In corrispondenza della sede estemporanea di aka in via dei Cartari 11, aperta in occasione del Freaky Friday prosegue il nuovo corso di arte pubblica affacciata sulla strada intorno alla vecchia location di via del Pellegrino ormai divenuta sede virtuale e da maggio 2007 destinata a cambiare sempre identitá.

L’allestimento accade al civico 11, davanti al vecchio portone di una bottega artigiana con le ante di legno, qui usate quale cornice dall’artista Mario Lamberti, poeta e performer, la cui azione fermata dentro una fotografia fonde l’utilizzo della tela con l’appropriazione del mezzo per diventare egli stesso opera d’arte.

Dagli esordi l’artista sceglie di collocare le proprie performance poetiche e interattive all’interno di situazioni pubbliche, prende voce e se ne serve per creare attesa, invita il pubblico a modificare la forma di sculture di tela intrisa di sale marino, resa malleabile come creta, per immaginarvi forme a piacimento, dove chiunque puo’ identificarsi.

Fondatore del concetto di Economia Poetica e con un debito dichiarato a Ungaretti e al maestro Montale, restituisce nei versi di una valigia parlante il contributo alla narrazione delle inquietudini dell’uomo a cui replica con la ricerca della bellezza dentro figure retoriche ardite, analogie e inedite intuizioni.

Raffaella Guidobono



Dal 2004 il progetto curatoriale a.k.a. risponde alle dinamiche sociali e culturali di varie città attraverso l’utilizzo di spazi inusuali tra Italia, Argentina, Mexico, Colombia, UK e US con un approccio trasversale dell'arte contemporanea all'interno di spazi istituzionali e non, spesso inusuali e aperti a un pubblico di passaggio.