposte dialogano tra loro sulla percezione dello spazio e del tempo prendendo a pretesto il mare e l'uomo di fronte ad esso.
Due serie di opere di Marco Locci costituiranno il nucleo centrale della mostra: alcuni quadri di grande formato presentati nella mostra “il Lungorizzonte”, (2005 Gall. Cristina Busi) - “il paesaggio, diviso in due parti,, racconta il passare del tempo. La luce cambia e dipinge diversamente la realtà, così il tempo è colore” - e alcuni cassetti contenenti la vera storia dei “Patanchi” - I Patanchi vivono sull'orizzonte degli eventi – il limite superiore dei buchi neri - dove le regole del tempo e dello spazio non sono quelle a cui siamo abituati. Per questo i Patanchi non fanno ombra...”. Altre opere, dai formati più vari, raccontano di nuvole e onde, sassi e tempo che passa, paesaggi e planetari.
Alfredo Gioventù propone una nuova fase della sua ricerca sulle “Memorie d'acqua” superfici di pietra che portano sulla pelle i segni del loro rapporto infinito con l'acqua che le ha plasmate e continua a modificarle ed alcune rivisitazioni di “Versi riversi”, piccole sculture in cui i suoi “sassi” dialogano con altri elementi che il mare ha preso con sé e restituito trasfigurati.
La presentazione , alle ore 21 di mercoledì 22 luglio, sarà a cura di due cari amici di Marco Locci:

Andrea Botto, fotografo che si occupa di paesaggio, altro autore della mostra “il Lungorizzonte”

Fausto Oneto, appassionato collezionista di fumetti, anima del ristorante “U Giancu” e di tutte le manifestazioni ed edizioni che attorno ad esso ruotano.