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Mattia Bosco – Nuove Sculture
In questo nuovo ciclo di lavori in pietra la pratica artistica di Mattia Bosco si pone in relazione con le forme
geometriche elementari proprie della tradizione minimalista coniugandole con il lavoro della natura e del
tempo, “grande scultore”, come diceva Marguerite Yourcenar
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MATTIA BOSCO
Nuove Sculture
dal 13 Settembre all’16 Ottobre 2012
Inaugurazione Giovedì 13 Settembre 2012, ore 19:00
Federico Luger è lieto di presentare la prima mostra personale di Mattia Bosco, Nuove Sculture, presso la Galleria che
aprirà al pubblico il 13 Settembre 2012.
In questo nuovo ciclo di lavori in pietra la pratica artistica di Mattia Bosco si pone in relazione con le forme
geometriche elementari proprie della tradizione minimalista coniugandole con il lavoro della natura e del
tempo, "grande scultore", come diceva Marguerite Yourcenar.
Il lavoro di scultura ha inizio proprio nell'osservazione delle pietre che trova e nella selezione di quelle meglio lavorate
dal tempo e dal caso, su cui interviene dopo averle prelevate dal luogo dell'incontro, in modo tale che la parte
lavorata e quella naturale che non viene toccata convivano in una sola immagine, in cui ognuna delle due tragga
forza espressiva dall'altra, e si definisca in virtù del contrasto.
La scelta di ricavare all'interno della pietra forme semplici è funzionale all'intenzione di mostrare la parte non
lavorata, naturale, come portatrice di una complessità formale non sacrificabile e mai del tutto sostituibile da un
progetto umano. Ordine umano e caos naturale si trovano così congiunti in un'immagine che li spinge verso una
complessità ulteriore. La forma umana rivela la forma della materia, si avvale della sua ricchezza intrinseca: forma e
materia si riequilibrano costituendosi reciprocamente.
Il cubo perde la sua astratta integrità riconsegnando parte di sè alla magmatica forma naturale da cui è stato ricavato,
rivelando il segreto delle sue origini. La pietra squadrata e lavorata fino a diventare lucida raggiunge la massima
distanza dalle sue origini e al contempo le mostra e le esalta rendendole leggibili in tutta la loro complessità. In
questo modo il blocco squadrato cessa di essere semplice riduzione e negazione della disordinata e confusa forma
originaria da cui proviene diventando elemento chiave in un processo di restituzione della ricchezza formale
contenuta e nascosta in un pezzo di pietra.
Congiunta alla forma rigorosa di un parallelepipedo o di un qualsiasi altro solido geometrico, la parte naturale non
viene più percepita come grezza e superflua, ma diventa il fulcro formale dell' opera, come se fosse quasi più scolpita
e preziosa della parte lavorata, più espressiva ed enigmatica, e per questo più capace di mettere in moto la nostra
immaginazione. Allo stesso tempo la pietra al suo stadio naturale, trovato, ci apparirebbe come insignificante e
generica se non fosse presa all'interno del progetto scultoreo che la accosta a qualcosa che noi riconosciamo come
forma, come desiderio preciso di qualcosa.
Le due parti si valorizzano reciprocamente dando luogo a una sintesi a partire dalla quale ognuna delle due da sola
risulterebbe incompleta.
Federico Luger
Via Circo 1
20123 Milan - Italy
ph. +39 02 67391341
info@federicoluger.com
www.federicoluger.com
Nuove Sculture
dal 13 Settembre all’16 Ottobre 2012
Inaugurazione Giovedì 13 Settembre 2012, ore 19:00
Federico Luger è lieto di presentare la prima mostra personale di Mattia Bosco, Nuove Sculture, presso la Galleria che
aprirà al pubblico il 13 Settembre 2012.
In questo nuovo ciclo di lavori in pietra la pratica artistica di Mattia Bosco si pone in relazione con le forme
geometriche elementari proprie della tradizione minimalista coniugandole con il lavoro della natura e del
tempo, "grande scultore", come diceva Marguerite Yourcenar.
Il lavoro di scultura ha inizio proprio nell'osservazione delle pietre che trova e nella selezione di quelle meglio lavorate
dal tempo e dal caso, su cui interviene dopo averle prelevate dal luogo dell'incontro, in modo tale che la parte
lavorata e quella naturale che non viene toccata convivano in una sola immagine, in cui ognuna delle due tragga
forza espressiva dall'altra, e si definisca in virtù del contrasto.
La scelta di ricavare all'interno della pietra forme semplici è funzionale all'intenzione di mostrare la parte non
lavorata, naturale, come portatrice di una complessità formale non sacrificabile e mai del tutto sostituibile da un
progetto umano. Ordine umano e caos naturale si trovano così congiunti in un'immagine che li spinge verso una
complessità ulteriore. La forma umana rivela la forma della materia, si avvale della sua ricchezza intrinseca: forma e
materia si riequilibrano costituendosi reciprocamente.
Il cubo perde la sua astratta integrità riconsegnando parte di sè alla magmatica forma naturale da cui è stato ricavato,
rivelando il segreto delle sue origini. La pietra squadrata e lavorata fino a diventare lucida raggiunge la massima
distanza dalle sue origini e al contempo le mostra e le esalta rendendole leggibili in tutta la loro complessità. In
questo modo il blocco squadrato cessa di essere semplice riduzione e negazione della disordinata e confusa forma
originaria da cui proviene diventando elemento chiave in un processo di restituzione della ricchezza formale
contenuta e nascosta in un pezzo di pietra.
Congiunta alla forma rigorosa di un parallelepipedo o di un qualsiasi altro solido geometrico, la parte naturale non
viene più percepita come grezza e superflua, ma diventa il fulcro formale dell' opera, come se fosse quasi più scolpita
e preziosa della parte lavorata, più espressiva ed enigmatica, e per questo più capace di mettere in moto la nostra
immaginazione. Allo stesso tempo la pietra al suo stadio naturale, trovato, ci apparirebbe come insignificante e
generica se non fosse presa all'interno del progetto scultoreo che la accosta a qualcosa che noi riconosciamo come
forma, come desiderio preciso di qualcosa.
Le due parti si valorizzano reciprocamente dando luogo a una sintesi a partire dalla quale ognuna delle due da sola
risulterebbe incompleta.
Federico Luger
Via Circo 1
20123 Milan - Italy
ph. +39 02 67391341
info@federicoluger.com
www.federicoluger.com
13
settembre 2012
Mattia Bosco – Nuove Sculture
Dal 13 settembre al 16 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
FEDERICO LUGER GALLERY NEW SPACE (sede chiusa)
Milano, Via Circo, 1, (Milano)
Milano, Via Circo, 1, (Milano)
Vernissage
13 Settembre 2012, h 19
Autore