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Maria Lai – Pagine
Quarta mostra personale di Maria Lai in questa sede, realizzata grazie alla collaborazione dell’Archivio Maria Lai.
Comunicato stampa
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STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare Pagine, mostra personale di Maria Lai, una delle più importanti artiste italiane del secondo Novecento, la cui produzione è stata recentemente celebrata nella 57° Biennale di Venezia e a Documenta 14,sia nell’edizione ateniese sia in quella di Kassel.
Pagine è la quarta personale di Maria Lai in questa sede, preceduta dalla performance-installazione del 1991, La leggenda di Maria Pietra e dalle
personali Una fiaba infinita del 1994 e A portata di mano del 2005, nonché da una lunga serie di incontri e presentazioni.
Più che un’antologica, Pagine vuole essere un omaggio a un’artista instancabile e poliedrica, alla quale la storia dello Studio Stefania Miscetti è indissolubilmente legata.
L’esposizione, realizzata grazie alla collaborazione dell’Archivio Maria Lai, racchiude circa quaranta opere realizzate tra gli anni Cinquanta e gli anni Duemila, tra interventi su tavola e su carta, ceramiche, libri e teli cuciti. Le pagine, alle quali il titolo allude, sono letteralmente quelle appartenenti alle opere esposte e metaforicamente quelle attinenti alla storia dell’artista. Ognuna di essa è immagine emblematica di un incontenibile e vitale percorso di ricerca, che fin dagli anni dell’Accademia ha toccato materiali e tecniche differenti: dal disegno e la pittura degli anni Cinquanta e Sessanta ai lavori cuciti, ai telai, ai pani e alle terrecotte degli anni Settanta, fino alle performances e gli interventi ambientali realizzati a partire dagli anni Ottanta, tra cui la seminale azione collettiva Legarsi alla montagna del 1982; dal teatro e dalleoperazioni sul territorio degli anni Novanta all’impegno con le scuole, sua priorità durante gli anni Duemila.
A completare questa panoramica sulla carriera di Maria Lai, saranno proiettati quattro documentari a lei dedicati – Legarsi alla montagna, Il dio distratto, Viaggio nel mondo magico di Maria Lai, Ansia d’infinito, Maremuro. Appunti per un dialogo realmeraviglioso – e sarà possibile prendere visione di materiale fotografico e documenti relativi alle passate collaborazioni dell’artista con lo Studio.
Stefania Miscetti desidera ringraziare Chiara Manca, Maria Sofia Pisu e Francesco Proia per il loro prezioso contributo alla mostra.
__________
STUDIO STEFANIA MISCETTI is delighted to present Pagine (Pages), a solo exhibition dedicated to the work of Maria Lai, one of the most important Italian artists of the late twentieth century, whose output was recently celebrated at the 57th Venice Biennale, and as part of both the Athenian and Kassel editions of Documenta 14.
Pagine is the fourth solo exhibition dedicated to Maria Lai at the gallery, following on from the 1991 performance-installation, La leggenda di Maria Pietra (The Legend of Maria Pietra) and the solo shows Una fiaba infinita (An endless fairytale) in 1994 and A portata di mano (Within arm’s reach) in 2005, as well as a long series of talks and introductions.
More than an anthology, Pagine seeks to pay homage to a tireless and versatile artist, one to whom the history of the Studio Stefania Miscetti is indelibly linked.
The exhibition, made possible thanks to the support of the Maria Lai Archives, brings together approximately forty pieces created between the 1950s and 2000s, ranging from work on panels and paper to ceramics, books and fabrics. The ‘pages’ alluded to in the exhibition title are both those literally present in the pieces exhibited, and metaphorically those relevant to the artist’s personal story. Every one is emblematic of a vital and irrepressible research process which embraced, from her years at the Academy of Fine Arts onwards, a diversity of materials and techniques: from the drawings and paintings of the 1950s, to the work with fabrics, looms, bread and terracotta in the 1970s, up to the performances and environmental actions undertaken in the 1980s – including the seminal piece of collective direct action, Legarsi alla montagna (To Tie Oneself to the Mountain) in 1982. Following an interest in theatre and local action in the 1990s, in the 2000s the artist’s main priority shifted to her work with schools.
This panoramic retrospective of Maria Lai’s career is completed by four documentaries dedicated to the artist: Legarsi alla montagna (To Tie Oneself
to the Mountain), Il dio distratto, Viaggio nel mondo magico di Maria Lai (The Distracted God, Journey into the Magical World of Maria Lai), Ansia d’infinito,
(Anxieties of the Infinite), Maremuro. Appunti per un dialogo realmeraviglioso (Maremuro. Notes for a Truemarvellous Conversation). A host of photographic and other archive material related to the artist’s past work with the Studio will also be available to view at the gallery.
Stefania Miscetti would like to thank Chiara Manca, Maria Sofia Pisu and Francesco Proia for their invaluable contributions to the exhibition.
Pagine è la quarta personale di Maria Lai in questa sede, preceduta dalla performance-installazione del 1991, La leggenda di Maria Pietra e dalle
personali Una fiaba infinita del 1994 e A portata di mano del 2005, nonché da una lunga serie di incontri e presentazioni.
Più che un’antologica, Pagine vuole essere un omaggio a un’artista instancabile e poliedrica, alla quale la storia dello Studio Stefania Miscetti è indissolubilmente legata.
L’esposizione, realizzata grazie alla collaborazione dell’Archivio Maria Lai, racchiude circa quaranta opere realizzate tra gli anni Cinquanta e gli anni Duemila, tra interventi su tavola e su carta, ceramiche, libri e teli cuciti. Le pagine, alle quali il titolo allude, sono letteralmente quelle appartenenti alle opere esposte e metaforicamente quelle attinenti alla storia dell’artista. Ognuna di essa è immagine emblematica di un incontenibile e vitale percorso di ricerca, che fin dagli anni dell’Accademia ha toccato materiali e tecniche differenti: dal disegno e la pittura degli anni Cinquanta e Sessanta ai lavori cuciti, ai telai, ai pani e alle terrecotte degli anni Settanta, fino alle performances e gli interventi ambientali realizzati a partire dagli anni Ottanta, tra cui la seminale azione collettiva Legarsi alla montagna del 1982; dal teatro e dalleoperazioni sul territorio degli anni Novanta all’impegno con le scuole, sua priorità durante gli anni Duemila.
A completare questa panoramica sulla carriera di Maria Lai, saranno proiettati quattro documentari a lei dedicati – Legarsi alla montagna, Il dio distratto, Viaggio nel mondo magico di Maria Lai, Ansia d’infinito, Maremuro. Appunti per un dialogo realmeraviglioso – e sarà possibile prendere visione di materiale fotografico e documenti relativi alle passate collaborazioni dell’artista con lo Studio.
Stefania Miscetti desidera ringraziare Chiara Manca, Maria Sofia Pisu e Francesco Proia per il loro prezioso contributo alla mostra.
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STUDIO STEFANIA MISCETTI is delighted to present Pagine (Pages), a solo exhibition dedicated to the work of Maria Lai, one of the most important Italian artists of the late twentieth century, whose output was recently celebrated at the 57th Venice Biennale, and as part of both the Athenian and Kassel editions of Documenta 14.
Pagine is the fourth solo exhibition dedicated to Maria Lai at the gallery, following on from the 1991 performance-installation, La leggenda di Maria Pietra (The Legend of Maria Pietra) and the solo shows Una fiaba infinita (An endless fairytale) in 1994 and A portata di mano (Within arm’s reach) in 2005, as well as a long series of talks and introductions.
More than an anthology, Pagine seeks to pay homage to a tireless and versatile artist, one to whom the history of the Studio Stefania Miscetti is indelibly linked.
The exhibition, made possible thanks to the support of the Maria Lai Archives, brings together approximately forty pieces created between the 1950s and 2000s, ranging from work on panels and paper to ceramics, books and fabrics. The ‘pages’ alluded to in the exhibition title are both those literally present in the pieces exhibited, and metaphorically those relevant to the artist’s personal story. Every one is emblematic of a vital and irrepressible research process which embraced, from her years at the Academy of Fine Arts onwards, a diversity of materials and techniques: from the drawings and paintings of the 1950s, to the work with fabrics, looms, bread and terracotta in the 1970s, up to the performances and environmental actions undertaken in the 1980s – including the seminal piece of collective direct action, Legarsi alla montagna (To Tie Oneself to the Mountain) in 1982. Following an interest in theatre and local action in the 1990s, in the 2000s the artist’s main priority shifted to her work with schools.
This panoramic retrospective of Maria Lai’s career is completed by four documentaries dedicated to the artist: Legarsi alla montagna (To Tie Oneself
to the Mountain), Il dio distratto, Viaggio nel mondo magico di Maria Lai (The Distracted God, Journey into the Magical World of Maria Lai), Ansia d’infinito,
(Anxieties of the Infinite), Maremuro. Appunti per un dialogo realmeraviglioso (Maremuro. Notes for a Truemarvellous Conversation). A host of photographic and other archive material related to the artist’s past work with the Studio will also be available to view at the gallery.
Stefania Miscetti would like to thank Chiara Manca, Maria Sofia Pisu and Francesco Proia for their invaluable contributions to the exhibition.
18
gennaio 2018
Maria Lai – Pagine
Dal 18 gennaio al 31 marzo 2018
arte contemporanea
Location
STUDIO STEFANIA MISCETTI
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-20
Vernissage
18 Gennaio 2018, h 18.00
Autore