La scultrice, di origine milanese, dopo una lunga ricerca sul segno e sul simbolo "Lui-Lei" e sui "Labirinti" è approdata al silenzio apparente, secondo una sua espressione, dei "libri muti"; sculture di legno bloccate da chiodi di ferro antichi.
Libri orbati dal loro significato originario, "Libros Orbo" dunque, vuoti ma bel contempo" reliquiari che conservano sigillati sedimenti di vita precedente"; libri senza contenuti "ma vivai di semi nuovi", libri senza parole " ma da cui si alza l'urlo carico di disagio dell'artista nei confronti di una società che rifiuta l'arte e la cultura se queste non producono ricchezza economica".
La mostra dura sino al 5 marzo. Vi sono sculture di vario formato sotto forma di libri ricoperti di pelo, o fissati da chiodi dentro uno scaffale disegnato appositamente dall'artista.