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Matteo Nasini – Il Giardino Perduto
Nuova mostra personale di Matteo Nasini negli spazi della galleria. La mostra coinvolge tutti gli spazi della galleria, creando un ambiente saturo della delicata sensibilità dell’artista, dove lo spettatore è invitato ad entrare e costruire un proprio percorso percettivo e contemplativo.
Comunicato stampa
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Il Giardino Perduto è una riflessione aperta sull’idea di paesaggio.
La mostra coinvolge tutti gli spazi della galleria, creando un ambiente saturo della delicata sensibilità dell’artista, dove lo spettatore è invitato ad entrare e costruire un proprio percorso percettivo e contemplativo. Una serie di grandi colonne (Il Giardino Perduto, 2017), con un’anima di legno e ferro rivestite interamente di lana, si ergono nello spazio creando un’architettura minimale e un paesaggio astratto, a metà tra l’artificiale e il naturale.
Se le sale principali della galleria hanno una forte connotazione architettonica, nel piano inferiore Nasini arriva ad una declinazione più intima e mentale della sua idea di paesaggio, in cui la dimensione inconscia assume un valore fondamentale.
Una installazione sonora pervade l’ambiente, offrendo allo spettatore la possibilità di abbandonarsi a un ascolto immersivo di suoni nati traducendo l’attività elettrica di un cervello addormentato in composizioni musicali automatiche e involontarie. All’interno di questo paesaggio sonoro, i Dream Portrait (sculture in porcellana realizzate dalla trasformazione delle stesse onde cerebrali in solidi tridimensionali) diventano come casse di risonanza che contribuiscono ad amplificare e potenziare la musica e questa immersione nella sfera del mondo onirico.
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La ricerca artistica di Matteo Nasini (Roma, 1976) parte dallo studio del suono, per concretizzarsi in forme fisiche che analizzano in profondità e osservano la superficie della materia sonora e di quella plastica.
Da questo ne deriva una pratica che si manifesta metodologicamente con installazioni sonore, performance, lavori audiovisivi e opere scultoree.
I suoi lavori più recenti sono stati esposti presso: Clima Gallery, Marsèlleria, Fluxia, Fonderia Battaglia (Milano); MAXXI, Macro, Nomas Foundation, Operativa, La Galleria Nazionale, Fondazione Pastificio Cerere (Roma); Villa Croce (Genova); Villa Romana (Firenze); Palazzo Fortuny (Venezia); Art O Rama, Damien Leclere (Marsiglia); EDF Foundation (Parigi); Espace Le Carré, Palais Beaux-Arts (Lille); La Panacée (Montpellier); IIC, Hammer Museum (Los Angeles); Marsélleria (New York) e Rawing (Londra).
La mostra coinvolge tutti gli spazi della galleria, creando un ambiente saturo della delicata sensibilità dell’artista, dove lo spettatore è invitato ad entrare e costruire un proprio percorso percettivo e contemplativo. Una serie di grandi colonne (Il Giardino Perduto, 2017), con un’anima di legno e ferro rivestite interamente di lana, si ergono nello spazio creando un’architettura minimale e un paesaggio astratto, a metà tra l’artificiale e il naturale.
Se le sale principali della galleria hanno una forte connotazione architettonica, nel piano inferiore Nasini arriva ad una declinazione più intima e mentale della sua idea di paesaggio, in cui la dimensione inconscia assume un valore fondamentale.
Una installazione sonora pervade l’ambiente, offrendo allo spettatore la possibilità di abbandonarsi a un ascolto immersivo di suoni nati traducendo l’attività elettrica di un cervello addormentato in composizioni musicali automatiche e involontarie. All’interno di questo paesaggio sonoro, i Dream Portrait (sculture in porcellana realizzate dalla trasformazione delle stesse onde cerebrali in solidi tridimensionali) diventano come casse di risonanza che contribuiscono ad amplificare e potenziare la musica e questa immersione nella sfera del mondo onirico.
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La ricerca artistica di Matteo Nasini (Roma, 1976) parte dallo studio del suono, per concretizzarsi in forme fisiche che analizzano in profondità e osservano la superficie della materia sonora e di quella plastica.
Da questo ne deriva una pratica che si manifesta metodologicamente con installazioni sonore, performance, lavori audiovisivi e opere scultoree.
I suoi lavori più recenti sono stati esposti presso: Clima Gallery, Marsèlleria, Fluxia, Fonderia Battaglia (Milano); MAXXI, Macro, Nomas Foundation, Operativa, La Galleria Nazionale, Fondazione Pastificio Cerere (Roma); Villa Croce (Genova); Villa Romana (Firenze); Palazzo Fortuny (Venezia); Art O Rama, Damien Leclere (Marsiglia); EDF Foundation (Parigi); Espace Le Carré, Palais Beaux-Arts (Lille); La Panacée (Montpellier); IIC, Hammer Museum (Los Angeles); Marsélleria (New York) e Rawing (Londra).
07
dicembre 2017
Matteo Nasini – Il Giardino Perduto
Dal 07 dicembre 2017 al 17 febbraio 2018
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
OPERATIVA ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Del Consolato, 10, (Roma)
Roma, Via Del Consolato, 10, (Roma)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 16-19
Vernissage
7 Dicembre 2017, ore 19
Autore