Si tratti di semplici appunti estemporanei, di momenti creativi informa di abbozzo o di piccoli dipinti in sé compiuti, nati e pensati
sin dall'inizio come tali, le opere su carta di Alimede rappresentano uno degli aspetti più interessanti del suo linguaggio espressivo. La
carica gestuale che travolge i lavori di grande formato, trova, nell'apparente fragilità del supporto cartaceo, la sua massima concentrazione di energia vitale. Ogni singolo lavoro - dal monotipo, al saggio grafico o pittorico - si presenta come la manifestazione tangibile e concreta di un pensiero, di un subitaneo turbamento, di un'emozione passeggera che urge nella mente e nel cuore dell'artista.
Senza anteporre filtri o superfetazioni intellettuali di alcun tipo, Alimede traduce così il suo personale stato d'animo fissandone, per il tramite di colore e segno, l'immagine interiore. È solo offrendosi allo sguardo indiscreto dello spettatore che essa rivela il suo prezioso
messaggio, tutto raccolto nella trama cromatica e lineare della narrazione intima a cui le parole, spesso, non sono in grado di fornire la giusta dimensione.
Vania Gransinigh

Mario Alimede è nato nel 1949. Vive e lavora a Pordenone.
Espone dal 1970. in numerose rassegne artistiche, collettive e personali in Italia e all'estero. Ha frequentato la Scuola di Grafica Internazionale a Venezia con N. Sene e R. Licata. È stato curatore
artistico di progetti di sensibilizzazione all'interno di strutture riabilitative e psichiatriche e organizzatore di eventi collettivi
d'arte. Illustratore e grafico free-lance per la pubblicità e l'editoria, dal 1998 aderisce al gruppo MART'S per l'arte digitale assieme a M. Mauri, P. D. Redfern, E. Tutta, B. Soban. Sue opere si trovano presso strutture pubbliche ed in collezioni private.