Mercoledì 12 aprile Fondazione Luigi Rovati, in collaborazione con PLVR Zurigo, presenta la mostra dell’artista e designer londinese Marianna Kennedy dal titolo Hortus Alchemicus.

Concepita per gli spazi del Padiglione d’arte del giardino, l’esposizione sarà aperta gratuitamente al pubblico fino al 21 maggio 2023.

La mostra presenta sei specchi in bronzo con decorazioni a motivi floreali ispirati ai giardini di Villa Buonaccorsi nelle Marche. Situata sulla collina di Montesanto, vicino al centro storico di Potenza Picena, la villa e i suoi giardini sono un perfetto esempio di dimora di campagna del XVIII secolo. Il giardino, articolato in cinque terrazze, include piante rare, fontane, giochi d'acqua, obelischi e diverse figure in pietra ispirate alla Commedia dell'Arte.

Il titolo della serie, Hortus Alchemicus, deriva dalla antica pratica alchemica utilizzata nella produzione delle patine degli oggetti in bronzo. Ciascuno specchio è reso unico grazie alle patine applicate da un artigiano specializzato nell'arte della doratura a fuoco, con l’utilizzo di formule riscoperte, risalenti al XVIII secolo.

I vetri degli specchi sono creati con il recupero di sei singole lastre di vetro antico colorato. Il processo di specchiatura si basa sulle tecniche veneziane del XVI secolo.

Nel confronto tra tecniche di patinatura antiche e moderne, agli specchi di Marianna Kennedy ne viene accostato uno etrusco in bronzo della collezione della Fondazione Luigi Rovati.

Nella mostra viene presentato un video ambientato nei giardini di Villa Buonaccorsi: l’artista si muove nell’ambiente che ha ispirato Hortus Alchemicus. Il video è diretto da Annie Schlechter e prodotto da PLVR Zürich, con musiche composte da Vittorio Giampietro. La voce narrante è quella dell’attrice Tilda Swinton.

Ciascuno dei sei specchi, versioni uniche che compongono la serie, è accompagnato da un catalogo dedicato, realizzato in copia unica. Disegnato da Marianna Kennedy e stampato presso Evergreen Press su carta J. Green Bodleain e Ruscombe Mill Cox's Trial prodotta a mano da John Grice, il catalogo è scritto con carattere Gill Sans ed è rilegato da Charles Gledhill di Spitalfields, Londra. Ciascuna copertina è dipinta a mano dall’artista inglese che si ispira a elementi decorativi degli affreschi settecenteschi dipinti da Benedetto Biancolini nella Loggia di Villa Buonaccorsi.