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Massimiliano Alioto – Naturale
Un ciclo di venti opere dedicato al paesaggio montano
Comunicato stampa
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È una scelta ben precisa quella di Massimiliano Alioto per la pittura, “perché quanto più mi accorgo che i nuovi media investono l’arte contemporanea tanto più sento il bisogno di dipingere”, e altra precisa scelta per il tema montano di questo progetto presentato proprio a Cortina d’Ampezzo.
Saturo del paesaggio urbano e delle tante declinazioni artistiche, Alioto ha scelto la montagna prima come residenza ora come ispirazione. Nato a Brindisi nel 1972 si è trasferito a Domodossola da dieci anni e questo progetto, più che un omaggio, vuol essere una riflessione, una fascinazione verso il paesaggio in cui quotidianamente vive.
Il contrasto poi tra la sua terra d’origine, una città di mare, e il nuovo scenario è vissuto come parallelo dal pittore che della montagna racconta “a differenza del mare sembra che non succeda nulla, che tutto sia fermo ma così non è, perché osservando il cielo, le nuvole, ad esempio, cambiano continuamente”.
Prima di trasportare l’idea in colore, grazie all’olio su tela, Massimiliano Alioto raccoglie appunti, disegna con pastelli colorati e carboncini, fotografa, abbozza quello che poi diventerà l’opera pittorica in cui vengono resi grandi prati, vette, gole, fiumi e cascate, montagne tra materia pittorica densa e trasparenze di colore.
I grandi maestri di Alioto, che ha scelto per i suoi studi giovanili la “pittorica” Accademia di Firenze, vanno da Giovanni Boldini a Giuseppe De Nittis a Mario Sironi, e facendo un passo indietro: Frans Hals pittore seicentesco di straordinario talento.
Il catalogo, edito da Electa, con testi di Alessandro Riva, riporterà oltre ai venti oli su tela facenti parte dell’esposizione, una selezione di opere precedenti e una sezione di lavori dedicati alle maree, altro tema centrale della ricerca pittorica di Massimiliano Alioto.
Questo nuovo paesaggio “naturale”, nella ritrovata ottica di Alioto, non cerca più effetti speciali, colori accesi, giochi prospettici o fughe nell’onirico, giacché trova in sé, nella potenza delle masse, dei corpi, delle vertiginose vette delle montagne o nella dirompente forza d’urto di un’onda, la potenza stessa del proprio divenire grazie alla forza alchemica del colore e, al tempo stesso, il simbolo concreto e materiale di una formidabile visione, di una emozione, di un senso di grato stupore, verso la magia della pittura e verso la magia del creato. (Alessandro Riva)
Saturo del paesaggio urbano e delle tante declinazioni artistiche, Alioto ha scelto la montagna prima come residenza ora come ispirazione. Nato a Brindisi nel 1972 si è trasferito a Domodossola da dieci anni e questo progetto, più che un omaggio, vuol essere una riflessione, una fascinazione verso il paesaggio in cui quotidianamente vive.
Il contrasto poi tra la sua terra d’origine, una città di mare, e il nuovo scenario è vissuto come parallelo dal pittore che della montagna racconta “a differenza del mare sembra che non succeda nulla, che tutto sia fermo ma così non è, perché osservando il cielo, le nuvole, ad esempio, cambiano continuamente”.
Prima di trasportare l’idea in colore, grazie all’olio su tela, Massimiliano Alioto raccoglie appunti, disegna con pastelli colorati e carboncini, fotografa, abbozza quello che poi diventerà l’opera pittorica in cui vengono resi grandi prati, vette, gole, fiumi e cascate, montagne tra materia pittorica densa e trasparenze di colore.
I grandi maestri di Alioto, che ha scelto per i suoi studi giovanili la “pittorica” Accademia di Firenze, vanno da Giovanni Boldini a Giuseppe De Nittis a Mario Sironi, e facendo un passo indietro: Frans Hals pittore seicentesco di straordinario talento.
Il catalogo, edito da Electa, con testi di Alessandro Riva, riporterà oltre ai venti oli su tela facenti parte dell’esposizione, una selezione di opere precedenti e una sezione di lavori dedicati alle maree, altro tema centrale della ricerca pittorica di Massimiliano Alioto.
Questo nuovo paesaggio “naturale”, nella ritrovata ottica di Alioto, non cerca più effetti speciali, colori accesi, giochi prospettici o fughe nell’onirico, giacché trova in sé, nella potenza delle masse, dei corpi, delle vertiginose vette delle montagne o nella dirompente forza d’urto di un’onda, la potenza stessa del proprio divenire grazie alla forza alchemica del colore e, al tempo stesso, il simbolo concreto e materiale di una formidabile visione, di una emozione, di un senso di grato stupore, verso la magia della pittura e verso la magia del creato. (Alessandro Riva)
30
giugno 2007
Massimiliano Alioto – Naturale
Dal 30 giugno al 09 settembre 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE MODERNA MARIO RIMOLDI
Cortina D'ampezzo, Corso Italia, 69, (Belluno)
Cortina D'ampezzo, Corso Italia, 69, (Belluno)
Orario di apertura
tutti i giorni: 10.00 - 12.00 e 16.00 – 20.00
Vernissage
30 Giugno 2007, ore 18
Editore
ELECTA
Autore