“L’innovazione sta in altri materiali, nella luce elettrica e nei led, nell’estetica visiva che sorge dal fumetto e dalla pubblicità, nella forma popolare, nella partecipazione meccanica del metallo, del vetro delle plastiche e delle gomme alla genesi del progetto.
Ma soprattutto l’opera deve vivere in mezzo alla gente, partecipare ad un gioco collettivo e la leggerezza del gesto, la sua volontaria trasposizione ironica”.
Con queste parole Philippe Daverio commentava il lavoro di Lodola.

E la mostra Réclame allestita nelle sale della galleria Grafica Manzoni illumina di gioco, leggerezza e immediata interazione il rapporto tra artista pubblico e opere.
Lodola propone ri-inventandole icone come la Vespa, la Cinquecento, Marylin i Beatles o vanitose pin up in scatole di luce, lanterne coloratissime come vetrate di cattedrali moderne da cui emana un energia positiva, un messaggio iridescente e dinamico creato con sculture di luce che sembrano create per combattere il buio con le vivaci crome del pop.

Circa 40 opere di cui molte di recente produzione costituiscono la mostra Réclame, che in origine significava chiamata, ed è un vero richiamo a guardarle accendersi e illuminare pareti o finestre come quando Lodola decorò di luce con le sue sculture la Cà d’Oro di Venezia per la 54° edizione della Biennale.