Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marisa Settembrini – Cede alla luce di perla il cielo
L’esposizione riunisce due grandi installazioni dell’artista italiana Marisa Settembrini capaci di argomentare confidenze e abbandoni, cronistorie e biografie, e il più avanzato sforzo di metamorfosi di un linguaggio di icone e oggetti in un racconto di simboli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra dal titolo “CEDE ALLA LUCE DI PERLA IL CIELO” di Marisi Settembrini, è il ventinovesimo appuntamento di BALCONATA MILANESE - Indagine sull’Arte Europea, un progetto artistico Internazionale ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per Creative Council (annata 2007-2008-2009-2010), che focalizza l’attenzione su talune figure in progress della nuova stagione artistica europea.
L’esposizione riunisce due grandi installazioni dell'artista italiana Marisa Settembrini capaci di argomentare confidenze e abbandoni,cronistorie e biografie, e il più avanzato sforzo di metamorfosi di un linguaggio di icone e oggetti in un racconto di simboli.
Scrive Carlo Franza nel testo:
“La bellezza ha rotto gli argini e come un fiume in piena attraversa in modo eclatante il recente lavoro di Marisa Settembrini, che insiste sul tempo che passa e dura affrontando le contraddizioni dei miti d’oggi, come rammenta l’Accademico di Francia Jeane d’Ormesson, per portarsi poi su quella sfumata affermazione della modernità già vecchia nel momento che si avvia ad essere nuova e puntare il dito sul senso del divenire, con segni, colori e icone.
Le icone-collage, immagini estrapolate da testi, libri e quant’altro, raccolgono il flusso della storia, quel procedere del mondo, quella ventata di eternità che fissa secondo la forma di Tucidide, un ktema es aiei, ovvero un tesoro per sempre.
La finestra aperta è sempre un motivo di respiro illimitato, di fuga nello spazio.
Questa volta l'arte si condensa in due installazioni capaci di far alitare il pensiero e la materia; “Canto per Eva” coglie il titolo che già fu di un poemetto di Girolamo Comi, poeta orfico, giungendo a dare nel moto conquistato dei sentimenti la fioritura di un gioco di immagini che incorniciano colloquiali ombre femminili; mentre “Alla corte del tempo” recupera e annota nel panorama degli specchi la transitorietà della bellezza, la realtà precaria e fenomenica, la condizione universale, le bufere e il naufragio nel clima della condizione eterna che sovrasta vita e stagioni.”
Cenni biografici dell’artista
Marisa Settembrini
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955.
Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana.
Ha vinto il Premio Lyceum per la grafica nel 1984, il Premio Cortina nel 1994 per la pittura, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio e il Premio Milano nel 1996. Negli ultimi anni Ottanta è stata presente a Milano, al Palazzo Sormani, con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano.
Nel 1995, diciotto dipinti sul tema del Paradiso dantesco sono esposti all’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano e nello stesso anno, quarantasei opere sono esposte all’Università Bocconi. E’invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto.
Nel dicembre 1997 è invitata alla V Biennale d’Arte di Cremona con tre grandi opere nella sezione del racconto, insieme a Tadini e Adami. Nel 1998 partecipa, su invito, alla mostra “Il giardino della ceramica” a Pietrasanta e alla mostra “Vergine, Madre, Regina” presso la Fondazione Mons.Bello. Sempre nel 1998 è invitata alla mostra “La soglia del silenzio” e nel 1999 alla mostra “Le stagioni della luce” nella galleria Lazzaro by Corsi di Milano, ambedue a cura del critico Carlo Franza.
Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf) e le partecipazioni a importanti rassegne.
E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Salò (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE), 1998, alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998, e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano (Le) nel 2004 con la “Porta della Luna”. Negli ultimi anni che chiudono il Millennio si dedica ad un racconto ove la scrittura transita nella pittura, in un trittico di mostre milanesi (Blanchaert Antiquariato, Chiesa Antiquariato) che culminano nella Rotonda di San Carlo al Corso.
Nel 2003 viene collocata una sua grande Croce nel Santuario di San Vito a San Vito Lo Capo in Sicilia. Nello stesso anno espone a Sondrio in Palazzo Martinengo, poi ad Alcamo dai Maestri Evola e a Roma al Centrale Ristotheatre; per poi essere nel 2004 a New York, ancora a Milano con una mostra promossa dalla Provincia nello Spazio Guicciardini e a Roma in Vaticano, chiamata da Giovanni Paolo II per eseguire un grande ritratto che è andato, dopo la sua morte, nella cattedrale della città natale del Pontefice in Polonia.
Gli ultimi anni la vedono impegnata nuovamente nel tema del racconto con installazioni all’Hotel Ristotheatre nel 2005 e 2006, al Palazzo Borghese (FI) nel 2007 e 2008. Al Creative Council di Milano espone nel 2008 l’installazione “Sussurrando la libertà”, e nell’estate è invitata dall’Amministrazione di Loreto con la mostra “Alla corte del tempo” nel Bastione Sangallo. Partecipa a Milano al Circolo della stampa nella rassegna “Panorama Italiano” e allo Studio Comerio con “Canto per Eva” e un esempio di Pont Art e ancora “Solstizio d’inverno”.
Nel 2009 è a Firenze dove al Plus Florence, presenta la mostra “Viaggio in Europa”.
Nell’estate 2009 l’Amministrazione Comunale di Teglio le ordina in città una mostra personale, partecipando anche a “Nuovi Scenari” una prestigiosissima rassegna dislocata in più luoghi cittadini e curata da Carlo Franza. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica.
E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27.
Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi e a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg, da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
L’esposizione riunisce due grandi installazioni dell'artista italiana Marisa Settembrini capaci di argomentare confidenze e abbandoni,cronistorie e biografie, e il più avanzato sforzo di metamorfosi di un linguaggio di icone e oggetti in un racconto di simboli.
Scrive Carlo Franza nel testo:
“La bellezza ha rotto gli argini e come un fiume in piena attraversa in modo eclatante il recente lavoro di Marisa Settembrini, che insiste sul tempo che passa e dura affrontando le contraddizioni dei miti d’oggi, come rammenta l’Accademico di Francia Jeane d’Ormesson, per portarsi poi su quella sfumata affermazione della modernità già vecchia nel momento che si avvia ad essere nuova e puntare il dito sul senso del divenire, con segni, colori e icone.
Le icone-collage, immagini estrapolate da testi, libri e quant’altro, raccolgono il flusso della storia, quel procedere del mondo, quella ventata di eternità che fissa secondo la forma di Tucidide, un ktema es aiei, ovvero un tesoro per sempre.
La finestra aperta è sempre un motivo di respiro illimitato, di fuga nello spazio.
Questa volta l'arte si condensa in due installazioni capaci di far alitare il pensiero e la materia; “Canto per Eva” coglie il titolo che già fu di un poemetto di Girolamo Comi, poeta orfico, giungendo a dare nel moto conquistato dei sentimenti la fioritura di un gioco di immagini che incorniciano colloquiali ombre femminili; mentre “Alla corte del tempo” recupera e annota nel panorama degli specchi la transitorietà della bellezza, la realtà precaria e fenomenica, la condizione universale, le bufere e il naufragio nel clima della condizione eterna che sovrasta vita e stagioni.”
Cenni biografici dell’artista
Marisa Settembrini
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955.
Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana.
Ha vinto il Premio Lyceum per la grafica nel 1984, il Premio Cortina nel 1994 per la pittura, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio e il Premio Milano nel 1996. Negli ultimi anni Ottanta è stata presente a Milano, al Palazzo Sormani, con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano.
Nel 1995, diciotto dipinti sul tema del Paradiso dantesco sono esposti all’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano e nello stesso anno, quarantasei opere sono esposte all’Università Bocconi. E’invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto.
Nel dicembre 1997 è invitata alla V Biennale d’Arte di Cremona con tre grandi opere nella sezione del racconto, insieme a Tadini e Adami. Nel 1998 partecipa, su invito, alla mostra “Il giardino della ceramica” a Pietrasanta e alla mostra “Vergine, Madre, Regina” presso la Fondazione Mons.Bello. Sempre nel 1998 è invitata alla mostra “La soglia del silenzio” e nel 1999 alla mostra “Le stagioni della luce” nella galleria Lazzaro by Corsi di Milano, ambedue a cura del critico Carlo Franza.
Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf) e le partecipazioni a importanti rassegne.
E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Salò (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE), 1998, alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998, e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano (Le) nel 2004 con la “Porta della Luna”. Negli ultimi anni che chiudono il Millennio si dedica ad un racconto ove la scrittura transita nella pittura, in un trittico di mostre milanesi (Blanchaert Antiquariato, Chiesa Antiquariato) che culminano nella Rotonda di San Carlo al Corso.
Nel 2003 viene collocata una sua grande Croce nel Santuario di San Vito a San Vito Lo Capo in Sicilia. Nello stesso anno espone a Sondrio in Palazzo Martinengo, poi ad Alcamo dai Maestri Evola e a Roma al Centrale Ristotheatre; per poi essere nel 2004 a New York, ancora a Milano con una mostra promossa dalla Provincia nello Spazio Guicciardini e a Roma in Vaticano, chiamata da Giovanni Paolo II per eseguire un grande ritratto che è andato, dopo la sua morte, nella cattedrale della città natale del Pontefice in Polonia.
Gli ultimi anni la vedono impegnata nuovamente nel tema del racconto con installazioni all’Hotel Ristotheatre nel 2005 e 2006, al Palazzo Borghese (FI) nel 2007 e 2008. Al Creative Council di Milano espone nel 2008 l’installazione “Sussurrando la libertà”, e nell’estate è invitata dall’Amministrazione di Loreto con la mostra “Alla corte del tempo” nel Bastione Sangallo. Partecipa a Milano al Circolo della stampa nella rassegna “Panorama Italiano” e allo Studio Comerio con “Canto per Eva” e un esempio di Pont Art e ancora “Solstizio d’inverno”.
Nel 2009 è a Firenze dove al Plus Florence, presenta la mostra “Viaggio in Europa”.
Nell’estate 2009 l’Amministrazione Comunale di Teglio le ordina in città una mostra personale, partecipando anche a “Nuovi Scenari” una prestigiosissima rassegna dislocata in più luoghi cittadini e curata da Carlo Franza. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica.
E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27.
Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi e a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg, da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
11
maggio 2010
Marisa Settembrini – Cede alla luce di perla il cielo
Dall'undici maggio al 12 giugno 2010
arte contemporanea
Location
CREATIVE COUNCIL
Milano, Via Gerolamo Morone, 6, (MILANO)
Milano, Via Gerolamo Morone, 6, (MILANO)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16.30-19.30 previo appuntamento telefonico
Vernissage
11 Maggio 2010, ore 19.00
Autore
Curatore