La galleria è lieta di presentare la mostra personale dell’artista milanese Massimiliano Buvoli.
La mostra sarà articolata in una serie di installazioni, per lo più cicli di collages, concentrate soprattutto sul rapporto spesso coesistente tra tematiche politico - sociali e dimensione spaziale. Più nello specifico e in perfetta sintonia con il titolo stesso della mostra, si tratta di immagini e grafiche delle copertine della rivista delle “Pantere Nere”; immagini di raduni, scritte, personaggi e simboli, talvolta analizzati in un contesto generale, talvolta affrontati singolarmente e in maniera più dettagliata, rapportati ad atmosfere coloristiche che coinvolgono oggettivamente lo spettatore in dinamiche di interazione tra Spazio e Uomo. I colori spesso contrastanti, alcuni molto caldi altri più lividi, contribuiscono a rendere lo spettatore ancora più partecipe di una ricerca partita da un passato che ha caratterizzato e determinato avvenimenti importanti per la nostra storia.
Saranno inoltre esposti due lavori alquanto rappresentativi del movimento delle Pantere Nere, evocativi di due episodi emblematici e al contempo molto discussi: una scultura (Oakland), ovvero un palo di circa 5 metri letteralmente incastrato in uno degli ambienti dello spazio espositivo, e un testo scritto direttamente su una parete (1 Agosto 1967) che narra un episodio dei primi anni di attività del gruppo.
La galleria è lieta di presentare la mostra personale dell’artista milanese Massimiliano Buvoli.
La mostra sarà articolata in una serie di installazioni, per lo più cicli di collages, concentrate soprattutto sul rapporto spesso coesistente tra tematiche politico - sociali e dimensione spaziale. Più nello specifico e in perfetta sintonia con il titolo stesso della mostra, si tratta di immagini e grafiche delle copertine della rivista delle “Pantere Nere”; immagini di raduni, scritte, personaggi e simboli, talvolta analizzati in un contesto generale, talvolta affrontati singolarmente e in maniera più dettagliata, rapportati ad atmosfere coloristiche che coinvolgono oggettivamente lo spettatore in dinamiche di interazione tra Spazio e Uomo. I colori spesso contrastanti, alcuni molto caldi altri più lividi, contribuiscono a rendere lo spettatore ancora più partecipe di una ricerca partita da un passato che ha caratterizzato e determinato avvenimenti importanti per la nostra storia.
Saranno inoltre esposti due lavori alquanto rappresentativi del movimento delle Pantere Nere, evocativi di due episodi emblematici e al contempo molto discussi: una scultura (Oakland), ovvero un palo di circa 5 metri letteralmente incastrato in uno degli ambienti dello spazio espositivo, e un testo scritto direttamente su una parete (1 Agosto 1967) che narra un episodio dei primi anni di attività del gruppo.