la DiART presenta presso il Seminario Vescovile di Trapani, dal 30 aprile al 30 maggio la mostra "Dancing on the Verge" , un' esposizione sull'ultimo lavoro di Marco Papa, artista trentenne italiano.
Un calice in vetro di Murano, è l'opera scultorea, donata alla collezione permanente della DiART, e verrà utilizzata in apertura della mostra presso la Chiesa di "Santa Rita" di Trapani durante la celebrazione della Messa,
"In Requiem di Gene Anthony Ray"
il 29 aprile alle ore 21.00
per ricordare il celebre ballerino che interpretò il ruolo del ribelle Leroy Johnson, sia nella serie TV, sia nel film "Fame" del 1980. dopo la sua scomparsa dagli schermi televisivi, vive una vita intensa e piena di situazioni estreme. Durante gli ultimi anni trascorsi in Italia lascia tracce che catturano l'attenzione di Marco Papa, il quale da tempo voleva affrontare nel suo percorso artistico il tema del fallimento e del successo in relazione alla cultura mediatica contemporanea. Elabora cosi' un progetto multimediale: Dancing on the Verge che nel tempo, dopo il rientro di Gene Anthony Rey a New York e l' amicizia sorta tra i due, muta e si amplifica, adattandosi alle esigenze e ai problemi di salute dell'ormai fragile danzatore. Nonostante i tentativi di sostegno del progetto, il protagonista muore il 14 novembre 2003 in una clinica per poveri a New York.
Dopo la scomparsa di Gene, Dancing on The Verge, prosegue con differenti interventi in diversi contesti, nel tentativo di celebrare Gene Anthony Rey e il suo talento, riflettendo sugli effetti consequenziali del vivere in condizioni di successo e di fallimento relative alla attuale società dello spettacolo, considerata modello di vita nella nostra contemporaneità.
In mostra alla Diart / 4° piano sono presenti di Marco Papa disegni, foto, installazioni e il video spot "Sweet Gene" . alla realizzazione del video l'artista si è avvalso della collaborazione del giovane regista Milanese Duccio Fabbri, che sta lavorando da sempre nel documentare la totalità del progetto, mentre per la realizzazione del calice si è avvalso della collaborazione di un valente maestro vetraio di Murano Silvano Signorotto.