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Massimo Latte – Rosso Immanenza
Tele monocrome rosso lacca o bitume formano l’ultimo corpo di lavori di Massimo Latte, che dopo il periodo pittorico dell’azzurro oltremarino approda ad una sempre piu’ marcata ricerca di astrazione. Lontano dall’idea di “racconto”, Latte giunge ad un totale abbondano di qualsiasi motivo di narrativita’, superando anche la liricita’ del passato
Comunicato stampa
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Mercoled’ 30 Maggio alle ore 19,30 presso la Changing Role Home Gallery inaugura Rosso Immanenza, mostra personale del napoletano Massimo Latte.
Tele monocrome rosso lacca o bitume formano l’ultimo corpo di lavori di Massimo Latte, che dopo il periodo pittorico dell’azzurro oltremarino approda ad una sempre piu’ marcata ricerca di astrazione. Lontano dall’idea di “racconto”, Latte giunge ad un totale abbondano di qualsiasi motivo di narrativita’, superando anche la liricita’ del passato.
Dopo la totale dispersione delle forme, il valore dell’opera risiede esclusivamente nel colore. Le campiture invado la tela superandone i meri confini fisici, e come in una sinfonia musicale, l’equilibrio tra i pieni e i vuoti – tra il suono e le pause - determina l’armonia dell’opera. Il concetto impressionista di serialita’ si raffina in Latte al punto tale da divenire un esercizio di astrazione, stiamo parlando infatti della ripetizione ossessiva di un soggetto astratto: il puro COLORE. Tale esercizio di serialita’ pero’ non si allontana dalla sua motivazione di base: la rappresentazione del sentimento del tempo e del muoversi cosm ico di ogni cosa.
Un colore appunto “immanente”, concreto, la cui composizione e’ empiricamente raggiunta dall’artsita richiamando alla mente quell’idea/ideale dell’artsita-alchimista. L’artigianalita’ infatti e’ un aspetto importante della sua ricerca, la scelta dei colori deriva anche dalla loro composizione chimica: il rosso di cadmio, di origine metallica, e ancor di piu’ il bitume, che con la sua apparenza densa e insieme oleosa, color terra bruciata, lo affascina perche’ e’ un pigmento di origine fossile.
“…forma al colore e colore alla forma come due movimenti di uno stesso divenire, come le onde dell’oceano…”
Massimo Latte e’ nato a Napoli nel 1963, ha vissuto negli ultimi dodici anni tra Napoli e Parigi dove ha esposto tra gli altri alla Galleria Larock Granoff. Nel 2004 l’Istituito di Cultura Francese di Napoli “Grenobles” gli ha dedicato una mostra antologica dal titolo Chimica delle Passioni.
La mostra sarà visitabile fino al 15 luglio dal martedì al venerdì su appuntamento/Si esibiranno durante il vernissage i Ringe Ringe Raja
Tele monocrome rosso lacca o bitume formano l’ultimo corpo di lavori di Massimo Latte, che dopo il periodo pittorico dell’azzurro oltremarino approda ad una sempre piu’ marcata ricerca di astrazione. Lontano dall’idea di “racconto”, Latte giunge ad un totale abbondano di qualsiasi motivo di narrativita’, superando anche la liricita’ del passato.
Dopo la totale dispersione delle forme, il valore dell’opera risiede esclusivamente nel colore. Le campiture invado la tela superandone i meri confini fisici, e come in una sinfonia musicale, l’equilibrio tra i pieni e i vuoti – tra il suono e le pause - determina l’armonia dell’opera. Il concetto impressionista di serialita’ si raffina in Latte al punto tale da divenire un esercizio di astrazione, stiamo parlando infatti della ripetizione ossessiva di un soggetto astratto: il puro COLORE. Tale esercizio di serialita’ pero’ non si allontana dalla sua motivazione di base: la rappresentazione del sentimento del tempo e del muoversi cosm ico di ogni cosa.
Un colore appunto “immanente”, concreto, la cui composizione e’ empiricamente raggiunta dall’artsita richiamando alla mente quell’idea/ideale dell’artsita-alchimista. L’artigianalita’ infatti e’ un aspetto importante della sua ricerca, la scelta dei colori deriva anche dalla loro composizione chimica: il rosso di cadmio, di origine metallica, e ancor di piu’ il bitume, che con la sua apparenza densa e insieme oleosa, color terra bruciata, lo affascina perche’ e’ un pigmento di origine fossile.
“…forma al colore e colore alla forma come due movimenti di uno stesso divenire, come le onde dell’oceano…”
Massimo Latte e’ nato a Napoli nel 1963, ha vissuto negli ultimi dodici anni tra Napoli e Parigi dove ha esposto tra gli altri alla Galleria Larock Granoff. Nel 2004 l’Istituito di Cultura Francese di Napoli “Grenobles” gli ha dedicato una mostra antologica dal titolo Chimica delle Passioni.
La mostra sarà visitabile fino al 15 luglio dal martedì al venerdì su appuntamento/Si esibiranno durante il vernissage i Ringe Ringe Raja
30
maggio 2007
Massimo Latte – Rosso Immanenza
Dal 30 maggio al 15 luglio 2007
arte contemporanea
Location
CHANGING ROLE – HOME GALLERY
Napoli, Via Foria, 106, (Napoli)
Napoli, Via Foria, 106, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì su appuntamento
Vernissage
30 Maggio 2007, ore 19.30
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