"Ora è giunto forse il tempo di "toccare le cose", cioè di ridiventare bambini. È forse la cosa più difficile. La virginità, che sembrava un bene perduto, è tornata davanti ai nostri occhi. L’artista – ma certo: mi riferisco a Massimo Sansavini – ci reinsegna a giocare. La sapienza del mondo riappare sotto gli occhi stupiti del bambino: è come uno scoprire, volta per volta, le fonti della vita." (Paolo Rizzi)
Massimo Sansavini gioca con l'arte, coinvolgendo lo spettatore ad attraversare un universo visivo di grande portata, proprio come nelle favole. Colti gli omaggi allo sperimentalismo di Depero e compagni futuristi, scandagliare la scultura di questo Maestro, è come sfogliare piano piano i capitoli di un libro. Segni, colori, e soprattutto un tessuto artistico ricco di sorprese al tatto e alla vista, una tridimensionalità ricercata tra lo studio dell'antropologia e dei simboli, di cui ogni incastro rappresenta un significato nascosto. Cieli che brillano, finestre o porte che si aprono, stelle che si illuminano, cuori che si muovono, incanto per la vista e per la memoria.

Tra le trenta opere inedite in mostra alla "Galleria del Palazzo" una particolare attenzione riveste il grande pannello a intarsi colorati intitolato "Speedway", che sarà presentato durante il vernissage dell’iniziativa e verrà utilizzato per la presentazione dei nuovi scooter Malaguti griffati Enrico Coveri.