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Maria Grazia Minto
mostra personale dell’artista veneziana Maria Grazia Minto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla Galleria Arianna Sartori di Mantova, in via Cappello 17, si inaugura la mostra personale dell'artista veneziana Maria Grazia Minto, Sabato 21 ottobre alle ore 17.30 alla presenza sella pittrice.
L’arte in smoking
L’incontro con la pittrice Maria Grazia Minto è stata una inaspettata emozionante esperienza. Già dalla visita al suo atelier si deduce la personalità di questa artista, signorile ed elegante nelle sue proposizioni artistiche: ogni cosa al suo posto, i quadri disposti in un ordine quasi maniacale, le tendine alle finestre, tanta luce e ric-chezza di colori.
La sua tematica artistica dominante è l’avulso interrogativo tra il dominio della certezza e la fragilità del dub-bio, l’angoscia di essere prigionieri delle proprie insicurezze e la necessità di abbatterne ogni effetto frustrante.
La ricerca della libertà diventa un percorso difficile ed impegnativo dove si mescolano seduzione e magie oni-riche per mascherarne le debolezze.
Giovanna d’Arco o Riccardo cuor di leone in sogno e don Chisciotte nel vero!
La composta bellezza delle sue dame, le vesti patrizie, gli atteggiamenti signorili e gli arredi eleganti sono or-pelli di distinzione che tendono a mascherare insicurezze e debolezze che la ricchezza dei particolari invece rivelano crudelmente. Sono però aperture di una letteratura artistica da approcciare con altrettanta compo-stezzadi un abbigliamento elegante consono ad una serata importante, una prosa adeguata alla sottile signorili-tà di uno smoking.
La centralità del linguaggio artistico di Maria Grazia Minto è il confronto tra chiusure ed aperture di spirito, libertà e costrizione di atteggiamenti, sogni e desideri contrapposti a delusioni ed insuccessi. E li racconta con la poesia delle favole, avvalendosi del fascino rappresentato dal personalismo di fate e paesaggi fiabeschi.
Questa prosa enigmatica e ricca di simbolismo: i bottoni, le carte da gioco, le farfalle, le chiavi, gli scrigni aperti e chiusi, e ancora il fraseggio delle cromie rese trama e ordito di tessuti magici, i simboli del gioco: car-te, dadi, scacchi, altro non fan che delineare un mondo fantastico su cui perdersi come nel mondo magico di Alice nel paese delle meraviglie, con le sue animazioni di fiori, carte da gioco e animali parlanti.
Ma ci sono anche sinuose proposizioni che seducono ed affascinano trascinando il lettore delle forme in un etereo ambiente da sogno. In effetti le seduzioni artistiche delle opere di Maria Grazia Minto creano sugge-stioni di temi senza tempo, di scenari senza orizzonti, eternamente proiettati all’infinito.
Giuseppe Caracò
Maria Grazia Minto nasce a Mirano (Ve) nel 1959; innato in lei il bisogno di esprimersi attraverso la creatività e la pittura. L’insegnante di educazione artistica Glauco Benito Tiozzo, nota questa sua predisposizione e la fa par-tecipare al “Concorso Artistico Internazionale Studentesco INA TOURING per la pittura; lei vince il Primo Premio e viene premiata a Palazzo Strozzi a Firenze; da qui l’iscrizione al Liceo Artistico di Padova, consegue la Maturità Artistica nel 1977. Inizia da subito ad esporre in collettive, concorsi, personali in molte località venete. Inizia a collaborare con arredatori e studi d’interni; la sua arte diventa il suo lavoro. Intanto studia e approfondi-sce la tecnica del l’Affresco, trova vera e gradevole espressione in quel delicato mistero del colore che le ciprie colorate e la calce trasmettono e ne rimane rapita. Parallelamente studia e si impadronisce della tecnica del Trompe l’Oeil, creando splendide architetture e grandi scenari illusori, su commissione, per ambienti pubblici e privati. Il più recente filone al quale lavora lo definisce il suo mondo magico. Sente l’urgenza di esprimere mag-giormente se stessa attraverso questo nuovo filone che la porta ad indagare i luoghi dello spirito e dell’animo umano; ecco allora che presenta al pubblico le sue creature: fanciulle delicate, dallo sguardo sospeso e sorpreso in una dimensione spirituale; eleganti fanciulle in attesa e sospese in spazi senza tempo. In punta di piedi l’artista ci porge queste sue enigmatiche creature e appoggia con delicatezza qua e là carte da gioco, chiavi, libri, farfalle, bolle di sapone in insoliti equilibri di gioco e atmosfere sognanti… simbologie, messaggi da decriptare e tradurre.
Principali mostre recenti: 2017 - Personale al Museo Casa Gaia da Camino, Portobuffolè (Tv), 11/11/2017- 21/01/2018. 2017 - Personale alla Galleria d’Arte “Arianna Sartori”, Mantova. 2017 - Rassegna “Artisti per Nu-volari” alla Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn). 2016 - Esposizione collettiva Municipio della città di Stoc-carda (D). 2016 - Personale a Porta San Giovanni Comune di Padova. 2015 - Personale alla Galleria d’Arte “La Teca”, Padova. 2015 - Personale alla Galleria d’Arte “Arte Studio Mosè”, Rovigo. 2014 - Personale alla rassegna “ARTE FIERA” Padova. 2013 - Collettiva a Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (Ve). 2011 - Collettiva presso “Centro d’Arte San Vidal U.C.A.I.” Scoletta di San Zaccaria, Venezia. 2010 - Rassegna Villa Giustiniani Morosi-ni, Mirano (Ve). 2010 - Collettiva a Villa Pisani, Strà (Ve). 2009 - Personale al Palazzo della Loggia, Noale (Ve). 2009 - Personale “Quattro Artisti a Borgoricco”, Teatro Aldo Rossi, Borgoricco (Pd). 2007 - Collettiva d’Arte “Artisti in Villa”, Villa Farsetti, S. Maria di Sala (Ve). 2007 - Premio Nazionale di Pittura “Piero della Valentina”, Cordignano (Tv). 2003 - Personale, Teatro Barbazza, Comune di Spinea (Ve). 2000 - Personale alla Galleria d’Arte “Ribalta” con tema: “L’Affresco Antica e nobile Arte”, Cittadella (Pd). 1995 - Esposizione alla Galleria “Al Tezzon”, Camposampiero (Pd).
Presente nei Cataloghi Mondadori: “Catalogo dell’Arte Moderna”, numero 52 e “Art Germany 2016 Stuttgart”.
Di lei hanno scritto: Roberto Lamantea, Fiorenzo Rizzetto, Giulio Gasparotti, Gabriella Niero, Selim Tietto, Giorgio Pilla, Vivian, Vincenzo Baratella, Davide Tramarin.
L’arte in smoking
L’incontro con la pittrice Maria Grazia Minto è stata una inaspettata emozionante esperienza. Già dalla visita al suo atelier si deduce la personalità di questa artista, signorile ed elegante nelle sue proposizioni artistiche: ogni cosa al suo posto, i quadri disposti in un ordine quasi maniacale, le tendine alle finestre, tanta luce e ric-chezza di colori.
La sua tematica artistica dominante è l’avulso interrogativo tra il dominio della certezza e la fragilità del dub-bio, l’angoscia di essere prigionieri delle proprie insicurezze e la necessità di abbatterne ogni effetto frustrante.
La ricerca della libertà diventa un percorso difficile ed impegnativo dove si mescolano seduzione e magie oni-riche per mascherarne le debolezze.
Giovanna d’Arco o Riccardo cuor di leone in sogno e don Chisciotte nel vero!
La composta bellezza delle sue dame, le vesti patrizie, gli atteggiamenti signorili e gli arredi eleganti sono or-pelli di distinzione che tendono a mascherare insicurezze e debolezze che la ricchezza dei particolari invece rivelano crudelmente. Sono però aperture di una letteratura artistica da approcciare con altrettanta compo-stezzadi un abbigliamento elegante consono ad una serata importante, una prosa adeguata alla sottile signorili-tà di uno smoking.
La centralità del linguaggio artistico di Maria Grazia Minto è il confronto tra chiusure ed aperture di spirito, libertà e costrizione di atteggiamenti, sogni e desideri contrapposti a delusioni ed insuccessi. E li racconta con la poesia delle favole, avvalendosi del fascino rappresentato dal personalismo di fate e paesaggi fiabeschi.
Questa prosa enigmatica e ricca di simbolismo: i bottoni, le carte da gioco, le farfalle, le chiavi, gli scrigni aperti e chiusi, e ancora il fraseggio delle cromie rese trama e ordito di tessuti magici, i simboli del gioco: car-te, dadi, scacchi, altro non fan che delineare un mondo fantastico su cui perdersi come nel mondo magico di Alice nel paese delle meraviglie, con le sue animazioni di fiori, carte da gioco e animali parlanti.
Ma ci sono anche sinuose proposizioni che seducono ed affascinano trascinando il lettore delle forme in un etereo ambiente da sogno. In effetti le seduzioni artistiche delle opere di Maria Grazia Minto creano sugge-stioni di temi senza tempo, di scenari senza orizzonti, eternamente proiettati all’infinito.
Giuseppe Caracò
Maria Grazia Minto nasce a Mirano (Ve) nel 1959; innato in lei il bisogno di esprimersi attraverso la creatività e la pittura. L’insegnante di educazione artistica Glauco Benito Tiozzo, nota questa sua predisposizione e la fa par-tecipare al “Concorso Artistico Internazionale Studentesco INA TOURING per la pittura; lei vince il Primo Premio e viene premiata a Palazzo Strozzi a Firenze; da qui l’iscrizione al Liceo Artistico di Padova, consegue la Maturità Artistica nel 1977. Inizia da subito ad esporre in collettive, concorsi, personali in molte località venete. Inizia a collaborare con arredatori e studi d’interni; la sua arte diventa il suo lavoro. Intanto studia e approfondi-sce la tecnica del l’Affresco, trova vera e gradevole espressione in quel delicato mistero del colore che le ciprie colorate e la calce trasmettono e ne rimane rapita. Parallelamente studia e si impadronisce della tecnica del Trompe l’Oeil, creando splendide architetture e grandi scenari illusori, su commissione, per ambienti pubblici e privati. Il più recente filone al quale lavora lo definisce il suo mondo magico. Sente l’urgenza di esprimere mag-giormente se stessa attraverso questo nuovo filone che la porta ad indagare i luoghi dello spirito e dell’animo umano; ecco allora che presenta al pubblico le sue creature: fanciulle delicate, dallo sguardo sospeso e sorpreso in una dimensione spirituale; eleganti fanciulle in attesa e sospese in spazi senza tempo. In punta di piedi l’artista ci porge queste sue enigmatiche creature e appoggia con delicatezza qua e là carte da gioco, chiavi, libri, farfalle, bolle di sapone in insoliti equilibri di gioco e atmosfere sognanti… simbologie, messaggi da decriptare e tradurre.
Principali mostre recenti: 2017 - Personale al Museo Casa Gaia da Camino, Portobuffolè (Tv), 11/11/2017- 21/01/2018. 2017 - Personale alla Galleria d’Arte “Arianna Sartori”, Mantova. 2017 - Rassegna “Artisti per Nu-volari” alla Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn). 2016 - Esposizione collettiva Municipio della città di Stoc-carda (D). 2016 - Personale a Porta San Giovanni Comune di Padova. 2015 - Personale alla Galleria d’Arte “La Teca”, Padova. 2015 - Personale alla Galleria d’Arte “Arte Studio Mosè”, Rovigo. 2014 - Personale alla rassegna “ARTE FIERA” Padova. 2013 - Collettiva a Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (Ve). 2011 - Collettiva presso “Centro d’Arte San Vidal U.C.A.I.” Scoletta di San Zaccaria, Venezia. 2010 - Rassegna Villa Giustiniani Morosi-ni, Mirano (Ve). 2010 - Collettiva a Villa Pisani, Strà (Ve). 2009 - Personale al Palazzo della Loggia, Noale (Ve). 2009 - Personale “Quattro Artisti a Borgoricco”, Teatro Aldo Rossi, Borgoricco (Pd). 2007 - Collettiva d’Arte “Artisti in Villa”, Villa Farsetti, S. Maria di Sala (Ve). 2007 - Premio Nazionale di Pittura “Piero della Valentina”, Cordignano (Tv). 2003 - Personale, Teatro Barbazza, Comune di Spinea (Ve). 2000 - Personale alla Galleria d’Arte “Ribalta” con tema: “L’Affresco Antica e nobile Arte”, Cittadella (Pd). 1995 - Esposizione alla Galleria “Al Tezzon”, Camposampiero (Pd).
Presente nei Cataloghi Mondadori: “Catalogo dell’Arte Moderna”, numero 52 e “Art Germany 2016 Stuttgart”.
Di lei hanno scritto: Roberto Lamantea, Fiorenzo Rizzetto, Giulio Gasparotti, Gabriella Niero, Selim Tietto, Giorgio Pilla, Vivian, Vincenzo Baratella, Davide Tramarin.
21
ottobre 2017
Maria Grazia Minto
Dal 21 ottobre al 09 novembre 2017
arte contemporanea
Location
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso festivi.
Vernissage
21 Ottobre 2017, 17.30
Autore
Curatore