Ultimo appuntamento prima della pausa estiva per la Galleria Creative room, la personale di Mario Tonino si annuncia provocatoria e spumeggiante, in sintonia perfetta con il carattere esuberante dell’artista.
Difficile ‘arginare’ la sua pittura nella pur ampia accezione di surrealismo, cui certamente rimanda l’uso spregiudicato dei colori e delle forme, disfatte sotto la pressione incessante di un magmatico divenire. Difficile perché il linguaggio di Tonino si avvale di fonemi che esulano dal tradizionale lessico delle avanguardie, riuscendo perfino a surclassare l’impeto dissacrante delle sue più ardite provocazioni. E sarebbe, oltre tutto, sbagliato relegare quel suo modo particolarissimo di raccontare la metamorfosi continua di oggetti in piante e di uomini in androidi nella dimensione oscura e inquietante di un inconscio rimosso; le forme di Tonino esprimono al contrario tutta la forza di una memoria vivida e partecipe, carica di sentimento per le umane passioni e non di rado indignata al cospetto dell’ignoranza e dell’egoismo dei mediocri.
Accompagnano le opere alcuni versi autografi dell’artista, didascaliche esternazioni di un sentire profondo che si fa trama narrante e filo conduttore.
Anche Mario Tonino, come gli altri artisti ospitati da Creative Room in questa prima parte dell’anno, parteciperà alla collettiva in programma presso la Galleria Polidarte di Spoleto, dal 16 luglio al 3 agosto.