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Maria Grazia Rosin – Ice virux
Mostra personale di Maria Grazia Rosin a cura di Maria Grazia Rosin e Giorgio Russi Con testo e conferenza introduttiva di Cristina Beltrami
Comunicato stampa
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Maria Grazia Rosin, cortinese, ha un passato da pittrice fino a quando negli anni novanta scopre le potenzialità del vetro, una tradizione secolare che ha saputo declinare nel moderno. La materia prima si piega alle forme immaginate dall’artista che è affascinata dal mondo della scienza, quanto da quello della fantascienza. Per fare ciò si avvale della tecnologia: i led luminosi, la musica, il video, la fotografia … in un dialogo complesso quanto calibrato tra oggetto e spazio. Ciò è stato evidente nella sua grande mostra a Palazzo Fortuny che venne letteralmente animato dai Gelatine Lux - sospensioni luminose composte da vetro colorato e fibre ottiche – in una esperienza sensoriale di totale coinvolgimento. Per questa ragione anche la sezione dedicata ai più recenti Gelatine Lux (2009) nel Padiglione del vetro alla scorsa Biennale di Venezia è stata opportunamente oscurata, sottolineando la stretta interazione tra le creature in sospensione e il video - Buco d’acqua – proiettato sul pavimento. Tra le esposizioni più recenti va annoverata Ice Virux: una personale ospitata nel rigore scarpiano della galleria Hausammann di Cortina. La mostra nasce da una attenta osservazione del ghiaccio, inteso come contenitore capace di fermare il tempo e conservare virus primitivi a cui Maria Grazia ha dato forma e nome. Torna invece ai suoi Gelatine Lux, insistendo volutamente sullo stesso titolo per rafforzarne l’identità, nella recente mostra al Experience Music Project di Seattle, sinuosa architettura di F.O. Gehry che si presta come quinta alle sue creature marine e ai suoi ganxi: vere e proprie pareti di vetro realizzate dall’incastro di ganci seriali che riprendono il vecchio design muranese degli anni cinquanta e sessanta.
In uno stretto legame con la materia, quanto col territorio come avrà modo ella stessa di illustrarci, nonché con lo spazio espositivo, le sue creature prendono dunque forma: esse appartengono solamente al mondo di Maria Grazia e, come nota Silvio Fuso, si manifestano già adulte, come se fossero generate dalla testa di Minerva.
Cristina Beltrami
In uno stretto legame con la materia, quanto col territorio come avrà modo ella stessa di illustrarci, nonché con lo spazio espositivo, le sue creature prendono dunque forma: esse appartengono solamente al mondo di Maria Grazia e, come nota Silvio Fuso, si manifestano già adulte, come se fossero generate dalla testa di Minerva.
Cristina Beltrami
23
aprile 2010
Maria Grazia Rosin – Ice virux
Dal 23 aprile all'otto maggio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’ARTISTICO
Treviso, Via Carlo Alberto, 5, (Treviso)
Treviso, Via Carlo Alberto, 5, (Treviso)
Orario di apertura
giorni feriali (escluso il lunedì) 17.30-19.30
Vernissage
23 Aprile 2010, ore 18
Autore
Curatore