“Il mito della bellezza ieri e oggi”: questo il titolo che il critico Franchino Falsetti suggerisce per introdurre le opere di Maria Ludovica Pantoli Piletti, l’artista che, dal 29 settembre - con inaugurazione alle 18.00 - al 10 ottobre, esporrà le sue opere presso la Galleria d’Arte 18 (via San Felice, 18).


Protagonista delle creazioni di Maria Ludovica Pantoli Piletti, la donna. Le opere dell’artista sono infatti proprio dedicate alla bellezza e alla sua rappresentazione per eccellenza, e la donna da lei rappresentata è spesso immersa in scenari immaginari per richiamare, a sua volta, delle altre fonti di incanto, come la natura. Da sempre foriero di polisemie ideologiche e culturali, l’essere femminile è infatti sin dalla notte dei tempi in primo piano nell’immaginario collettivo. Le creazioni di Maria Ludovica Pantoli Piletti sono dei richiami a degli universi evocativi che lasciano via libera all’immaginazione dello spettatore. I suoi collage sono divisi in una parte ‘antica’ e una ‘moderna’, come a suggerire delle scenografie allestite per enfatizzare la natura ammiccante della donna, intesa come oggetto di desiderio e di ricerca edonistica. Il risultato di questi ‘collage’, come ha commentato il critico Franchino Falsetti, sono “brevi testi di riflessione, una sorta di aforisma visivo per indagini semiotiche illimitate tra il passato e il presente”.


Maria Ludovica Pantoli Piletti è nata a Forlì e vive a Bologna, città nella quale si è laureata in Lingue e Letterature straniere ed ha insegnato lingua inglese. Ha frequentato per diversi anni l’atelier bolognese del professor Luciano Rosato Fabbri e, per un anno, la scuola di nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha preso anche parte ad alcuni corsi di pittura, tenuti a Brunico da insegnanti dell’Accademia di Vienna e da maestri francesi tra i quali Alain Bonfoit. È stata allieva di Teresa Curtarello Renzi ed ha seguito i corsi di acquerello della pittrice Barbara Eletta Camoni, che insegna didattica del disegno all’Università di Bolzano.