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Marino Marini / Mirko – Invisibilia
Due sculture dalla collezione della Farnesina
Comunicato stampa
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Marino Marini, Pomona (1945)
Prestatore: Fondazione Marini
Tecnica: bronzo
Mirko, La Grande Madre (1957)
Prestatore:Mario Graziani
Tecnica: bronzo
Il tema del Contrasto, fil rouge del Ravello Festival in questo anno 2005, ci ha suggerito di scegliere due opere di scultura altamente significative della scultura del Novecento italiano: grazie alla disponibilità del Direttore Generale Umberto Vattani ci è stato infatti consentito di attingere alla ricca collezione ospitata presso il Ministero degli Affari esteri, alla Farnesina. L’opera di Marino Marini (Pistoia, 1901 – Viareggio 1980) rappresenta Pomona è del 1945, quando lo scultore è rientrato in Italia dal Ticino dove si era rifugiato a partire dal 1938: in Svizzera incontro Alberto Giacometti, Fritz Wostruba e altri artisti che arricchiscono il patrimonio visivo di questo allievo prediletto di Arturo Martini. Pomona è la dea della fecondità, tema sul quale aveva incominciato a lavorare già negli anni ticinesi. Nel dopoguerra riferirsi alla fecondità e all’opulenza è un segno di ottimismo e di felicità di spirito che questo bronzo esprime con grande forza nelle forme rubensiane della divinità. Per contrasto affianchiamo ad essa un’opera di Mirko Basaldella (Udine 1910 – Cambridge, Massachussets, 1969) nella quale la Grande madre (1957) è una elaborazione di intensa forza sul tema dei totem. Mirko nell’immediato dopoguerra aveva realizzato il grane monumento per le Fosse Ardeatine, nei pressi di Roma in cui è ancora ancorata al linguaggio figurativo. Qui, rotti gli indugi con il suo naturalismo asciutto, ci trovaimo di fronte a una figurazione simbolica. I due bronzi accostati dunque l’uno all’altro ci offrono una dimensione della radicale conflittualità che si realizza nell’arte del dopoguerra. Per quanto possa apparire desueta la contrapposizione astratto-concreto qui in queste due opere si legge lo stesso tema quello - l’universo femminile nelle forme simboliche di fecondità-madre – che esprimono con affascinante immediatezza due diversi modi di vivere la realtà.
Prestatore: Fondazione Marini
Tecnica: bronzo
Mirko, La Grande Madre (1957)
Prestatore:Mario Graziani
Tecnica: bronzo
Il tema del Contrasto, fil rouge del Ravello Festival in questo anno 2005, ci ha suggerito di scegliere due opere di scultura altamente significative della scultura del Novecento italiano: grazie alla disponibilità del Direttore Generale Umberto Vattani ci è stato infatti consentito di attingere alla ricca collezione ospitata presso il Ministero degli Affari esteri, alla Farnesina. L’opera di Marino Marini (Pistoia, 1901 – Viareggio 1980) rappresenta Pomona è del 1945, quando lo scultore è rientrato in Italia dal Ticino dove si era rifugiato a partire dal 1938: in Svizzera incontro Alberto Giacometti, Fritz Wostruba e altri artisti che arricchiscono il patrimonio visivo di questo allievo prediletto di Arturo Martini. Pomona è la dea della fecondità, tema sul quale aveva incominciato a lavorare già negli anni ticinesi. Nel dopoguerra riferirsi alla fecondità e all’opulenza è un segno di ottimismo e di felicità di spirito che questo bronzo esprime con grande forza nelle forme rubensiane della divinità. Per contrasto affianchiamo ad essa un’opera di Mirko Basaldella (Udine 1910 – Cambridge, Massachussets, 1969) nella quale la Grande madre (1957) è una elaborazione di intensa forza sul tema dei totem. Mirko nell’immediato dopoguerra aveva realizzato il grane monumento per le Fosse Ardeatine, nei pressi di Roma in cui è ancora ancorata al linguaggio figurativo. Qui, rotti gli indugi con il suo naturalismo asciutto, ci trovaimo di fronte a una figurazione simbolica. I due bronzi accostati dunque l’uno all’altro ci offrono una dimensione della radicale conflittualità che si realizza nell’arte del dopoguerra. Per quanto possa apparire desueta la contrapposizione astratto-concreto qui in queste due opere si legge lo stesso tema quello - l’universo femminile nelle forme simboliche di fecondità-madre – che esprimono con affascinante immediatezza due diversi modi di vivere la realtà.
02
luglio 2005
Marino Marini / Mirko – Invisibilia
Dal 02 luglio al 18 settembre 2005
arte contemporanea
Location
VILLA RUFOLO
Ravello, Piazza Duomo, (Salerno)
Ravello, Piazza Duomo, (Salerno)
Orario di apertura
9-21
Vernissage
2 Luglio 2005, ore 19 su prenotazione
Autore
Curatore