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Massimo Berretta
L’artista propone per l’occasione una selezione dei suoi ormai famosi scatti nipponici, dei bianchi e nero pervasi da quel velo di malinconia su cui lascia sospeso lo spettatore e in cui tutto sembra rimanere incompiuto, indefinito, quasi sfocato concettualmente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NiMI XIV FESTIVAL GIAPPONESE
presenta la mostra di
Massimo Berretta
Firenze Stazione Leopolda 8-9 dicembre
Dopo il successo ottenuto all’estero presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e la Midosuji Festa di Osaka con la mostra fotografica Angolo di Rifrazione e a Roma con Akai in occasione della rassegna Estate Giapponese 2012, Massimo Berretta torna ad esporre in Italia, a Firenze, per il NiMI Festival.
L’8 e il 9 dicembre prossimi la Stazione Leopolda di Firenze ospiterà la mostra fotografica di Massimo Berretta all’interno del NiMI Festival, XIV edizione della rassegna dedicata al paese del Sol Levante mirante a creare un ponte culturale economico e sociale tra Italia e Giappone.
Grazie alla collaborazione con Lailac e al contributo della Fondazione Italia Giappone, il festival si arricchisce quest’anno della mostra di Massimo Berretta, che propone per l’occasione una selezione dei suoi ormai famosi scatti nipponici, dei bianchi e nero pervasi da quel velo di malinconia su cui lascia sospeso lo spettatore e in cui tutto sembra rimanere incompiuto, indefinito, quasi sfocato concettualmente.
Massimo Berretta è un artigiano della fotografia.
Dell'artigiano ha la pazienza e la cura che dedica alle sue opere. La fotografia per
lui è lavoro e costruzione. Le sue foto non sono semplicemente in bianco e nero, ma
contengono tutti i toni del grigio, tutte le varietà di contrasto, denotano un'attenta
cura alla spazialità e ai piani, svelando una sensibilità grafica fuori dal comune. Un
artigiano eclettico, poco tradizionalista e molto manipolatore della materia, uno
sperimentatore vero che predilige le geometrie ai ritratti, linee su cui lascia sospeso
lo spettatore, aggrappato a quel velo di malinconia che caratterizza le sue foto, dove
tutto sembra rimanere incompiuto, indefinito, quasi sfocato concettualmente. E dove
la perfezione tecnica si accompagna sempre a una percezione personale dello scatto.
Perché la sua fotografia non è mai compulsione, ma pura arte che esige di essere
espressa.
In queste sue istantanee del Giappone si riflette, sia letteralmente sia figuratamente,
una nazione pulita, ordinata pur nel suo intrico di linee, silenziosa a dispetto
dello sferragliare di treni superveloci e delle sale giochi iperchiassose, discreta e
solitaria malgrado i grattacieli futuristici e l’altissima densità abitativa. Una serie di
tasselli posti l’uno vicino all’altro, quasi a comporre il puzzle di un luogo pieno di
contraddizioni ma anche di fascino, il fascino di un passato millenario che non entra
in conflitto col presente, ma che anzi ne fonda lo spirito. Spirito che si rivela eterno
proprio attraverso le sue infinite metamorfosi.
presenta la mostra di
Massimo Berretta
Firenze Stazione Leopolda 8-9 dicembre
Dopo il successo ottenuto all’estero presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e la Midosuji Festa di Osaka con la mostra fotografica Angolo di Rifrazione e a Roma con Akai in occasione della rassegna Estate Giapponese 2012, Massimo Berretta torna ad esporre in Italia, a Firenze, per il NiMI Festival.
L’8 e il 9 dicembre prossimi la Stazione Leopolda di Firenze ospiterà la mostra fotografica di Massimo Berretta all’interno del NiMI Festival, XIV edizione della rassegna dedicata al paese del Sol Levante mirante a creare un ponte culturale economico e sociale tra Italia e Giappone.
Grazie alla collaborazione con Lailac e al contributo della Fondazione Italia Giappone, il festival si arricchisce quest’anno della mostra di Massimo Berretta, che propone per l’occasione una selezione dei suoi ormai famosi scatti nipponici, dei bianchi e nero pervasi da quel velo di malinconia su cui lascia sospeso lo spettatore e in cui tutto sembra rimanere incompiuto, indefinito, quasi sfocato concettualmente.
Massimo Berretta è un artigiano della fotografia.
Dell'artigiano ha la pazienza e la cura che dedica alle sue opere. La fotografia per
lui è lavoro e costruzione. Le sue foto non sono semplicemente in bianco e nero, ma
contengono tutti i toni del grigio, tutte le varietà di contrasto, denotano un'attenta
cura alla spazialità e ai piani, svelando una sensibilità grafica fuori dal comune. Un
artigiano eclettico, poco tradizionalista e molto manipolatore della materia, uno
sperimentatore vero che predilige le geometrie ai ritratti, linee su cui lascia sospeso
lo spettatore, aggrappato a quel velo di malinconia che caratterizza le sue foto, dove
tutto sembra rimanere incompiuto, indefinito, quasi sfocato concettualmente. E dove
la perfezione tecnica si accompagna sempre a una percezione personale dello scatto.
Perché la sua fotografia non è mai compulsione, ma pura arte che esige di essere
espressa.
In queste sue istantanee del Giappone si riflette, sia letteralmente sia figuratamente,
una nazione pulita, ordinata pur nel suo intrico di linee, silenziosa a dispetto
dello sferragliare di treni superveloci e delle sale giochi iperchiassose, discreta e
solitaria malgrado i grattacieli futuristici e l’altissima densità abitativa. Una serie di
tasselli posti l’uno vicino all’altro, quasi a comporre il puzzle di un luogo pieno di
contraddizioni ma anche di fascino, il fascino di un passato millenario che non entra
in conflitto col presente, ma che anzi ne fonda lo spirito. Spirito che si rivela eterno
proprio attraverso le sue infinite metamorfosi.
08
dicembre 2012
Massimo Berretta
Dall'otto al 09 dicembre 2012
fotografia
Location
STAZIONE LEOPOLDA
Firenze, Viale Fratelli Rosselli, 5, (Firenze)
Firenze, Viale Fratelli Rosselli, 5, (Firenze)
Sito web
www.massimoberretta.it
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