Extended Blue è un progetto sperimentale di “arte e comunicazione” realizzato da Mariano Filippetta e
Gianfranco Valleriani; un incontro di sensibilità e visioni volti alla ricerca di nuovi linguaggi visivi, ibridi e
contaminati, capaci di raccontare con determinazione ed emozione i temi della contemporaneità. Prendendo
spunto dalla ricorrenza dell’anniversario della firma del manifesto del “Nuovo Realismo”, da parte di Yves
Klein, i due artisti colgono l’occasione per intrecciare i percorsi della propria ricerca espressiva.
Il progetto di ricerca artistica e comunicativa si è realizzato nell’arco di un anno, con quattro azioni incentrate
su quatto temi: Sacrificio – Superfici - Minime e ripetute variazioni su un paesaggio marino - Il corpo
dell’artista: sensi e visioni.
Le opere pittoriche di Filippetta sono il risultato di diverse action painting come quella in cui lo sciogliersi del
ghiaccio con il pigmento ecoline sulla tela viene rielaborato in una espressività capace di trasformare un
desiderio, nell’ironia della creatività, in una dilatazione del tempo e dello spazio. Macchie, segni veloci e
prepotenze cromatiche nell’esaltazione del blu si contengono nella definizione dello spazio, della natura e
della poesia nella inquieta ricerca delle soluzioni formali dell’opera. Contemporaneamente il lavoro video di
Gianfranco Valleriani, da anni impegnato nella ricerca visiva come comunicazione, legge e rielabora,
creando stratificazioni di visioni; riprese che vengono nuovamente re-interpretata a livello audio-visivo, in
una specie di esaltazione soggettiva e quindi emotiva della narrazione artistica, dove ad essere
frammentate sono innanzitutto le dimensioni del tempo e dello spazio.
Extended Blue è frutto di una ricerca proficua, condotta per più di un anno, in cui pittura, video, suono, testi,
la tecnologia e la presenza più che umana si amalgamano nel blu, dove i due artisti, hanno accettato di dare
alla sfida del colore come interrogazione semiotica una risposta per se stessa aperta a nuove interrogazioni.
Le elaborazioni elettro-acustiche, che sono state alla base di ciascuna azione, sono di Stefano Acunzo; la
documentazione visiva di Luisa Grisanti.

Allestimento di Francesca Bertuglia.
L’installazione è promossa dall’Hafnia Fundation (Xiamen) Le Dame Art Gallery (Londra) e BrainArt (Roma).

Mariano Filippetta (Frosinone, 1964) – vive e lavora a Roma
Le sue esperienze artistiche iniziali confluiscono nella prima personale di rilievo alla Galleria dei Banchi
Nuovi di Roma nel 1989 dal titolo Primo Vere. Nel 1992 viene invitato da Achille Bonito Oliva
ad Imprimatur mostra di artisti internazionali inediti a Milano. Lavora in quegli stessi anni a Roma con la
galleria L'Attico di Fabio Sargentini e con la Galleria Marchetti. Nel 2013 continua il suo percorso con la
galleria Dirartecontemporanea2.0 di Caserta. E' tra i primi artisti a lavorare al museo MAAM di Roma con il
curatore Giorgio De Finis. Viene invitato da Vittorio Sgarbi alla 54' edizione della Biennale di Venezia. Nel
2015 è invitato al progetto "Intervento collettivo MAAM" presso la Fondazione Pistoletto Città dell'Arte di
Biella. La sua opera è documentata negli archivi del MAXXI e della Galleria Nazionale di Arte Moderna di
Roma all'interno della raccolta Artisti di fine millennio.
Gianfranco Valleriani (Montorio al Vomano, 1959) – vive e lavora a Roma
Gianfranco Valleriani, giornalista ed esperto di comunicazione, ha fondato e diretto la società di
comunicazione Calamo Comunicazione, ideando e realizzando campagne creative a livello internazionale.
È stato direttore di riviste sui linguaggi audio-visivi, tra cui FilmakersMagazine.
E’ stato docente di comunicazione e visual art all’Istituto Europeo di Comunicazione, all’Università di Siena,
in attività formative europee. E’ stato relatore alla Tate Modern di Londra sul tema “L’arte e la
trasformazione del sociale” (2015) nell’ambito di un seminario internazionale. Fondatore del video-blog
www.brainart.it, progetto collettivo di ricerca tra “arte e comunicazione”, collabora attualmente con la
fondazione di arte cinese "Hafnia Foundation".
Ha realizzato il video documentario " After Nothing, the Colors and the Life of Stevens Vaughn", girato in
Cina, in cui sperimenta nuove forme di narrazione visiva (2017). Dal 2017 collabora con ArtRooms Fair di
Londra.