Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marica Fasoli – 3Dpinti. Message in a box
Il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di presentare 3Dpinti. MESSAGE IN A BOX, mostra personale della giovane pittrice iperrealista Marica Fasoli, a cura di Luca Beatrice.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di presentare 3Dpinti. MESSAGE IN A BOX, mostra personale della giovane pittrice iperrealista Marica Fasoli, a cura di Luca Beatrice.
L'idea della mostra ha il suo punto forte nella convinzione che ci siano, oggi, ancora buoni margini di esplorazione nell'ambito dell'iperrealismo.
É indubbio che il criterio guida, in questo tipo di rappresentazione artistica, abbia sempre mirato alla “verosimiglianza” più estrema: un'arte come imitazione del reale, con l'obiettivo di fare apparire vero ciò che vero non è.
Nei secoli passati la produzione si basava soprattutto sulla tecnica del trompe-l’oeil, mentre oggi grazie alla creazione visionaria in terza dimensione di altre realtà (virtuali), la ricerca si è spostata dal territorio della pittura, interessando nuovi ambiti e contesti (anche grazie al supporto di tecnologie avanzate) che danno vita a opere inquietanti per la loro verosimiglianza tridimensionale, spesso superando e confondendo il confine fra realtà e ingannevole percezione.
Marica Fasoli affronta la sfida tecnica e concettuale facendosi forza delle sole, benché notevoli, abilità personali, impegnandosi in un’incessante e ambiziosa ricerca artistica, in cui contaminando la pittura con materiali diversi la tela cessi di essere il semplice luogo dell'evento-rappresentazione per diventare essa stessa parte integrante dell'oggetto rappresentato.
Il programma delle mostra prevede l'azzeramento progressivo della percezione dell'inganno visivo, attraverso il sempre maggiore inganno tecnico e tridimensionale della percezione dello spettatore fino ad assistere ad una vera e propria contaminazione fra l'oggetto reale e una sua componente dipinta: l'inganno si trasferisce nell'estrema difficoltà di scindere la parte reale dell'oggetto con quello altrimenti realizzato con la pittura.
Marica Fasoli nasce a Bussolengo (Vr) nel 1977. Dopo aver conseguito con il massimo dei voti il Diploma di Addetto alla Conservazione e Manutenzione dei manufatti artistici su legno e tela presso gli Istituti Santa Paola di Mantova, si dedica soprattutto al restauro, collaborando anche con il Maestro Athos Faccincani. Dal 2000 abbandona progressivamente l’attività di restauratrice, dedicandosi sempre più alla pittura, sua passione principale, misurandosi soprattutto con le riproduzioni dei capolavori del passato ed ottenendo numerosi riconoscimenti sulla stampa locale.
Dal 2006 ha concentrato la propria espressività e ricerca artistica nell’ambito figurativo iperrealista, oltre ad aver ottenuto la Specializzazione in Anatomia Artistica presso l’Accademia Cignaroli di Verona.
L'idea della mostra ha il suo punto forte nella convinzione che ci siano, oggi, ancora buoni margini di esplorazione nell'ambito dell'iperrealismo.
É indubbio che il criterio guida, in questo tipo di rappresentazione artistica, abbia sempre mirato alla “verosimiglianza” più estrema: un'arte come imitazione del reale, con l'obiettivo di fare apparire vero ciò che vero non è.
Nei secoli passati la produzione si basava soprattutto sulla tecnica del trompe-l’oeil, mentre oggi grazie alla creazione visionaria in terza dimensione di altre realtà (virtuali), la ricerca si è spostata dal territorio della pittura, interessando nuovi ambiti e contesti (anche grazie al supporto di tecnologie avanzate) che danno vita a opere inquietanti per la loro verosimiglianza tridimensionale, spesso superando e confondendo il confine fra realtà e ingannevole percezione.
Marica Fasoli affronta la sfida tecnica e concettuale facendosi forza delle sole, benché notevoli, abilità personali, impegnandosi in un’incessante e ambiziosa ricerca artistica, in cui contaminando la pittura con materiali diversi la tela cessi di essere il semplice luogo dell'evento-rappresentazione per diventare essa stessa parte integrante dell'oggetto rappresentato.
Il programma delle mostra prevede l'azzeramento progressivo della percezione dell'inganno visivo, attraverso il sempre maggiore inganno tecnico e tridimensionale della percezione dello spettatore fino ad assistere ad una vera e propria contaminazione fra l'oggetto reale e una sua componente dipinta: l'inganno si trasferisce nell'estrema difficoltà di scindere la parte reale dell'oggetto con quello altrimenti realizzato con la pittura.
Marica Fasoli nasce a Bussolengo (Vr) nel 1977. Dopo aver conseguito con il massimo dei voti il Diploma di Addetto alla Conservazione e Manutenzione dei manufatti artistici su legno e tela presso gli Istituti Santa Paola di Mantova, si dedica soprattutto al restauro, collaborando anche con il Maestro Athos Faccincani. Dal 2000 abbandona progressivamente l’attività di restauratrice, dedicandosi sempre più alla pittura, sua passione principale, misurandosi soprattutto con le riproduzioni dei capolavori del passato ed ottenendo numerosi riconoscimenti sulla stampa locale.
Dal 2006 ha concentrato la propria espressività e ricerca artistica nell’ambito figurativo iperrealista, oltre ad aver ottenuto la Specializzazione in Anatomia Artistica presso l’Accademia Cignaroli di Verona.
29
settembre 2010
Marica Fasoli – 3Dpinti. Message in a box
Dal 29 settembre al 22 ottobre 2010
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
FONDAZIONE LUCIANA MATALON
Milano, Foro Buonaparte, 67, (Milano)
Milano, Foro Buonaparte, 67, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-19 domenica e lunedì chiuso
Vernissage
29 Settembre 2010, ore 18.30
Autore
Curatore