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Maurizio Cannavacciuolo – Amori interrazziali
L’artista di fama internazionale , che negli anni ’80 cominciò la sua esperienza pittorica parallelamente al movimento della transavanguardia teorizzato da Achille Bonito Oliva, ritorna a esporre a Napoli , città cara alla sua carriera artistica per la collaborazione con il celebre gallerista Lucio Amelio, negli anni ’80, ed in seguito con Lucia Scalise negli anni ’90.
Comunicato stampa
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Esercizio sull’amore come costruzione dell’uomo, incontro anatomico di due fisicità astratte. Sono gli “Amori interrazziali” di Maurizio Cannavacciuolo, in mostra alla galleria the Apartment dal 14 aprile al 31 maggio 2011. La personale sarà inaugurata, alla presenza dell’artista, Giovedì 14 aprile alle ore 19.00 da the Apartment, in Vico Belledonne 6, Napoli. Curatore del progetto espositivo, Valerio Dehò.
L’artista di fama internazionale , che negli anni ’80 cominciò la sua esperienza pittorica parallelamente al movimento della transavanguardia teorizzato da Achille Bonito Oliva, ritorna a esporre a Napoli , città cara alla sua carriera artistica per la collaborazione con il celebre gallerista Lucio Amelio, negli anni ’80, ed in seguito con Lucia Scalise negli anni ’90.
Gli “amori interrazziali” che Maurizio Cannavacciuolo presenta nella sua personale da the Apartment sono in realtà esercizi d’ amore: “esercizio su amore interrazziale 4” , “esercizio su amore interrazziale 5” e “esercizio su amore interrazziale 6”, di dimensioni rispettivamente 200 x200, 164 x200, 157x200, insieme ad altri lavori, sempre esercizi d’amore, più piccoli dell’artista.
Immagini di amori uniti ma mai complementari, volti che si guardano come per baciarsi e poi sono moltiplicati, rigirati, rivoltati, riproposti.
“Il mio esercizio su amore interazziale consiste nello sdoppiare, tirare, moltiplicare, creare varie soluzioni di amore ripetute fino alla nausea, altro tema già esistente nella mia raccolta di piccole ossessioni. L’intento ultimo è quello di rendere l’immagine dei due visi posti l’uno difronte all’altro un pattern, un motivo ripetuto, una sorta di marchio. Un esercizio ossessivo, di amore ”, spiega Maurizio Cannavacciuolo.
La tecnica è quella dell’olio su tela, la scelta coloristica estremamente calda, con tendenza al rosso, l’esplosione grafica dello sfondo in motivi geometrici e decorativi è in distinta sovrapposizione di piani o come tessuto connettivo direttamente con le figure.
“La sua opera è una grande riflessione proprio sull’arte occidentale e sulle figure retoriche che l’hanno attraversata. Così il bacio, elemento ricorrente, diventa non solo una memoria di tanta arte da Rodin a Klimt, artista sicuramente di riferimento, ma una coniugazione in chiave contemporanea di un gesto universale. Il bacio come emblema dell’amore, degli amori, e dell’ amore interrazziale in questo caso. Il bacio tra persone dello stesso sesso o tra figure diverse o tra uomo e animale, è una costante di una ricerca iconografica in cui Cannavacciuolo sa mescolare cultura alta e cultura popolare. Immagini librarie o scaricate da Internet, esperienze vissute e letterarie”, commenta il curatore Valerio Dehò.
La predilezione dei formati grandi sta ad evidenziare non solo la scelta per una pittura avvolgente e totalizzante, ma anche la ricerca di eliminare le rifrazioni ambientali. Lo spettatore deve essere posto al centro di una vicenda di cui deve diventare protagonista. Anzi, deve cercare di scoprire il senso delle opere senza fermarsi all’immagine principale.
Ha scritto l’artista a proposito del suo lavoro, che lo scopo è : “attrarre come ragno nella sua ragnatela bella e luccicante di gocce di rugiada che brillano al primo sole per nascondere il vero volto della fine in agguato”.
“Il mio obiettivo è creare delle trappole percettive o di concetto e metterle lì, per permettere a chi osserva l’opera di riuscire a guardare dentro di sé. Il meccanismo è quello della machine à penser , una sorta di gioco mentale in base al quale io prima fornisco gli strumenti evocativi e poi li sottraggo, per lasciare agire l’occhio interiore”, spiega l’artista.
Maurizio Cannavacciuolo
Nato a Napoli nel 1954, vive e lavora a Roma. Maurizio Cannavacciuolo, è attivo sulla scena artistica internazionale dalla fine degli anni 70. Ha lavorato con galleristi quali Lucio Amelio a Napoli e Gian Enzo Sperone a Roma ed a New York, ha tenuto altre mostre personali a Roma (Incontri Internazionali d’Arte, 2002), Rio de Janeiro (Museo da Republica, 2002), Londra (galleria Sprovieri, 2003 e 2006), Santiago del Cile (Museo de Arte Contemporaneo, 2003), Boston (Isabella Stewart Gardner Museum, 2004), Newcastle (Baltic Centre for Contemporary Art, 2005), solo per citarne alcune. E’, inoltre, presente nelle collezioni della Farnesina e della Camera dei Deputati, a Roma, nella stazione “Cilea - Quattro Giornate" della Metropolitana di Napoli, ed in luoghi espositivi inconsueti, come e' accaduto nel 2002 in occasione della mostra Le opere e i giorni curata da Achille Bonito Oliva nella Certosa di San Lorenzo a Padula o nel 2003 nella vetrina su strada di Edicola Notte a Roma e nella sala di riunione dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, oppure nel 2004 nell’Ambasciata d’Italia a Santiago del Cile.
Testo critico “Amori interrazziali”
A cura di Valerio Dehò
Il visionario nega la verità davanti a sé, il mentitore solo davanti agli altri.
(Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano)
La pittura di Maurizio Cannavacciuolo rappresenta un livello di capacità critica e di perfezione tecnica unica nel panorama internazionale. Dalla fine degli anni Settanta, l’artista napoletano ha saputo innovare la pittura non entrando nelle modalità neo espressioniste di quegli anni, ma creando un universo sempre riconoscibile e costantemente teso a rivelare complicati rapporti matematici e geometrici nelle scelte compositive. Anzi, nelle sue opere la superficie della tela è interamente “tatuata” da complessi motivi decorativi derivati dalla tradizione europea e mediorientale. Le immagini sono visibili spesso in modo appena accennato in negativo e/o positivo, nascoste e appena rivelate dal pattern in cui sono immerse. Oppure sono delle composizioni in cui i singoli elementi sono delle figure geometriche, delle astrazioni.
Certamente nel suo lavoro teso e lucido, rigorosamente progettuale e mai affidato all’impulso, vi è un progetto di restituire la pittura al suo senso di estetizzazione dell’universo e di concettualizzazione della natura. La dose di irrealtà che può sembrare provenire dai lavori di Cannavacciuolo deriva da una difficoltà immediata per lo spettatore di mettere a fuoco i singoli dettagli, di spostare la sua attenzione dal totale al particolare in modo continuo e incessante. Il colore è piatto, steso in modo uniforme a saturare gli spazi degli elementi dell’opera. Non vi sono effetti chiaroscurali, i volumi sono abbandonati. La sovrapposizione dei piani si dilata sotto lo sguardo in uno spazio illusorio, in cui possono nascondersi messaggi nascosti. Dà l’dea di un lignaggio cifrato, segreto, la pittura fortemente concettualizzata diventa non solo un prodigio tecnico, ma anche l’opportunità di addentrarsi in un labirinto semiotico. Nel sui quadri, sempre dipinti a olio e quindi la più classica delle tecnica, sembra di assistere ad una straordinaria rappresentazione in cui la finalità è irrivelata. Ha scritto l’artista a proposito del suo lavoro, che lo scopo è: “Attrarre come ragno nella sua ragnatela bella e luccicante di gocce di rugiada che brillano al primo sole per nascondere il vero volto della fine in agguato.”
In effetti, i complessi reticoli e nodi che fanno da sfondo e s’intersecano con le figure, sono delle vere e proprie trappole visive. Il suo simbolismo non diventa mai eccessivo, solo la saturazione visiva viene accentuata allo scopo di rallentare la percezione, di dare un senso al tempo della visione che sia sincrono con quello che lo stesso artista ha scelto. La pittura come godimento, ma anche come momento in cui la temporalità mediatica subisce un arresto. Maurizio Cannavacciuolo costruisce con pazienza delle “machine à penser” in cui la ragnatela semiotica stringe a guardare e riflettere. La sua opera è una grande riflessione proprio sull’arte occidentale e sulle figure retoriche che l’hanno attraversata. Così il bacio, elemento ricorrente, diventa non solo una memoria di tanta arte da Rodin a Klimt, artista sicuramente di riferimento, ma una coniugazione in chiave contemporanea di un gesto universale. Il bacio come emblema dell’amore, degli amori, e dell’ amore interrazziale in questo caso, tema che più volte è emerso nel suo lavoro. Il bacio tra persone dello stesso sesso o tra figure diverse o tra uomo e animale, è una costante di una ricerca iconografica in cui Cannavacciuolo sa mescolare cultura alta e cultura popolare. Immagini librarie o scaricate da Internet, esperienze vissute e letterarie.
Anche la predilezione dei formati grandi, sta ad evidenziare non solo la scelta per una pittura avvolgente e totalizzante, ma anche la ricerca di eliminare le rifrazioni ambientali. Lo spettatore deve essere posto al centro di una vicenda di cui deve diventare protagonista. Anzi, deve cercare di scoprire il senso delle opere senza fermarsi all’immagine principale. L’artista in questi grandi lavori opera inoltre una modificazione del senso, procedendo dalla figurazione all’astrazione, quasi alla ricerca di una cifra personale alla Capogrossi, per intenderci. Vi è un senso progressivo verso una geometria significate che era chiarissimo e straordinario già nella serie “Bubbles” del 2008 e che in questi ultimi lavori diventa una ricerca progressiva, continua, con interruzioni della superficie dipinta e scansioni della stessa in fasce. Gli elementi formali puri si connettono come le geometrie dei corpi, le teste prese dai manuali di anatomia, altra grande scelta dell’artista fin dagli anni Ottanta, si aprono in paesaggi biologici. I corpi perdono quasi fisicità nel momento in cui sono letti come fasci muscolari e nervosi, ma nello stesso tempo la proliferazione segnica non solo si produce per progressiva astrazione ma anche per moltiplicazione ad libitum.
La specularità, infatti, è un altro elemento non solo che rende la complessità ridondante ma richiama anche l’ossessione dello specchio. Già J.L. Borges indicava come fattore orrorifico questa connessione tra la pratica sessuale e la specularità riflessa ( e non riflessiva), tutto si moltiplica, perde singolarità, vi è una genesi infinita e alienante da cui guardarsi.
I lavori denominati “Esercizio su amore interrazziale” possiedono tutta la qualità di Cannavacciuolo, la sua scelta coloristica sempre estremamente calda, con tendenza al rosso, la specularità a cui prima si accennava, l’esplosione grafica dello sfondo in motivi geometrici e decorativi in distinta sovrapposizione di piani o come tessuto connettivo direttamente con le figure.
Tutto il lavoro dell’artista è una grande liturgia che accarezza il vuoto, che sfiora l’abisso danzandoci attorno. I suoi riferimenti alla realtà attuale, alla critica sociale, alla condizione dell’esistente, sono resi con una magnificenza neo barocca, ma rimangono sempre nello stato di una pittura che cerca e trova un senso proprio nella temporalità indefinita. Questa diventa una lezione di pittura, un esercizio sull’amore come costruzione dell’uomo, come paradosso dell’incontro anatomico di due fisicità astratte. In fondo questa condizione appartiene a tutta l’arte di Maurizio Cannavacciuolo che ha saputo condensare la sapienza di una tecnica prodigiosa a coprire una realtà indecente, forse in attesa di un demone che la umanizzasse. La sua pittura è troppo umana, è un prodigio da interpretare, una lingua sconosciuta di cui cercare di ricostruire le regole o un linguaggio perduto abbandonato alla deriva del tempo.
Valerio Dehò
Biografia Maurizio Cannavacciuolo
Nato a Napoli nel 1954 . Vive e lavora a Roma, Italia .
Mostre personali selezionate
2010 –Allegra Ravizza Art Project, Milano
2009 –Sprovieri Progetti, London
2006 -Spazio Millesimato, Montalcino (Siena)
-Pescali & Sprovieri Gallery, London
-Sprovieri, London
2005 -Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead
2004 -Suzy Shammah, Milano
-Isabella Stewart Gardner Museum, Boston
2003 -Edicola Notte, Roma
-Museo de Arte Contemporaneo, Santiago de Chile
-Sprovieri, London
2002 -Museu da Republica-Galeria Catete, Rio de Janeiro
-Incontri Internazionali d'Arte, Palazzo Taverna, Roma
2001 -Franco Noero, Torino
-Francesca Kaufmann, Milano
2000 -Cardi, Milano
1999 -Asprey-Jacques Contemporary Art Exhibitions, London
1998 -Studio Guenzani, Milano
-1000eventi, Milano
1997 -Gian Enzo Sperone, Roma
-Fundacion Ludwig de Cuba, La Habana
1996 -Sperone Westwater, New York
-Fabio Sargentini-L'Attico, Roma
-1000eventi, Torino
1995 -Palazzo delle Esposizioni,Roof-garden, Roma
1993 -Studio Guenzani, Milano
-Gian Enzo Sperone, Roma
1990 -Studio Scalise, Napoli
1989 -Museum Puri Lukisan, Ubud (Bali)
1983 -Lucio Amelio, Napoli
1979 -Lucio Amelio, Napoli
Mostre collettive selezionate
2009 -"Invito all' opera: Nam June Paik, Michelangelo Pistoletto, Cristiano Pintaldi, Maurizio Cannavacciuolo", Il Ponte, Roma
-"Costellazioni – Cannavacciuolo Jori Massini", Complesso Monumentale di Santa Cristina, Bologna
2008 -"Bateau ivre", Cantina Icario, Montepulciano (Siena)
-"Intrecci. Da segno a sogno. Rapporti di convivenza tra Arte e Design in Italia.", Palazzo Reale, Milano
2007 -“Viaggio nell’Arte Italiana 1950-80, Cento opere dalla Collezione Farnesina”, Umjetnicka galerija, Sarajevo
-“On the Edge of Vision. New Idioms in Indian & Italian Contemporary Art, Victoria Memorial Hall, Calcutta
-“V Bienal Internacional de Arte, SIART, 2007", La Paz
-"Universal Mente", Antologia, Monza
2006 -“C’era una volta un re. La fiaba contemporanea”, ARCOS, Benevento
-“Figuralmente”, Mesta Galerija Liubllijana, Liubllijana
-"Painting Codes: i codici della pittura", Galleria Comunale D'Arte Contemporanea di Monfalcone, Monfalcone
-“OutArt”,Villa dei Quintili, Roma
2005 -“Looking at Words: The Formal Presence of Text in Modern and Contemporary, Works on Paper”, Andrea Rosen Gallery, New York
-“No Code,Italian Artists in Bratislava”, Slovak National Gallery,Esterházy Palace, Bratislava
-“XIV Quadriennale di Roma, Fuori Tema/Italian Feeling”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
-“Jianghu 3 video exhibition”, Lijiang Studio, Kunming (China)
2004 -“...So Fresh, So Cool!”, Cardi & Co., Milano
-"Maurizio Cannavacciuolo, Jorge Peris, Cristiano Pintaldi, Daniele Puppi", Sprovieri project space, London
-“Roma colleziona.Arte contemporanea italiana nelle collezioni pubbliche e private”, American Accademy, Roma
-“Roma Punto Uno”,PICI Gallery, Seoul/Tokyo Design Center, Gotanda/Kuchu Teien Tenbodai Sky Gallery, Osaka
-"Nowhere Else but Here", Danielle Arnaud Gallery, London
-“Ori d’artista”, Museo del Corso, Roma
2003 -“Carte italiane”, Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea, Bruxelles
-"Luoghi d'affezione. Paesaggio-Passaggio", Hotel de Ville, Bruxelles
-“Futuro italiano”, Parlamento Europeo, Bruxelles
-“Incontri…Dalla collezione di Graziella Lonardi Buontempo”, Académie de France à Rome-Villa Medici, Roma
2002 -"Scatole dell'Eros", Museo Archeologico Nazionale, Napoli
-"Le Opere e i Giorni, Certosa di San Lorenzo, Padula (Salerno)
-"Dubuffet e l'arte dei graffiti", Palazzo Martinengo, Brescia
-"Az égbolt tùlsò felén", Mùcsarnok, Budapest
2001 -"Odissee dell'Arte", Museo Revoltella, Trieste
-"L'altra metà del cielo", Galleria d'Arte Moderna, Bologna
-"El cuerpo del arte", I Bienal de Valencia, Convento del Carmen, Valencia
-"A misura d'io", Cardi & Co., Milano
-"Senza Mani! Provos e biciclette bianche", Antonio Colombo, Milano
2000 -"L'altra metà del cielo", Rupertinum, Salzburg/Kunstammlungen, Chemnitz
-"Arte in Giro 2000", Ex mattatoio, Roma
-"Futurama", Museo Pecci, Prato
-"Da Warhol al 2000, Gian Enzo Sperone 35 anni di mostre fra Europa e America", Palazzo Cavour, Torino
-"Images.Italian Art from 1942 to the present", European Central Bank, Frankfurt
-"Oltre 20 oggetti da indossare", ELP Studio, Roma
1999 -"Sarajevo 2000", Muzei Savremene Umjetnosti, Sarajevo
-"Disidentico.Maschile femminile e oltre", Maschio Angioino, Napoli
-"Gioielli", Internos, Milano
-"Libri d'Artista in Italia", Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino
-"Eventi multimediali", Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma
-"Arte italiana in apnea multimediale", Salara, Bologna
1998 -"Coquito con mortadella", Istituto Superior de Arte, La Habana
-"Panta.Sedici più uno racconti per immagini", Carlomaria Weber, Torino
-"Mitovelocità", Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di S.Marino
-"Disidentico.Maschile femminile e oltre", Palazzo Branciforte, Palermo
-"Sarajevo 2000", Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna
-"Gioielli", ELP Studio, Roma
-"Lepisma saccharina", Magazzino d'Arte Moderna, Roma
1997 -"Arte e riciclaggio al mattatoio", Ex mattatoio, Roma
-"Il Toro nell'arte", Santo Ficara, Firenze
-"Il Giro d'Italia dell'arte:Napoli", Fabio Sargentini-L'Attico, Roma
-"Le projet et l'essence. Aspects de la peinture italienne des années '90", Musée Sursock, Beyrouth/Biblioteca Nazionale di Damasco, Damasco
-"Luoghi", Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di San Marino
-"Via Crucis", Sala de Exposiciones, Universidad de Cantabria, Santander
-"Collezione permanente", Galleria Civica di Arte Contemporanea, Siracusa
-"Arte Italiana.Ultimi quarant'anni. Pittura iconica", Galleria d'Arte Moderna, Bologna
1996 -"Controfigura", Studio Guenzani, Milano
-"Leda e il cigno", Alberto Weber, Torino
-"Caleidoscopio",Ruggerini & Zonca, Milano
-"Small scale", Joseph Helman, New York
1995 -"Estetica del delitto", Sergio Tossi, Prato
-"Yet yet yet", Bianca Pilat, Milano
-"Figure", Patrizia Buonanno Arte Contemporanea, Mezzolombardo (Trento)
-"1st international biennal of water colour", Obcina Kamnik, Kamnik (Slovenija)
-"Fax art", Palazzo delle Esposizioni, Roof-garden, Roma
-"Nutrimenti dell'arte", Ex Convento di San Carlo, Erice (Trapani)
-"Untitled", Alberto Valerio, Brescia
-"Persone", Confini, Cuneo
-"Il fantastico nella giovane arte italiana", Accademia delle Arti Visive, Siracusa
1994 -"Uomini di mondo", Confini, Cuneo
-"Via Crucis", Alberto Weber, Torino
-"Cyberintimismo", Erotica, Fiera Campionaria, Bologna
-"Artisti per Opening", Accademia Britannica, Roma
-"Aspetti dell'erotismo nella giovane arte italiana", A.C.C.Gebaude, Koln
-"Tutti questi mondi", Carini, Prato
1993 -"La costanza della ragione", Paolo Majorana, Brescia
-"Pittura mediale", Ruggerini & Zonca, Milano
-"Noir,bloody noir", Planita, Roma
-"Iconografie mediali", Fortezza da Basso, Firenze
-"Time to time", Castello di Rivara, Rivara, (Torino)
-"Disincanti", La Nuova Pesa, Roma
-"Officine Napoletane", Villa Letizia, Barra (Napoli)
-"La montagna dipinta", Castel Telvana, Civezzano, (Trento)/Studio Raffaelli, Trento
-"The spirit of drawing", Sperone Westwater, New York
-"Il grande disegno italiano", Guido Carbone, Torino
-"I love you more than my own death", Slittamenti, XLV Biennale di Venezia, Venezia
-"Thàlatta,thàlatta!", Galleria Civica, Termoli (Campobasso)
-"Art & Fashion: divagazioni su un cappotto", Massimo De Carlo, Milano
-“La linea dell'immagine", Antico Chiostro di S.Antonio, Ceppaloni (Benevento)/Piano Nobile, Perugia
-"A prescindere", Ex Opificio Gaslini, Pescara
-"Palle", Stefania Miscetti, Roma
-"Via Crucis", Cescà Galerie Musaion, Praha
1992 -"Pittura mediale, Guido Carbone, Torino
-"Cannavacciuolo, Kirchhoff, Montesano, Zalopany", Studio Scalise, Napoli
-"Medialismi", Villa d'Este, Tivoli (Roma)
-"Paesaggio con rovine", Orestiadi di Gibellina, Gibellina (Trapani)
-"Miramare", Paolo Tonin, Torino
-"A parete", Galleria Ennio Borzi, Roma
-"Figure della geometria. L'ordine ironico: nuove icone, nuovi riti, nuovi miti", A.A.M., Roma
-"Vietato ai minori", Studio Bocchi, Roma
1991 -"Dadapolis", Sala 1, Roma
-"Media Ikos", Studio Cristofori, Bologna
-"Pittura mediale", Forum arte contemporanea, Roma 1989 -"Portraits", Mantra-Paolo Tonin, Torino
1985 -"Vent'anni", Lucio Amelio, Napoli 1983
-"XVIII Internationale Malerwochen in der Steiermark", Palais Attems, Graz
1982 -"Avanguardia-Transavanguardia", spazio giovani, Mura Aureliane, Roma
- "Incursioni oltre le linee", XVI rassegna internazionale d'arte di Acireale, Acireale/Museo Civico, Ortona
-"Conseguenze impreviste: Arte, Moda, Design", Centro Storico, Prato
1981 -"Vokacije slikarstva", Galerija studentskog, Kulturnog centra, Beograd
- "Aljofre barroco", Palazzo Ducezio, Noto (Siracusa)
1980 -"8", Lucio Amelio, Napoli/Marilena Bonomo, Bari
-"7 juin 1980", Centre d'Art Contemporain, Genève
- "Perspective 80", Art 11'80, Internationale Kunstmesse, Basel 1978 -"Villa Colletta", Arienzo (Caserta)
L’artista di fama internazionale , che negli anni ’80 cominciò la sua esperienza pittorica parallelamente al movimento della transavanguardia teorizzato da Achille Bonito Oliva, ritorna a esporre a Napoli , città cara alla sua carriera artistica per la collaborazione con il celebre gallerista Lucio Amelio, negli anni ’80, ed in seguito con Lucia Scalise negli anni ’90.
Gli “amori interrazziali” che Maurizio Cannavacciuolo presenta nella sua personale da the Apartment sono in realtà esercizi d’ amore: “esercizio su amore interrazziale 4” , “esercizio su amore interrazziale 5” e “esercizio su amore interrazziale 6”, di dimensioni rispettivamente 200 x200, 164 x200, 157x200, insieme ad altri lavori, sempre esercizi d’amore, più piccoli dell’artista.
Immagini di amori uniti ma mai complementari, volti che si guardano come per baciarsi e poi sono moltiplicati, rigirati, rivoltati, riproposti.
“Il mio esercizio su amore interazziale consiste nello sdoppiare, tirare, moltiplicare, creare varie soluzioni di amore ripetute fino alla nausea, altro tema già esistente nella mia raccolta di piccole ossessioni. L’intento ultimo è quello di rendere l’immagine dei due visi posti l’uno difronte all’altro un pattern, un motivo ripetuto, una sorta di marchio. Un esercizio ossessivo, di amore ”, spiega Maurizio Cannavacciuolo.
La tecnica è quella dell’olio su tela, la scelta coloristica estremamente calda, con tendenza al rosso, l’esplosione grafica dello sfondo in motivi geometrici e decorativi è in distinta sovrapposizione di piani o come tessuto connettivo direttamente con le figure.
“La sua opera è una grande riflessione proprio sull’arte occidentale e sulle figure retoriche che l’hanno attraversata. Così il bacio, elemento ricorrente, diventa non solo una memoria di tanta arte da Rodin a Klimt, artista sicuramente di riferimento, ma una coniugazione in chiave contemporanea di un gesto universale. Il bacio come emblema dell’amore, degli amori, e dell’ amore interrazziale in questo caso. Il bacio tra persone dello stesso sesso o tra figure diverse o tra uomo e animale, è una costante di una ricerca iconografica in cui Cannavacciuolo sa mescolare cultura alta e cultura popolare. Immagini librarie o scaricate da Internet, esperienze vissute e letterarie”, commenta il curatore Valerio Dehò.
La predilezione dei formati grandi sta ad evidenziare non solo la scelta per una pittura avvolgente e totalizzante, ma anche la ricerca di eliminare le rifrazioni ambientali. Lo spettatore deve essere posto al centro di una vicenda di cui deve diventare protagonista. Anzi, deve cercare di scoprire il senso delle opere senza fermarsi all’immagine principale.
Ha scritto l’artista a proposito del suo lavoro, che lo scopo è : “attrarre come ragno nella sua ragnatela bella e luccicante di gocce di rugiada che brillano al primo sole per nascondere il vero volto della fine in agguato”.
“Il mio obiettivo è creare delle trappole percettive o di concetto e metterle lì, per permettere a chi osserva l’opera di riuscire a guardare dentro di sé. Il meccanismo è quello della machine à penser , una sorta di gioco mentale in base al quale io prima fornisco gli strumenti evocativi e poi li sottraggo, per lasciare agire l’occhio interiore”, spiega l’artista.
Maurizio Cannavacciuolo
Nato a Napoli nel 1954, vive e lavora a Roma. Maurizio Cannavacciuolo, è attivo sulla scena artistica internazionale dalla fine degli anni 70. Ha lavorato con galleristi quali Lucio Amelio a Napoli e Gian Enzo Sperone a Roma ed a New York, ha tenuto altre mostre personali a Roma (Incontri Internazionali d’Arte, 2002), Rio de Janeiro (Museo da Republica, 2002), Londra (galleria Sprovieri, 2003 e 2006), Santiago del Cile (Museo de Arte Contemporaneo, 2003), Boston (Isabella Stewart Gardner Museum, 2004), Newcastle (Baltic Centre for Contemporary Art, 2005), solo per citarne alcune. E’, inoltre, presente nelle collezioni della Farnesina e della Camera dei Deputati, a Roma, nella stazione “Cilea - Quattro Giornate" della Metropolitana di Napoli, ed in luoghi espositivi inconsueti, come e' accaduto nel 2002 in occasione della mostra Le opere e i giorni curata da Achille Bonito Oliva nella Certosa di San Lorenzo a Padula o nel 2003 nella vetrina su strada di Edicola Notte a Roma e nella sala di riunione dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, oppure nel 2004 nell’Ambasciata d’Italia a Santiago del Cile.
Testo critico “Amori interrazziali”
A cura di Valerio Dehò
Il visionario nega la verità davanti a sé, il mentitore solo davanti agli altri.
(Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano)
La pittura di Maurizio Cannavacciuolo rappresenta un livello di capacità critica e di perfezione tecnica unica nel panorama internazionale. Dalla fine degli anni Settanta, l’artista napoletano ha saputo innovare la pittura non entrando nelle modalità neo espressioniste di quegli anni, ma creando un universo sempre riconoscibile e costantemente teso a rivelare complicati rapporti matematici e geometrici nelle scelte compositive. Anzi, nelle sue opere la superficie della tela è interamente “tatuata” da complessi motivi decorativi derivati dalla tradizione europea e mediorientale. Le immagini sono visibili spesso in modo appena accennato in negativo e/o positivo, nascoste e appena rivelate dal pattern in cui sono immerse. Oppure sono delle composizioni in cui i singoli elementi sono delle figure geometriche, delle astrazioni.
Certamente nel suo lavoro teso e lucido, rigorosamente progettuale e mai affidato all’impulso, vi è un progetto di restituire la pittura al suo senso di estetizzazione dell’universo e di concettualizzazione della natura. La dose di irrealtà che può sembrare provenire dai lavori di Cannavacciuolo deriva da una difficoltà immediata per lo spettatore di mettere a fuoco i singoli dettagli, di spostare la sua attenzione dal totale al particolare in modo continuo e incessante. Il colore è piatto, steso in modo uniforme a saturare gli spazi degli elementi dell’opera. Non vi sono effetti chiaroscurali, i volumi sono abbandonati. La sovrapposizione dei piani si dilata sotto lo sguardo in uno spazio illusorio, in cui possono nascondersi messaggi nascosti. Dà l’dea di un lignaggio cifrato, segreto, la pittura fortemente concettualizzata diventa non solo un prodigio tecnico, ma anche l’opportunità di addentrarsi in un labirinto semiotico. Nel sui quadri, sempre dipinti a olio e quindi la più classica delle tecnica, sembra di assistere ad una straordinaria rappresentazione in cui la finalità è irrivelata. Ha scritto l’artista a proposito del suo lavoro, che lo scopo è: “Attrarre come ragno nella sua ragnatela bella e luccicante di gocce di rugiada che brillano al primo sole per nascondere il vero volto della fine in agguato.”
In effetti, i complessi reticoli e nodi che fanno da sfondo e s’intersecano con le figure, sono delle vere e proprie trappole visive. Il suo simbolismo non diventa mai eccessivo, solo la saturazione visiva viene accentuata allo scopo di rallentare la percezione, di dare un senso al tempo della visione che sia sincrono con quello che lo stesso artista ha scelto. La pittura come godimento, ma anche come momento in cui la temporalità mediatica subisce un arresto. Maurizio Cannavacciuolo costruisce con pazienza delle “machine à penser” in cui la ragnatela semiotica stringe a guardare e riflettere. La sua opera è una grande riflessione proprio sull’arte occidentale e sulle figure retoriche che l’hanno attraversata. Così il bacio, elemento ricorrente, diventa non solo una memoria di tanta arte da Rodin a Klimt, artista sicuramente di riferimento, ma una coniugazione in chiave contemporanea di un gesto universale. Il bacio come emblema dell’amore, degli amori, e dell’ amore interrazziale in questo caso, tema che più volte è emerso nel suo lavoro. Il bacio tra persone dello stesso sesso o tra figure diverse o tra uomo e animale, è una costante di una ricerca iconografica in cui Cannavacciuolo sa mescolare cultura alta e cultura popolare. Immagini librarie o scaricate da Internet, esperienze vissute e letterarie.
Anche la predilezione dei formati grandi, sta ad evidenziare non solo la scelta per una pittura avvolgente e totalizzante, ma anche la ricerca di eliminare le rifrazioni ambientali. Lo spettatore deve essere posto al centro di una vicenda di cui deve diventare protagonista. Anzi, deve cercare di scoprire il senso delle opere senza fermarsi all’immagine principale. L’artista in questi grandi lavori opera inoltre una modificazione del senso, procedendo dalla figurazione all’astrazione, quasi alla ricerca di una cifra personale alla Capogrossi, per intenderci. Vi è un senso progressivo verso una geometria significate che era chiarissimo e straordinario già nella serie “Bubbles” del 2008 e che in questi ultimi lavori diventa una ricerca progressiva, continua, con interruzioni della superficie dipinta e scansioni della stessa in fasce. Gli elementi formali puri si connettono come le geometrie dei corpi, le teste prese dai manuali di anatomia, altra grande scelta dell’artista fin dagli anni Ottanta, si aprono in paesaggi biologici. I corpi perdono quasi fisicità nel momento in cui sono letti come fasci muscolari e nervosi, ma nello stesso tempo la proliferazione segnica non solo si produce per progressiva astrazione ma anche per moltiplicazione ad libitum.
La specularità, infatti, è un altro elemento non solo che rende la complessità ridondante ma richiama anche l’ossessione dello specchio. Già J.L. Borges indicava come fattore orrorifico questa connessione tra la pratica sessuale e la specularità riflessa ( e non riflessiva), tutto si moltiplica, perde singolarità, vi è una genesi infinita e alienante da cui guardarsi.
I lavori denominati “Esercizio su amore interrazziale” possiedono tutta la qualità di Cannavacciuolo, la sua scelta coloristica sempre estremamente calda, con tendenza al rosso, la specularità a cui prima si accennava, l’esplosione grafica dello sfondo in motivi geometrici e decorativi in distinta sovrapposizione di piani o come tessuto connettivo direttamente con le figure.
Tutto il lavoro dell’artista è una grande liturgia che accarezza il vuoto, che sfiora l’abisso danzandoci attorno. I suoi riferimenti alla realtà attuale, alla critica sociale, alla condizione dell’esistente, sono resi con una magnificenza neo barocca, ma rimangono sempre nello stato di una pittura che cerca e trova un senso proprio nella temporalità indefinita. Questa diventa una lezione di pittura, un esercizio sull’amore come costruzione dell’uomo, come paradosso dell’incontro anatomico di due fisicità astratte. In fondo questa condizione appartiene a tutta l’arte di Maurizio Cannavacciuolo che ha saputo condensare la sapienza di una tecnica prodigiosa a coprire una realtà indecente, forse in attesa di un demone che la umanizzasse. La sua pittura è troppo umana, è un prodigio da interpretare, una lingua sconosciuta di cui cercare di ricostruire le regole o un linguaggio perduto abbandonato alla deriva del tempo.
Valerio Dehò
Biografia Maurizio Cannavacciuolo
Nato a Napoli nel 1954 . Vive e lavora a Roma, Italia .
Mostre personali selezionate
2010 –Allegra Ravizza Art Project, Milano
2009 –Sprovieri Progetti, London
2006 -Spazio Millesimato, Montalcino (Siena)
-Pescali & Sprovieri Gallery, London
-Sprovieri, London
2005 -Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead
2004 -Suzy Shammah, Milano
-Isabella Stewart Gardner Museum, Boston
2003 -Edicola Notte, Roma
-Museo de Arte Contemporaneo, Santiago de Chile
-Sprovieri, London
2002 -Museu da Republica-Galeria Catete, Rio de Janeiro
-Incontri Internazionali d'Arte, Palazzo Taverna, Roma
2001 -Franco Noero, Torino
-Francesca Kaufmann, Milano
2000 -Cardi, Milano
1999 -Asprey-Jacques Contemporary Art Exhibitions, London
1998 -Studio Guenzani, Milano
-1000eventi, Milano
1997 -Gian Enzo Sperone, Roma
-Fundacion Ludwig de Cuba, La Habana
1996 -Sperone Westwater, New York
-Fabio Sargentini-L'Attico, Roma
-1000eventi, Torino
1995 -Palazzo delle Esposizioni,Roof-garden, Roma
1993 -Studio Guenzani, Milano
-Gian Enzo Sperone, Roma
1990 -Studio Scalise, Napoli
1989 -Museum Puri Lukisan, Ubud (Bali)
1983 -Lucio Amelio, Napoli
1979 -Lucio Amelio, Napoli
Mostre collettive selezionate
2009 -"Invito all' opera: Nam June Paik, Michelangelo Pistoletto, Cristiano Pintaldi, Maurizio Cannavacciuolo", Il Ponte, Roma
-"Costellazioni – Cannavacciuolo Jori Massini", Complesso Monumentale di Santa Cristina, Bologna
2008 -"Bateau ivre", Cantina Icario, Montepulciano (Siena)
-"Intrecci. Da segno a sogno. Rapporti di convivenza tra Arte e Design in Italia.", Palazzo Reale, Milano
2007 -“Viaggio nell’Arte Italiana 1950-80, Cento opere dalla Collezione Farnesina”, Umjetnicka galerija, Sarajevo
-“On the Edge of Vision. New Idioms in Indian & Italian Contemporary Art, Victoria Memorial Hall, Calcutta
-“V Bienal Internacional de Arte, SIART, 2007", La Paz
-"Universal Mente", Antologia, Monza
2006 -“C’era una volta un re. La fiaba contemporanea”, ARCOS, Benevento
-“Figuralmente”, Mesta Galerija Liubllijana, Liubllijana
-"Painting Codes: i codici della pittura", Galleria Comunale D'Arte Contemporanea di Monfalcone, Monfalcone
-“OutArt”,Villa dei Quintili, Roma
2005 -“Looking at Words: The Formal Presence of Text in Modern and Contemporary, Works on Paper”, Andrea Rosen Gallery, New York
-“No Code,Italian Artists in Bratislava”, Slovak National Gallery,Esterházy Palace, Bratislava
-“XIV Quadriennale di Roma, Fuori Tema/Italian Feeling”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
-“Jianghu 3 video exhibition”, Lijiang Studio, Kunming (China)
2004 -“...So Fresh, So Cool!”, Cardi & Co., Milano
-"Maurizio Cannavacciuolo, Jorge Peris, Cristiano Pintaldi, Daniele Puppi", Sprovieri project space, London
-“Roma colleziona.Arte contemporanea italiana nelle collezioni pubbliche e private”, American Accademy, Roma
-“Roma Punto Uno”,PICI Gallery, Seoul/Tokyo Design Center, Gotanda/Kuchu Teien Tenbodai Sky Gallery, Osaka
-"Nowhere Else but Here", Danielle Arnaud Gallery, London
-“Ori d’artista”, Museo del Corso, Roma
2003 -“Carte italiane”, Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea, Bruxelles
-"Luoghi d'affezione. Paesaggio-Passaggio", Hotel de Ville, Bruxelles
-“Futuro italiano”, Parlamento Europeo, Bruxelles
-“Incontri…Dalla collezione di Graziella Lonardi Buontempo”, Académie de France à Rome-Villa Medici, Roma
2002 -"Scatole dell'Eros", Museo Archeologico Nazionale, Napoli
-"Le Opere e i Giorni, Certosa di San Lorenzo, Padula (Salerno)
-"Dubuffet e l'arte dei graffiti", Palazzo Martinengo, Brescia
-"Az égbolt tùlsò felén", Mùcsarnok, Budapest
2001 -"Odissee dell'Arte", Museo Revoltella, Trieste
-"L'altra metà del cielo", Galleria d'Arte Moderna, Bologna
-"El cuerpo del arte", I Bienal de Valencia, Convento del Carmen, Valencia
-"A misura d'io", Cardi & Co., Milano
-"Senza Mani! Provos e biciclette bianche", Antonio Colombo, Milano
2000 -"L'altra metà del cielo", Rupertinum, Salzburg/Kunstammlungen, Chemnitz
-"Arte in Giro 2000", Ex mattatoio, Roma
-"Futurama", Museo Pecci, Prato
-"Da Warhol al 2000, Gian Enzo Sperone 35 anni di mostre fra Europa e America", Palazzo Cavour, Torino
-"Images.Italian Art from 1942 to the present", European Central Bank, Frankfurt
-"Oltre 20 oggetti da indossare", ELP Studio, Roma
1999 -"Sarajevo 2000", Muzei Savremene Umjetnosti, Sarajevo
-"Disidentico.Maschile femminile e oltre", Maschio Angioino, Napoli
-"Gioielli", Internos, Milano
-"Libri d'Artista in Italia", Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino
-"Eventi multimediali", Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma
-"Arte italiana in apnea multimediale", Salara, Bologna
1998 -"Coquito con mortadella", Istituto Superior de Arte, La Habana
-"Panta.Sedici più uno racconti per immagini", Carlomaria Weber, Torino
-"Mitovelocità", Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di S.Marino
-"Disidentico.Maschile femminile e oltre", Palazzo Branciforte, Palermo
-"Sarajevo 2000", Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna
-"Gioielli", ELP Studio, Roma
-"Lepisma saccharina", Magazzino d'Arte Moderna, Roma
1997 -"Arte e riciclaggio al mattatoio", Ex mattatoio, Roma
-"Il Toro nell'arte", Santo Ficara, Firenze
-"Il Giro d'Italia dell'arte:Napoli", Fabio Sargentini-L'Attico, Roma
-"Le projet et l'essence. Aspects de la peinture italienne des années '90", Musée Sursock, Beyrouth/Biblioteca Nazionale di Damasco, Damasco
-"Luoghi", Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di San Marino
-"Via Crucis", Sala de Exposiciones, Universidad de Cantabria, Santander
-"Collezione permanente", Galleria Civica di Arte Contemporanea, Siracusa
-"Arte Italiana.Ultimi quarant'anni. Pittura iconica", Galleria d'Arte Moderna, Bologna
1996 -"Controfigura", Studio Guenzani, Milano
-"Leda e il cigno", Alberto Weber, Torino
-"Caleidoscopio",Ruggerini & Zonca, Milano
-"Small scale", Joseph Helman, New York
1995 -"Estetica del delitto", Sergio Tossi, Prato
-"Yet yet yet", Bianca Pilat, Milano
-"Figure", Patrizia Buonanno Arte Contemporanea, Mezzolombardo (Trento)
-"1st international biennal of water colour", Obcina Kamnik, Kamnik (Slovenija)
-"Fax art", Palazzo delle Esposizioni, Roof-garden, Roma
-"Nutrimenti dell'arte", Ex Convento di San Carlo, Erice (Trapani)
-"Untitled", Alberto Valerio, Brescia
-"Persone", Confini, Cuneo
-"Il fantastico nella giovane arte italiana", Accademia delle Arti Visive, Siracusa
1994 -"Uomini di mondo", Confini, Cuneo
-"Via Crucis", Alberto Weber, Torino
-"Cyberintimismo", Erotica, Fiera Campionaria, Bologna
-"Artisti per Opening", Accademia Britannica, Roma
-"Aspetti dell'erotismo nella giovane arte italiana", A.C.C.Gebaude, Koln
-"Tutti questi mondi", Carini, Prato
1993 -"La costanza della ragione", Paolo Majorana, Brescia
-"Pittura mediale", Ruggerini & Zonca, Milano
-"Noir,bloody noir", Planita, Roma
-"Iconografie mediali", Fortezza da Basso, Firenze
-"Time to time", Castello di Rivara, Rivara, (Torino)
-"Disincanti", La Nuova Pesa, Roma
-"Officine Napoletane", Villa Letizia, Barra (Napoli)
-"La montagna dipinta", Castel Telvana, Civezzano, (Trento)/Studio Raffaelli, Trento
-"The spirit of drawing", Sperone Westwater, New York
-"Il grande disegno italiano", Guido Carbone, Torino
-"I love you more than my own death", Slittamenti, XLV Biennale di Venezia, Venezia
-"Thàlatta,thàlatta!", Galleria Civica, Termoli (Campobasso)
-"Art & Fashion: divagazioni su un cappotto", Massimo De Carlo, Milano
-“La linea dell'immagine", Antico Chiostro di S.Antonio, Ceppaloni (Benevento)/Piano Nobile, Perugia
-"A prescindere", Ex Opificio Gaslini, Pescara
-"Palle", Stefania Miscetti, Roma
-"Via Crucis", Cescà Galerie Musaion, Praha
1992 -"Pittura mediale, Guido Carbone, Torino
-"Cannavacciuolo, Kirchhoff, Montesano, Zalopany", Studio Scalise, Napoli
-"Medialismi", Villa d'Este, Tivoli (Roma)
-"Paesaggio con rovine", Orestiadi di Gibellina, Gibellina (Trapani)
-"Miramare", Paolo Tonin, Torino
-"A parete", Galleria Ennio Borzi, Roma
-"Figure della geometria. L'ordine ironico: nuove icone, nuovi riti, nuovi miti", A.A.M., Roma
-"Vietato ai minori", Studio Bocchi, Roma
1991 -"Dadapolis", Sala 1, Roma
-"Media Ikos", Studio Cristofori, Bologna
-"Pittura mediale", Forum arte contemporanea, Roma 1989 -"Portraits", Mantra-Paolo Tonin, Torino
1985 -"Vent'anni", Lucio Amelio, Napoli 1983
-"XVIII Internationale Malerwochen in der Steiermark", Palais Attems, Graz
1982 -"Avanguardia-Transavanguardia", spazio giovani, Mura Aureliane, Roma
- "Incursioni oltre le linee", XVI rassegna internazionale d'arte di Acireale, Acireale/Museo Civico, Ortona
-"Conseguenze impreviste: Arte, Moda, Design", Centro Storico, Prato
1981 -"Vokacije slikarstva", Galerija studentskog, Kulturnog centra, Beograd
- "Aljofre barroco", Palazzo Ducezio, Noto (Siracusa)
1980 -"8", Lucio Amelio, Napoli/Marilena Bonomo, Bari
-"7 juin 1980", Centre d'Art Contemporain, Genève
- "Perspective 80", Art 11'80, Internationale Kunstmesse, Basel 1978 -"Villa Colletta", Arienzo (Caserta)
14
aprile 2011
Maurizio Cannavacciuolo – Amori interrazziali
Dal 14 aprile al 31 maggio 2011
arte contemporanea
Location
THE APARTMENT
Napoli, Vico Belledonne A Chiaia, 6, (Napoli)
Napoli, Vico Belledonne A Chiaia, 6, (Napoli)
Vernissage
14 Aprile 2011, ore 19
Autore
Curatore