Il prossimo 17 aprile si inaugurerà presso la Haven Gallery una personale dell’artista poliedrico Mario De Leo. Nell’occasione verranno presentate delle opere del suo ultimo periodo artistico, fra le quali due grosse tele e una decina di lavori di formato più piccolo, e delle sculture dell’artista pugliese. In questi lavori De Leo, che ama definirsi “contadino telematico”, sviluppa tematiche con figure primitive che vanno quasi ad incidere degli sfondi ottenuti con tecniche serigrafiche raffiguranti circuiti elettronici. Sicché la tecnologia che pervade ogni centimetro della nostra vita si fa sfondo decorativo, e perde la sua concezione originaria; e proprio su quei complessi circuiti, quasi neutri ma che vengono trasformati in colore vero e proprio, ci sono le figure frutto delle culture più primitive, figure stilizzate, femminili, amazzoni che creano una sorta di “contrasto assemblato”, un paradosso che genera dei quadri che sicuramente colpiranno lo spettatore. Mario De Leo usa il disegno, la scultura, la pittura come fusione delle diverse tecniche. L’artista torna alla Haven Gallery dopo la collettiva del dicembre 2003; è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua arte che l’ha portato ad esporre con successo in personali e collettive in tutta Italia e all’estero in importanti poli artistici (Parigi, Tokio, Kyoto, Germania, New York, San Francisco, Anversa). Alcune sue opere sono in esposizione permanente in musei delle province di Mantova, Lecce, Pavia, Cosenza e Canton (Cina). De Leo lavora a Lissone nello studio laboratorio di H:Orarte e alterna la sua attività pittorica con quella di musicista. La mostra è sponsorizzata dalla ditta Brem S.r.l. di Osio Sotto (BG) per la quale l’artista ha disegnato un calorifero per la linea “Brem’art”, che ha visto la collaborazione di importanti nomi del panorama artistico italiano.