Il 12 febbraio 2005 presso la Haven Gallery di Milano si inaugurerà la prima mostra dell’anno nuovo. Per l’occasione esporrà in una personale l’artista milanese Mariangela De Maria, presentando opere del suo ultimo periodo creativo. La poesia che diviene tratto, che a sua volta diviene colore e a volte si trasforma in grafica, in un grosso lavoro di indagine personale, lavoro di esteriorizzazione dei propri sentimenti attraverso l’osservazione della natura; questi sono tutti elementi che fanno dell’arte della De Maria qualcosa di unico ed esclusivo. Si potranno ammirare diverse tele di medie dimensioni, dove i delicati colori la faranno da padrone, passando per lavori a tempera e pastello, con tonalità decisamente più forti, fino a un’escursione verso la forma più immediata del disegno a matita e della china, punto di partenza dell’esperienza formativa dell’artista. Attività nata decenni fa a Brera e proseguita con diverse partecipazioni a varie manifestazioni (esposizioni a Palazzo Reale, Palazzo della Permanente, premio Saronno e premio Seregno), seguite dall’accantonamento per l’insegnamento delle arti visive, e ripresa all’inizio degli anni novanta con piglio prettamente grafico e poi integrato con la pittura e l’uso del colore, all’inizio completamente assente. Adesso l’arte della De Maria si fa sempre più introspettiva, astratta nello stratificarsi su tela ma sempre più intesa come esperienza personale, come vero e proprio processo creativo-passionale. Il risultato sono delle opere che riescono a scuotere l’osservatore, sia per la delicatezza estetica, sia per la forza interiore che riescono a esprimere. La mostra segue idealmente le sue personali degli ultimi anni (Galleria Sumithra di Ravenna, Studio d’Ars, Spazio Bocca e Studio Lombardi di Milano) e il consenso ottenuto in importanti premi a cui ha partecipato (Lissone, Donato Frisia), nonché nelle varie collettive in tutta Italia. Esposizione curata da Claudio Mariani.