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Massimilano Caria – Altro da sé
mostra fotografica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Riapre questo sabato il laboratorio Gioia e Rivoluzione, in Via Arborea 24 a Sassari, con la mostra fotografica “Altro da sé” di Massimiliano Caria.
Sei grandi stampe fotografiche lambda di un metro per un metro, presentate nella suggestiva cantina dell'associazione, raffigurano, con la pulizia e la perfezione tecnica dell'immagine pubblicitaria, prodotti naturali che iniziano a mostrare i segni della decomposizione. Un lavoro di grande impatto ricco di implicazioni concettuali.
• • •
Altro da sé
MASSIMILANO CARIA
<
Nell’universo, si sa, tutto si trasforma ma pare che questa legge non possa applicarsi al genere umano e tutto ciò di cui esso ha bisogno.
Allo stesso modo, i prodotti della terra sono “buoni” solo se maturi al punto giusto, senza alcun segno che li renda meno appetibili, esponibili, commercializzabili, vendibili. Prima di essere presentati ai nostri occhi devono essere portati al punto “giusto” della loro vita, puliti, lucidati.
Altro da sé mostra i prodotti della terra nel loro aspetto altro, senza giudizi e accezioni, dal quel sé che noi consideriamo giusto. Anzi, presentati con dignità pubblicitaria da opporre alla pubblicità stessa che ci impone un giudizio su tutte le fasi, oggettivamente naturali e giuste, della vita di ogni elemento della natura.>>
Con queste parole nette e precise, pulite come le sue immagini, l'artista ci introduce al suo lavoro, e, davvero, ci sarebbe poco da aggiungere.
Appassionato di fotografia nel suo senso più classico di “scrittura con la luce” Massimilano Caria utilizza macchinari e tecniche tradizionali (pellicola medio formato, misurazione della luce incidente). “Altro da sé” è l'ultima tappa di un percorso di ricerca che lo ha portato dall'ossessione per una costante luminosità del quadro, con l'intento di mostrare l'eterea consistenza della luce sia attraverso la sua vibrante presenza (come nella serie “A piedi nudi” o “Notturno monocromatico”) sia attraverso il contrasto con l'ombra (come in “London street life”) fino ad approdare a tematiche più concettuali.
Probabilmente è stata determinante in questo senso la sua esperienza come primo assistente a Londra del fotografo Garry Hunter, presso il cui studio ha potuto affinare le tecniche di produzione dell'immagine legate al mercato della pubblicità. Pulizia, perfezione tecnica, astrazione, che ritroviamo in “Altro da sé” ma che si sposano qui ad oggetti che non sono chiaramente più percepibili come “prodotti”, come merce da offrire. Questo non fa però che amplificare l'importanza dell'immagine, sottolineando l'essenza di essere immagine del prodotto stesso. In qualche modo, il processo di de-composizione cui siamo messi di fronte, de-compone anche il processo di produzione dell'immagine pubblicitaria, mostrando come l'immagine e la merce, o il sogno e la merce, siano due cose ben diverse, continuamente proposte e vendute come una.
Poiché il mercato della pubblicità si basa sulla dialettica di sogno e frustrazione, sulla dinamica di totale appagamento sempre frustrato che è connaturata all'uomo, spingendola al parossismo, mostra nell'immagine perfetta della merce la possibilità di una perfezione raggiungibile, e comprabile. E qualunque pezzo di perfezione noi possiamo attingere, sappiamo, sarà come attingere alla perfezione tutta intera (la reliquia del santo).
Ma se Platone stesso, alla fine, non poté ammettere l'esistenza dell'idea di marcio, dell'idea di corruzione, cioè del “marcio ideale”, che è in effetti un paradosso logico e terminologico, dobbiamo ammettere che in maniera piuttosto giocosa e leggera, con il loro equilibrismo fra la precisione formale e il naturale rigetto per l'oggetto rappresentato, è nientemeno che questo paradosso che le foto di “Altro da sé” ci mettono davanti.
Masimilano Caria
Principali Eventi Espositivi
o 2007 “Altro da Sé”, Palazzo Segni, Sassari
o 2006 “Siresien”, a cura di Valerio Dehò presso la Galleria Blublauer, Alghero;
o 2006 “Velmell”, collettiva presso la Galleria Blanc, Alghero;
o 2006 “Stairs”, mostra duale con Roberta Filippelli presso la Galleria Blublauer, Alghero;
o 2005 “Solobiancosolonero”, collettiva presso la Galleria Blanc, Alghero;
o 2005 “Sensi”, presso Galleria Tarantola, Appiano Gentile (CO);
o 2004 “A Piedi Nudi” mostra duale di fotografia e pittura, con Monica Solinas presso Palazzo Ducale, Sassari;
o 2002 “Battersea”, collettiva presso la “Association of Photographers Gallery”, Londra, Regno Unito.
Sei grandi stampe fotografiche lambda di un metro per un metro, presentate nella suggestiva cantina dell'associazione, raffigurano, con la pulizia e la perfezione tecnica dell'immagine pubblicitaria, prodotti naturali che iniziano a mostrare i segni della decomposizione. Un lavoro di grande impatto ricco di implicazioni concettuali.
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Altro da sé
MASSIMILANO CARIA
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Nell’universo, si sa, tutto si trasforma ma pare che questa legge non possa applicarsi al genere umano e tutto ciò di cui esso ha bisogno.
Allo stesso modo, i prodotti della terra sono “buoni” solo se maturi al punto giusto, senza alcun segno che li renda meno appetibili, esponibili, commercializzabili, vendibili. Prima di essere presentati ai nostri occhi devono essere portati al punto “giusto” della loro vita, puliti, lucidati.
Altro da sé mostra i prodotti della terra nel loro aspetto altro, senza giudizi e accezioni, dal quel sé che noi consideriamo giusto. Anzi, presentati con dignità pubblicitaria da opporre alla pubblicità stessa che ci impone un giudizio su tutte le fasi, oggettivamente naturali e giuste, della vita di ogni elemento della natura.>>
Con queste parole nette e precise, pulite come le sue immagini, l'artista ci introduce al suo lavoro, e, davvero, ci sarebbe poco da aggiungere.
Appassionato di fotografia nel suo senso più classico di “scrittura con la luce” Massimilano Caria utilizza macchinari e tecniche tradizionali (pellicola medio formato, misurazione della luce incidente). “Altro da sé” è l'ultima tappa di un percorso di ricerca che lo ha portato dall'ossessione per una costante luminosità del quadro, con l'intento di mostrare l'eterea consistenza della luce sia attraverso la sua vibrante presenza (come nella serie “A piedi nudi” o “Notturno monocromatico”) sia attraverso il contrasto con l'ombra (come in “London street life”) fino ad approdare a tematiche più concettuali.
Probabilmente è stata determinante in questo senso la sua esperienza come primo assistente a Londra del fotografo Garry Hunter, presso il cui studio ha potuto affinare le tecniche di produzione dell'immagine legate al mercato della pubblicità. Pulizia, perfezione tecnica, astrazione, che ritroviamo in “Altro da sé” ma che si sposano qui ad oggetti che non sono chiaramente più percepibili come “prodotti”, come merce da offrire. Questo non fa però che amplificare l'importanza dell'immagine, sottolineando l'essenza di essere immagine del prodotto stesso. In qualche modo, il processo di de-composizione cui siamo messi di fronte, de-compone anche il processo di produzione dell'immagine pubblicitaria, mostrando come l'immagine e la merce, o il sogno e la merce, siano due cose ben diverse, continuamente proposte e vendute come una.
Poiché il mercato della pubblicità si basa sulla dialettica di sogno e frustrazione, sulla dinamica di totale appagamento sempre frustrato che è connaturata all'uomo, spingendola al parossismo, mostra nell'immagine perfetta della merce la possibilità di una perfezione raggiungibile, e comprabile. E qualunque pezzo di perfezione noi possiamo attingere, sappiamo, sarà come attingere alla perfezione tutta intera (la reliquia del santo).
Ma se Platone stesso, alla fine, non poté ammettere l'esistenza dell'idea di marcio, dell'idea di corruzione, cioè del “marcio ideale”, che è in effetti un paradosso logico e terminologico, dobbiamo ammettere che in maniera piuttosto giocosa e leggera, con il loro equilibrismo fra la precisione formale e il naturale rigetto per l'oggetto rappresentato, è nientemeno che questo paradosso che le foto di “Altro da sé” ci mettono davanti.
Masimilano Caria
Principali Eventi Espositivi
o 2007 “Altro da Sé”, Palazzo Segni, Sassari
o 2006 “Siresien”, a cura di Valerio Dehò presso la Galleria Blublauer, Alghero;
o 2006 “Velmell”, collettiva presso la Galleria Blanc, Alghero;
o 2006 “Stairs”, mostra duale con Roberta Filippelli presso la Galleria Blublauer, Alghero;
o 2005 “Solobiancosolonero”, collettiva presso la Galleria Blanc, Alghero;
o 2005 “Sensi”, presso Galleria Tarantola, Appiano Gentile (CO);
o 2004 “A Piedi Nudi” mostra duale di fotografia e pittura, con Monica Solinas presso Palazzo Ducale, Sassari;
o 2002 “Battersea”, collettiva presso la “Association of Photographers Gallery”, Londra, Regno Unito.
08
settembre 2007
Massimilano Caria – Altro da sé
Dall'otto settembre all'otto ottobre 2007
fotografia
Location
LABORATORIO GIOIA E RIVOLUZIONE
Sassari, Via Arborea, 24, (Sassari)
Sassari, Via Arborea, 24, (Sassari)
Vernissage
8 Settembre 2007, ore 19
Autore