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Marina Ballo Charmet – Con la coda dell’Occhio
Mercoledì 21 giugno alle 19.00, alla Fondazione Sozzani, Marina Ballo Charmet introduce il suo nuovo libro “Con la coda dell’occhio. Scritti sulla fotografia” pubblicato da Quodlibet. Intervengono Elio Grazioli, docente di storia dell’arte contemporanea e di fotografia, e Francesco Zanot, curatore.
Comunicato stampa
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Presentazione del volume
Con la coda dell’occhio. Scritti sulla fotografia
di Marina Ballo
a cura di Stefano Chiodi
Mercoledì 21 giugno 2017 alle 19.00, alla Galleria Carla Sozzani, Marina Ballo Charmet introduce il suo nuovo libro “Con la coda dell’occhio. Scritti sulla fotografia” pubblicato da Quodlibet. Intervengono Elio Grazioli, critico e docente di storia dell’arte contemporanea e di fotografia, e Francesco Zanot, curatore.
Il soggetto privilegiato della fotografia di Marina Ballo Charmet è il «sempre visto», ciò che rimane sulla soglia della percezione, il fuori-fuoco in cui traspare «il rumore di fondo della nostra mente». Per far affiorare questa dimensione occorre allora guardare il mondo «con la coda dell’occhio», incorporando allo sguardo la distrazione, la latenza, le molte voci dell’esperienza quotidiana.
Marina Ballo scrive: Uso la fotografia per restituire modi diversi di osservare il mondo, per dare conto di un modo di vedere che può fare a meno dell’“attenzione”. Una percezione vaga, fluttuante, collegata all’inconscio, un modo di guardare, dunque di conoscere cose, oggetti, fenomeni non presenti alla coscienza e che giacciono come dimenticati.
Disposti seguendo un ordinamento insieme tematico e cronologico, i testi illuminano anche la relazione tra lavoro con le immagini e lavoro psicoterapeutico, visti entrambi come processi basati su «una particolare relazione di ascolto con il mondo o il paesaggio esterno, di sorpresa verso cose che sembrano non avere un senso particolare».
Questo libro offre una riflessione sulla fotografia come strumento di conoscenza e come mezzo di esperienza che attiva l’inconscio. Il volume, a cura di Stefano Chiodi, è accompagnato da una conversazione dello storico e critico francese Jean-François Chevrier con l’autrice.
Marina Ballo Charmet lavora con la fotografia e il video. Da più di trent’anni opera come psicoterapeuta nei servizi territoriali pubblici di Milano. Ha esposto in numerosi musei e istituzioni in Italia e all’estero, tra cui il Musée Unterlinden a Colmar, il Museo del Novecento a Milano, il MACRO a Roma, la Triennale di Milano, il Fotomuseum a Winterthur, il Centre National de la Photographie a Parigi e lo Storefront for Art and Architecture a New York. Ha partecipato alla XII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia nel 2010 e alla XLVII Biennale d’Arte di Venezia nel 1997.
Con la coda dell’occhio
Scritti sulla fotografia di Marina Ballo.
A cura di Stefano Chiodi.
Conversazione con Jean-François Chevrier
16,7x24 cm, pp. 184 Brossura con bandelle, illustrazioni bianco e nero
2017, Quodlibet editore, € 20,00
Con la coda dell’occhio. Scritti sulla fotografia
di Marina Ballo
a cura di Stefano Chiodi
Mercoledì 21 giugno 2017 alle 19.00, alla Galleria Carla Sozzani, Marina Ballo Charmet introduce il suo nuovo libro “Con la coda dell’occhio. Scritti sulla fotografia” pubblicato da Quodlibet. Intervengono Elio Grazioli, critico e docente di storia dell’arte contemporanea e di fotografia, e Francesco Zanot, curatore.
Il soggetto privilegiato della fotografia di Marina Ballo Charmet è il «sempre visto», ciò che rimane sulla soglia della percezione, il fuori-fuoco in cui traspare «il rumore di fondo della nostra mente». Per far affiorare questa dimensione occorre allora guardare il mondo «con la coda dell’occhio», incorporando allo sguardo la distrazione, la latenza, le molte voci dell’esperienza quotidiana.
Marina Ballo scrive: Uso la fotografia per restituire modi diversi di osservare il mondo, per dare conto di un modo di vedere che può fare a meno dell’“attenzione”. Una percezione vaga, fluttuante, collegata all’inconscio, un modo di guardare, dunque di conoscere cose, oggetti, fenomeni non presenti alla coscienza e che giacciono come dimenticati.
Disposti seguendo un ordinamento insieme tematico e cronologico, i testi illuminano anche la relazione tra lavoro con le immagini e lavoro psicoterapeutico, visti entrambi come processi basati su «una particolare relazione di ascolto con il mondo o il paesaggio esterno, di sorpresa verso cose che sembrano non avere un senso particolare».
Questo libro offre una riflessione sulla fotografia come strumento di conoscenza e come mezzo di esperienza che attiva l’inconscio. Il volume, a cura di Stefano Chiodi, è accompagnato da una conversazione dello storico e critico francese Jean-François Chevrier con l’autrice.
Marina Ballo Charmet lavora con la fotografia e il video. Da più di trent’anni opera come psicoterapeuta nei servizi territoriali pubblici di Milano. Ha esposto in numerosi musei e istituzioni in Italia e all’estero, tra cui il Musée Unterlinden a Colmar, il Museo del Novecento a Milano, il MACRO a Roma, la Triennale di Milano, il Fotomuseum a Winterthur, il Centre National de la Photographie a Parigi e lo Storefront for Art and Architecture a New York. Ha partecipato alla XII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia nel 2010 e alla XLVII Biennale d’Arte di Venezia nel 1997.
Con la coda dell’occhio
Scritti sulla fotografia di Marina Ballo.
A cura di Stefano Chiodi.
Conversazione con Jean-François Chevrier
16,7x24 cm, pp. 184 Brossura con bandelle, illustrazioni bianco e nero
2017, Quodlibet editore, € 20,00
21
giugno 2017
Marina Ballo Charmet – Con la coda dell’Occhio
21 giugno 2017
presentazione
Location
FONDAZIONE SOZZANI
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Orario di apertura
19.00 - 20.30.
Vernissage
21 Giugno 2017, 19.00 - 20.30
Autore
Curatore