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Maurizio Bonora – Teatri d’argilla
1a mostra del Trittico – Maurizio Bonora
Da tempo in Galleria si propongono le “contaminazioni”, il progetto di Bonora, Guidi e Zanni in questa occasione vuole rispettare rigorosamente i confini di una precisa disciplina: quella della terracotta.
Comunicato stampa
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è il titolo dato alla mostra per il suo prevalente orientamento narrativo: piccole storie tra il mito e la quotidianità. La terracotta dipinta richiama la scena teatrale, il colore rafforza lo spazio autonomo delle sculture, determina una specie di accentuata separazione, proprio come avviene nel boccascena con i mutevoli allestimenti .
In tutto l’arco storico la scultura in terracotta è stata dipinta, questo per avvicinare l’aspetto delle figure il più possibile al vero.
Nel contemporaneo l’uso del colore mira a risultati opposti: vuole dare alle sculture valenze e atmosfere metafisiche o surreali.
Della terracotta si può dire che sta alla vasta pratica della figurazione modellata, come il pianoforte sta all’universo della musica. Entrambi i giochi artistici nascono da una dinamica tripolare: al vertice del triangolo sta la mente, al secondo angolo stanno le mani e al terzo posto sta lo strumento o il materiale, tutto in perfetto accordo e in reciproco scambio di crescita e arricchimento.
Fare poi considerazioni nel merito dell'arte in quanto tale, oggi è problematico perché ciascuno coltiva il proprio concetto artistico e come potrebbe essere diversamente dopo l'esperienza del moderno?
Pertanto vorrei fare solo un rapido cenno al significato del rappresentare in quanto aspetto ineliminabile della comunicazione quando la si voglia realizzare. Danzare, fare musica e teatro, dipingere e modellare sono attività che rispondono in larga misura alla istanza di auto rappresentazione. Nella storia di auto rappresentazione hanno significato definire via via l'identità umana come relazione verso lo spazio e il tempo del mondo.
Tutto questo è stato più importante della sola ricerca del bello perché a mio modo di vedere credo che è nella ostinazione etica che trova sistemazione la creazione estetica nella complessa dinamica sociale.
Avendo interesse per la psiche è conseguente l'attenzione verso il mito classico. Mai nessuna cultura ha così riccamente inventato e figurativamente rappresentato tutte le passioni, i sentimenti, gli sguardi, le emozioni e la feroce violenza, che di continuo nascono nella nostra mente. Psichismi che il mito vuole condividere, con una folta schiera di divinità che ci affiancherebbero nel gioco forsennato dell'esistenza.
Maurizio Bonora
In tutto l’arco storico la scultura in terracotta è stata dipinta, questo per avvicinare l’aspetto delle figure il più possibile al vero.
Nel contemporaneo l’uso del colore mira a risultati opposti: vuole dare alle sculture valenze e atmosfere metafisiche o surreali.
Della terracotta si può dire che sta alla vasta pratica della figurazione modellata, come il pianoforte sta all’universo della musica. Entrambi i giochi artistici nascono da una dinamica tripolare: al vertice del triangolo sta la mente, al secondo angolo stanno le mani e al terzo posto sta lo strumento o il materiale, tutto in perfetto accordo e in reciproco scambio di crescita e arricchimento.
Fare poi considerazioni nel merito dell'arte in quanto tale, oggi è problematico perché ciascuno coltiva il proprio concetto artistico e come potrebbe essere diversamente dopo l'esperienza del moderno?
Pertanto vorrei fare solo un rapido cenno al significato del rappresentare in quanto aspetto ineliminabile della comunicazione quando la si voglia realizzare. Danzare, fare musica e teatro, dipingere e modellare sono attività che rispondono in larga misura alla istanza di auto rappresentazione. Nella storia di auto rappresentazione hanno significato definire via via l'identità umana come relazione verso lo spazio e il tempo del mondo.
Tutto questo è stato più importante della sola ricerca del bello perché a mio modo di vedere credo che è nella ostinazione etica che trova sistemazione la creazione estetica nella complessa dinamica sociale.
Avendo interesse per la psiche è conseguente l'attenzione verso il mito classico. Mai nessuna cultura ha così riccamente inventato e figurativamente rappresentato tutte le passioni, i sentimenti, gli sguardi, le emozioni e la feroce violenza, che di continuo nascono nella nostra mente. Psichismi che il mito vuole condividere, con una folta schiera di divinità che ci affiancherebbero nel gioco forsennato dell'esistenza.
Maurizio Bonora
21
febbraio 2012
Maurizio Bonora – Teatri d’argilla
Dal 21 al 26 febbraio 2012
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 17.00-20.00; sabato e festivi 11.00-12.30 / 17.00-20.00
Vernissage
21 Febbraio 2012, ore 18.00
Autore
Curatore