La mostra presenta oltre venti opere della Frigieri in cui, come ha scritto Angelo Mistrangelo, ‘…la lieve cadenza del colore è l'artefice di una raffigurazione impreziosita dalla luce atmosferica, dalla sequenza del dato cromatico incorporeo e purissimo, dalla delicata misura espressiva. Si avverte nei quadri il fascino segreto di un'emozione, di un magico richiamo a una verità interiore e interiorizzata…

Vi è nelle sue opere il clima di una delicata interpretazione del mondo floreale, visto in una sintesi che va al di là della realtà per trasmettere il senso dell'esistenza, dell'universo femminile, come sottolinea Enzo Papa, di una sottile emozione capace di entrare in sintonia con l'osservatore. In ogni caso, la pittura della Frigieri non perde mai di vista il valore della luce e del colore, la freschezza della rappresentazione, l'incanto di un colore che si stempera lieve ed incorporeo sulla tela rendendo evidenti i fiori di una stagione legata alla scuola di Antonio Carena…

E sono presenze che si possono identificare nei versi dei poeti giapponesi, nelle cadenze di lievi e amabili forme nello spazio, nella capacità di fermare una sensazione o un incontro o, ancora, una frase musicale che diviene fiore e ricordo e simbolo. Etereo e sfumato su fondi azzurri, il fiore della Frigieri diventa il frammento di una narrazione condotta con una pulsante tensione espressiva, con una dimensione creativa contenuta e meditata, con l'alternarsi delle zone cromatiche sempre esaltate dalla preziosità della luce atmosferica.’