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Maria Molteni
La mostra pone in rilievo il recente lavoro dell’artista e la sua transizione dai materiali tradizionali, terra, ferro, bronzo alla già lunga sequenza di opere in alluminio
Comunicato stampa
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Dopo la riuscita mostra allestita alla Galleria Schubert di Milano (giugno 2008), catalogo con testo di Alberto Veca, trenta opere di Maria Molteni saranno ospitate nelle sale espositive del Museo Nazionale di Villa Pisani a Strà, la grande Villa Veneta famosa per la sua architettura, per l’affresco di Giovanbattista Tiepolo con l’affascinante pappagallo, per il parco, la lunga piscina e il labirinto di siepi.
La soprintendenza ai Beni Architettonici del Veneto ha messo a disposizione i larghi corridoi del piano superiore e così sarà realizzato un allestimento con momenti di suggestiva contaminazione tra arte contemporanea, reperti archeologici ed opere antiche: passato e presente in un dialogo che certo non mancherà di affascinare il visitatore, catturando e facendo più acuto il suo sguardo.
Curata da Giorgio Segato, autore anche del saggio critico nel voluminoso catalogo (96 pagine con tavole a colori di tutte le opere esposte) edito dall’Agenzia di stampa e Casa Editrice Verso l’Arte, la mostra darà risalto al più recente lavoro di Maria Molteni e alla sua transizione dai materiali tradizionali, terra, ferro, bronzo alla già lunga sequenza di opere in alluminio in cui la forte sensualità degli interventi a rilievo, delle pieghe e delle alternanze si abbassa in una luminosità irradiante di matrice sempre più concettuale.
Scrive Giorgio Segato:
“…semplicità di soluzione e misurata economia di materia e di interventi sono peculiari caratteri della scultura di Maria Molteni, che sviluppa moduli di alto nitore plastico, emblematici della sua aspirazione ad un ritmo esistenziale armonioso, in equilibrio col respiro della materia. In questa direzione si spiega anche il recente passaggio, ora in modo quasi esclusivo, dal bronzo e dal ferro, che si contraggono sempre in una decisa sensualità, all’alluminio lucido e attraversato da segnali che confermano il riferimento a scritturazioni elettroniche, all’elaborazione di un codice ritmico depurato. L’alluminio si dilata in una luminosità più fredda, in una lucentezza espansa che si riferisce più all’intelligenza programmatica e progettuale piuttosto che a sollecitazioni sensitive. C’è, dunque, nel lavoro di Maria Molteni un’ulteriore interiorizzazione e rarefazione dell’evento plastico calcolato, misurato a livello intellettuale, come raffinamento, alleggerimento della massa scultorea, che si fa pagina di intuizione criptata, e di adesione sempre più concettuale. Sequenze di parole e di fraseggi dal ferro e dal bronzo si trasferiscono all’alluminio, a ondulazioni che misurano distanze e alternanze, sovrapposizioni, sviluppi verticali, segmenti di scrittura e di lettura ritmiche che danno tono e timbro alle esperienze esistenziali, e convivono e dialogano con colorazioni che esaltano il senso di segreta germinazione: energia, vita…”
Altri testi in catalogo del Sovrintendente Guglielmo Monti, di Alberto Veca e del sociologo Anselmo Villata, Presidente dell’I.N.A.C. (Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea).
La soprintendenza ai Beni Architettonici del Veneto ha messo a disposizione i larghi corridoi del piano superiore e così sarà realizzato un allestimento con momenti di suggestiva contaminazione tra arte contemporanea, reperti archeologici ed opere antiche: passato e presente in un dialogo che certo non mancherà di affascinare il visitatore, catturando e facendo più acuto il suo sguardo.
Curata da Giorgio Segato, autore anche del saggio critico nel voluminoso catalogo (96 pagine con tavole a colori di tutte le opere esposte) edito dall’Agenzia di stampa e Casa Editrice Verso l’Arte, la mostra darà risalto al più recente lavoro di Maria Molteni e alla sua transizione dai materiali tradizionali, terra, ferro, bronzo alla già lunga sequenza di opere in alluminio in cui la forte sensualità degli interventi a rilievo, delle pieghe e delle alternanze si abbassa in una luminosità irradiante di matrice sempre più concettuale.
Scrive Giorgio Segato:
“…semplicità di soluzione e misurata economia di materia e di interventi sono peculiari caratteri della scultura di Maria Molteni, che sviluppa moduli di alto nitore plastico, emblematici della sua aspirazione ad un ritmo esistenziale armonioso, in equilibrio col respiro della materia. In questa direzione si spiega anche il recente passaggio, ora in modo quasi esclusivo, dal bronzo e dal ferro, che si contraggono sempre in una decisa sensualità, all’alluminio lucido e attraversato da segnali che confermano il riferimento a scritturazioni elettroniche, all’elaborazione di un codice ritmico depurato. L’alluminio si dilata in una luminosità più fredda, in una lucentezza espansa che si riferisce più all’intelligenza programmatica e progettuale piuttosto che a sollecitazioni sensitive. C’è, dunque, nel lavoro di Maria Molteni un’ulteriore interiorizzazione e rarefazione dell’evento plastico calcolato, misurato a livello intellettuale, come raffinamento, alleggerimento della massa scultorea, che si fa pagina di intuizione criptata, e di adesione sempre più concettuale. Sequenze di parole e di fraseggi dal ferro e dal bronzo si trasferiscono all’alluminio, a ondulazioni che misurano distanze e alternanze, sovrapposizioni, sviluppi verticali, segmenti di scrittura e di lettura ritmiche che danno tono e timbro alle esperienze esistenziali, e convivono e dialogano con colorazioni che esaltano il senso di segreta germinazione: energia, vita…”
Altri testi in catalogo del Sovrintendente Guglielmo Monti, di Alberto Veca e del sociologo Anselmo Villata, Presidente dell’I.N.A.C. (Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea).
04
ottobre 2008
Maria Molteni
Dal 04 ottobre al 31 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO NAZIONALE VILLA PISANI
Stra, Via Doge A. Pisani, 7, (Venezia)
Stra, Via Doge A. Pisani, 7, (Venezia)
Biglietti
La visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso al Museo Nazionale
Orario di apertura
9-17 (dalle 16.00 alle 17 solo uscita)
Vernissage
4 Ottobre 2008, ore 11.30
Autore
Curatore