Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marisa Settembrini – Nel silenzio degli spazi infiniti. Omaggio a Giacomo Leopardi
mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Scrive Rita Soccio (Assessore alle Culture del Comune di Recanati)
È per noi un vero piacere ospitare nello spazio recuperato della chiesa di San Vito, dove, nell'Oratorio delle
Congregazioni ad esso annesso, il giovane Giacomo Leopardi recitava i suoi discorsi religiosi, l'esposizione dell'artista
contemporanea Marisa Settembrini. Nell'anno delle Celebrazioni del Bicentenario de "L'Infinito", l'Artista rende omaggio
al Poeta recanatese interpretando con un pensiero pittorico, il concetto dell'infinito. Il lavoro della Settembrini tocca le
corde dell'animo umano più intime e le fa vibrare attraverso colori, luci e materia che in ogni opera si fa scrittura e
iconografia, in un vissuto tutto personale. Il suo linguaggio è al tempo stesso visione e concretezza, realtà e
immaginazione. Nella Città della Cultura per eccellenza, la mostra dell'artista Settembrini è senza dubbio un'altra
occasione per riflettere e interrogarci su cosa oggi significa volgere lo sguardo...al di là della siepe.
Scrive Carlo Franza (Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico de “Il Giornale”)
“...La rappresentazione dell’infinito messa in piedi da Marisa Settembrini, illustre artista del Brera a Milano,
anche nella sequenza della “Rosa” o del “Ritratto di Leopardi” va letta come indagine sulla transitorietà del
tempo e delle cose, sul decrescere della rosa e sul suo sfiorire, come pure sul ritratto e il volto del poeta che ne
contiene la sua vita vissuta. In questo movimento l’evento artistico della Settembrini si è venuto ad esaurire con l’atto
stesso della creazione. Arte non è dunque la pittura eseguita ma l’atto di eseguirla. E se l’arte è eseguire un gesto, il valore
artistico sta soprattutto nel gesto stesso, in secondo luogo nel prodotto di quel gesto. Tra i vari gesti simbolici della
Settembrini, quello di raccontare e assemblare la tela riassume il concetto di rappresentazione dell’infinito. Questo atto si
impone come azione di ricerca e apertura verso uno spazio fisico e reale (il bosco, il giardino, la siepe, i fiori, l’orizzonte,
l’accavallarsi infinito di ore e giorni) anche se infinito. La superficie stessa dei teleri, tra vuoti e pieni, come scenari
aggettanti, è entrata in rapporto diretto con lo spazio e la luce reali. Tutto è qui giocato su collage-dècollage, su racconti
di simbologie mitizzate, con cui, specie la luce radente, sottolinea le soluzioni di continuità. “In-finitum” è non solo ciò
che è senza fine, illimitato; ma anche non-finito, incompiuto. Visioni che mettono in gioco le categorie del tempo e
dello spazio. Ecco che con i teleri espressi e lavorati da Marisa Settembrini ci viene proposto con questa mostra
“Omaggio a Leopardi” sia un viaggio alla ricerca del concetto di infinito nelle sue diverse accezioni, che ad
esperire il senso cosmico dell’infinito e il prevalere della natura su tutto, come nel caso dell’installazione del bosco-
siepe, spoglio e disadorno ma anche vegetante.”
È per noi un vero piacere ospitare nello spazio recuperato della chiesa di San Vito, dove, nell'Oratorio delle
Congregazioni ad esso annesso, il giovane Giacomo Leopardi recitava i suoi discorsi religiosi, l'esposizione dell'artista
contemporanea Marisa Settembrini. Nell'anno delle Celebrazioni del Bicentenario de "L'Infinito", l'Artista rende omaggio
al Poeta recanatese interpretando con un pensiero pittorico, il concetto dell'infinito. Il lavoro della Settembrini tocca le
corde dell'animo umano più intime e le fa vibrare attraverso colori, luci e materia che in ogni opera si fa scrittura e
iconografia, in un vissuto tutto personale. Il suo linguaggio è al tempo stesso visione e concretezza, realtà e
immaginazione. Nella Città della Cultura per eccellenza, la mostra dell'artista Settembrini è senza dubbio un'altra
occasione per riflettere e interrogarci su cosa oggi significa volgere lo sguardo...al di là della siepe.
Scrive Carlo Franza (Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico de “Il Giornale”)
“...La rappresentazione dell’infinito messa in piedi da Marisa Settembrini, illustre artista del Brera a Milano,
anche nella sequenza della “Rosa” o del “Ritratto di Leopardi” va letta come indagine sulla transitorietà del
tempo e delle cose, sul decrescere della rosa e sul suo sfiorire, come pure sul ritratto e il volto del poeta che ne
contiene la sua vita vissuta. In questo movimento l’evento artistico della Settembrini si è venuto ad esaurire con l’atto
stesso della creazione. Arte non è dunque la pittura eseguita ma l’atto di eseguirla. E se l’arte è eseguire un gesto, il valore
artistico sta soprattutto nel gesto stesso, in secondo luogo nel prodotto di quel gesto. Tra i vari gesti simbolici della
Settembrini, quello di raccontare e assemblare la tela riassume il concetto di rappresentazione dell’infinito. Questo atto si
impone come azione di ricerca e apertura verso uno spazio fisico e reale (il bosco, il giardino, la siepe, i fiori, l’orizzonte,
l’accavallarsi infinito di ore e giorni) anche se infinito. La superficie stessa dei teleri, tra vuoti e pieni, come scenari
aggettanti, è entrata in rapporto diretto con lo spazio e la luce reali. Tutto è qui giocato su collage-dècollage, su racconti
di simbologie mitizzate, con cui, specie la luce radente, sottolinea le soluzioni di continuità. “In-finitum” è non solo ciò
che è senza fine, illimitato; ma anche non-finito, incompiuto. Visioni che mettono in gioco le categorie del tempo e
dello spazio. Ecco che con i teleri espressi e lavorati da Marisa Settembrini ci viene proposto con questa mostra
“Omaggio a Leopardi” sia un viaggio alla ricerca del concetto di infinito nelle sue diverse accezioni, che ad
esperire il senso cosmico dell’infinito e il prevalere della natura su tutto, come nel caso dell’installazione del bosco-
siepe, spoglio e disadorno ma anche vegetante.”
10
maggio 2019
Marisa Settembrini – Nel silenzio degli spazi infiniti. Omaggio a Giacomo Leopardi
Dal 10 al 31 maggio 2019
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Recanati
Recanati, -, (Macerata)
Recanati, -, (Macerata)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica 10.00/12.00-16.00/19.00
Vernissage
10 Maggio 2019, h 18
Autore