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Marco Lombardo – Di luce e d’ombra
Come una tela su cui dipingere, un velo che nasconde ma fa intuire le forme, si può dire una garza medica per proteggere una realtà ferita dalla freddezza di occhi che non sanno più penetrare il senso delle cose, fermandosi ad una superficie patinata che soddisfa solo criteri di un’estetica effimera
Comunicato stampa
Segnala l'evento
laranarossaGALLERY inaugura la prossima mostra in programma domenica 3 aprile alle 18.00. Di luce e d’ombra il titolo della personale dell’artista bolognese Marco Lombardo.
Il mondo fotografato da Marco Lombardo incentra il suo sguardo intorno al nudo femminile.
Il suo lavoro si presenta come una tela su cui dipingere, un velo che nasconde ma fa intuire le forme, si può dire una garza medica per proteggere una realtà ferita dalla freddezza di occhi che non sanno più penetrare il senso delle cose, fermandosi ad una superficie patinata che soddisfa solo criteri di un'estetica effimera.
La fotografia di Marco Lombardo viene prima della fotografia, si sviluppa nella fotografia e ne supera poi i limiti. Prima perché utilizza la tela e un evidente gusto per la rappresentazione pittorica della realtà, con una certa predilezione per inquadrature classiche; vive nella fotografia perché tale è l'immagine di partenza da cui prende il via il suo lavoro; supera i confini della macchina fotografica perché grazie al ricorso ad una tecnica semplicissima e pertanto estremamente efficace concentra l'attenzione, indica un percorso di sguardo, sottolinea il nucleo dell'evento raccontato.
Alessandro Baito
Il mondo fotografato da Marco Lombardo incentra il suo sguardo intorno al nudo femminile.
Il suo lavoro si presenta come una tela su cui dipingere, un velo che nasconde ma fa intuire le forme, si può dire una garza medica per proteggere una realtà ferita dalla freddezza di occhi che non sanno più penetrare il senso delle cose, fermandosi ad una superficie patinata che soddisfa solo criteri di un'estetica effimera.
La fotografia di Marco Lombardo viene prima della fotografia, si sviluppa nella fotografia e ne supera poi i limiti. Prima perché utilizza la tela e un evidente gusto per la rappresentazione pittorica della realtà, con una certa predilezione per inquadrature classiche; vive nella fotografia perché tale è l'immagine di partenza da cui prende il via il suo lavoro; supera i confini della macchina fotografica perché grazie al ricorso ad una tecnica semplicissima e pertanto estremamente efficace concentra l'attenzione, indica un percorso di sguardo, sottolinea il nucleo dell'evento raccontato.
Alessandro Baito
13
aprile 2016
Marco Lombardo – Di luce e d’ombra
Dal 13 aprile al 07 maggio 2016
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
RANAROSSA 3.0
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Orario di apertura
giovedì a sabato ore 17-19.30
Vernissage
13 Aprile 2016, ore 18
Autore
Curatore