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Maurice Henry – Una poetique de l’humour
Una grande retrospettiva antologica di un protagonista tra i massimi del disegno umoristico con oltre trecento opere
Comunicato stampa
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La barzelletta come opera d’arte, almeno secondo Freud che al valore liberatorio,
terapeutico del motto di spirito credeva molto.
Grazie alla risata scatenata dalla barzelletta la nostra psiche ce la fa a liberare
energie, altrimenti bloccate nell'inconscio, il che porta alla liberazione di desideri
sessuali o aggressivi. Insomma ridere, si sa, fa bene a fisico e alla psiche e chi o cosa
riesce a farci scaturire la liberatoria risata compie un’azione così perfetta da essere
equiparabile ad un capolavoro, anzi ad esserlo.
Naturale quindi che ad un protagonista tra i massimi del disegno umoristico venga
dedicata una grande mostra.
Lo fa la Galleria del Credito Valtellinese mettendo in calendario, dal 3 dicembre 2009
al 14 marzo 2010, “Maurice Henry”, una grande retrospettiva antologica con oltre
trecento opere che si avvale di un parterre curatoriale internazionale di altissimo
livello: Alain Jouffroy, George Fall, Arturo Schwarz, Daniel Abadie, François Dufrêne,
Dominique Stella, con opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi, dal Musée
Tomi Ungerer di Strasburgo, dall’Israel Museum di Gerusalemme e da collezioni
straniere e italiane, da Guido Peruz e dall’Archivio Maurice Henry.
Maurice Henry, surrealista per vocazione e per adesione al gruppo storico francese
nel 1932, dell’umorismo ha fatto una professione parallela e coerente con la propria
attività artistica. Henry "ha saputo, per primo, acclimatare al Surrealismo il disegno
umoristico" (M. Boujut) giungendo per questo tramite a mostrare, secondo
un'espressione di Charles Etienne, "il rovescio delle cose".
La citazione delle teorie freudiane, pertinenti per l’analisi dello humour di Henry,
“l’eterno bambino”, serve anche come riferimento storico, poiché i surrealisti stessi,
nelle loro istanze artistiche, vi si ponevano apertamente in relazione. André Breton,
che del Gruppo Surrealista fu il principale teorico, a proposito di lui scrive: L'idea
immagine surrealista, in tutta la sua freschezza originaria, continua a manifestarsi in
Maurice Henry. Ogni volta che, in un mattino ancora insonnolito, mi porta la primizia
d'uno dei suoi disegni fatti per il giornale sono contento e penso che con i bei modi, i
suoi, abbiamo capito il mondo"
Pittore, scenografo, regista, ha lasciato, oltre a dipinti su tela, foto, oggetti-scultura e
cortometraggi, ben 26000 vignette umoristiche eseguite per 350 giornali.
La mostra – la più ampia sino ad oggi dedicatagli nel nostro Paese – da conto di tutti
gli aspetti della creatività artistica di Henry e lo fa nel quarantennale dell’abbandono
del disegno umoristico da parte dell’artista. Nel 1968 infatti, Henry lasciò la Francia, ed
il disegno umoristico appunto, per stabilirsi a Milano dedicandosi solo alla pittura ed
alla fotografia. Morì nel 1984, apprezzato e noto in tutta Europa.
terapeutico del motto di spirito credeva molto.
Grazie alla risata scatenata dalla barzelletta la nostra psiche ce la fa a liberare
energie, altrimenti bloccate nell'inconscio, il che porta alla liberazione di desideri
sessuali o aggressivi. Insomma ridere, si sa, fa bene a fisico e alla psiche e chi o cosa
riesce a farci scaturire la liberatoria risata compie un’azione così perfetta da essere
equiparabile ad un capolavoro, anzi ad esserlo.
Naturale quindi che ad un protagonista tra i massimi del disegno umoristico venga
dedicata una grande mostra.
Lo fa la Galleria del Credito Valtellinese mettendo in calendario, dal 3 dicembre 2009
al 14 marzo 2010, “Maurice Henry”, una grande retrospettiva antologica con oltre
trecento opere che si avvale di un parterre curatoriale internazionale di altissimo
livello: Alain Jouffroy, George Fall, Arturo Schwarz, Daniel Abadie, François Dufrêne,
Dominique Stella, con opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi, dal Musée
Tomi Ungerer di Strasburgo, dall’Israel Museum di Gerusalemme e da collezioni
straniere e italiane, da Guido Peruz e dall’Archivio Maurice Henry.
Maurice Henry, surrealista per vocazione e per adesione al gruppo storico francese
nel 1932, dell’umorismo ha fatto una professione parallela e coerente con la propria
attività artistica. Henry "ha saputo, per primo, acclimatare al Surrealismo il disegno
umoristico" (M. Boujut) giungendo per questo tramite a mostrare, secondo
un'espressione di Charles Etienne, "il rovescio delle cose".
La citazione delle teorie freudiane, pertinenti per l’analisi dello humour di Henry,
“l’eterno bambino”, serve anche come riferimento storico, poiché i surrealisti stessi,
nelle loro istanze artistiche, vi si ponevano apertamente in relazione. André Breton,
che del Gruppo Surrealista fu il principale teorico, a proposito di lui scrive: L'idea
immagine surrealista, in tutta la sua freschezza originaria, continua a manifestarsi in
Maurice Henry. Ogni volta che, in un mattino ancora insonnolito, mi porta la primizia
d'uno dei suoi disegni fatti per il giornale sono contento e penso che con i bei modi, i
suoi, abbiamo capito il mondo"
Pittore, scenografo, regista, ha lasciato, oltre a dipinti su tela, foto, oggetti-scultura e
cortometraggi, ben 26000 vignette umoristiche eseguite per 350 giornali.
La mostra – la più ampia sino ad oggi dedicatagli nel nostro Paese – da conto di tutti
gli aspetti della creatività artistica di Henry e lo fa nel quarantennale dell’abbandono
del disegno umoristico da parte dell’artista. Nel 1968 infatti, Henry lasciò la Francia, ed
il disegno umoristico appunto, per stabilirsi a Milano dedicandosi solo alla pittura ed
alla fotografia. Morì nel 1984, apprezzato e noto in tutta Europa.
03
dicembre 2009
Maurice Henry – Una poetique de l’humour
Dal 03 dicembre 2009 al 14 marzo 2010
disegno e grafica
Location
GALLERIA GRUPPO CREDITO VALTELLINESE
Milano, Corso Magenta, 59, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 59, (Milano)
Biglietti
€ 6,00 intero
€ 5,00 ridotto over 65 e under 18 anni, gruppi di minimo 25 persone, titolari
di convenzioni e coupon
€ 3,00 classi scolastiche
Gratuito per un accompagnatore per gruppo, due insegnanti accompagnatori
per classe, giornalisti e guide turistiche con tesserino, disabili e
accompagnatore, correntisti del Gruppo Credito Valtellin
Orario di apertura
da martedì a domenica h. 10.00 - 18.00
chiuso il lunedì
Vernissage
3 Dicembre 2009, ore 18.30
Ufficio stampa
CIVITA
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore