Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mariangela Bagnara – Fiori
Mariangela Bagnara mira soprattutto ad un’armonia tonale e spaziale: niente stridori o gridi, niente pencolare di inutili cascami o di inutili filamenti… perciò studia l’equilibrio compositivo, cosciente che tanto maggiore è la compostezza, tanto più grande è poi il senso di straniamento, di …..
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ecco, i fiori di Mariangela Bagnara galleggiano in un limbo di luminosità sfatta, incerta, quasi crepuscolare. E sembrano uscire fuori, perdere la loro fisicità e farsi viatico per l’infinito. Sono petali e foglie riconoscibili, comuni: rami di bosco, cardi edere, rose. Eppure su tutti cala un tratteggio nervoso, che sembra fissarli dentro un’aria strinata e allusiva, immobile e insieme pervasa da una sorta di animismo, di vitalità mai del tutto consumata.
Anzi, proprio nei fiori secchi, nei fiori appassiti c’è come un gemere autunnale delle luci: un silenzio che parte dal tempo, lo sfarina con la dolce amarezza di un abbraccio, fisico e metafisico ad un tempo, facendo dilagare queste morte presenze fuori dalle loro misure reali. Il segno si fa allora relitto stremato e tremante, larva gocciolante, accumulo di caliginose pochezze: ma dentro sempre vi pulsa il cuore dell’essere, la linfa creata e creante: una bellezza millimetrale, stratificata e tuttavia impalpabile...........
I vasi di fiori stanno così in una allucinata levità, collocati su piani che si confondono o addirittura si innestano nelle profondità: presenze ridotte a fantasmi, luoghi, eco, sognati e poi costruiti, dentro una re-invenzione del vero. Niente in fondo, in questa pittura, si presenta come una pura mimesi del reale: Bagnara interviene per sottrazione (o per aggiunta, che in fondo è lo stesso), o perfino per “distruzione” dei corpi. .............
Mariangela Bagnara mira soprattutto ad un’armonia tonale e spaziale: niente stridori o gridi, niente pencolare di inutili cascami o di inutili filamenti... perciò studia l’equilibrio compositivo, cosciente che tanto maggiore è la compostezza, tanto più grande è poi il senso di straniamento, di fascinazione che l’immagine può trasmettere.
La usa tavolozza oggi si muove tra gli sparsi bitumi di un Gola e le tessiture grafiche di un Pigato, con qualche digressione nelle dissolvenze di uno Zoppi e rare concessioni entro il dolore più grondante e intenso delle proprie prime esperienze espressive.......
LUIGI MENEGHELLI
Anzi, proprio nei fiori secchi, nei fiori appassiti c’è come un gemere autunnale delle luci: un silenzio che parte dal tempo, lo sfarina con la dolce amarezza di un abbraccio, fisico e metafisico ad un tempo, facendo dilagare queste morte presenze fuori dalle loro misure reali. Il segno si fa allora relitto stremato e tremante, larva gocciolante, accumulo di caliginose pochezze: ma dentro sempre vi pulsa il cuore dell’essere, la linfa creata e creante: una bellezza millimetrale, stratificata e tuttavia impalpabile...........
I vasi di fiori stanno così in una allucinata levità, collocati su piani che si confondono o addirittura si innestano nelle profondità: presenze ridotte a fantasmi, luoghi, eco, sognati e poi costruiti, dentro una re-invenzione del vero. Niente in fondo, in questa pittura, si presenta come una pura mimesi del reale: Bagnara interviene per sottrazione (o per aggiunta, che in fondo è lo stesso), o perfino per “distruzione” dei corpi. .............
Mariangela Bagnara mira soprattutto ad un’armonia tonale e spaziale: niente stridori o gridi, niente pencolare di inutili cascami o di inutili filamenti... perciò studia l’equilibrio compositivo, cosciente che tanto maggiore è la compostezza, tanto più grande è poi il senso di straniamento, di fascinazione che l’immagine può trasmettere.
La usa tavolozza oggi si muove tra gli sparsi bitumi di un Gola e le tessiture grafiche di un Pigato, con qualche digressione nelle dissolvenze di uno Zoppi e rare concessioni entro il dolore più grondante e intenso delle proprie prime esperienze espressive.......
LUIGI MENEGHELLI
15
gennaio 2011
Mariangela Bagnara – Fiori
Dal 15 al 30 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO 6
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a Sabato ore 16,30- 19,30
Vernissage
15 Gennaio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore