Dal 22 febbraio al 9 aprile 2005 la galleria clicArt (a Milano, presso Zucchi Duomo, Via Ugo Foscolo 4) ospita Nature non morte, mostra fotografica di Maurizio Sapia. L’esposizione, a cura di Enrica Viganò, direttore artistico della galleria, apre il quarto anno di attività di uno spazio, ideato e sostenuto dall’agenzia fotografica Marka e dall’azienda tessile Vincenzo Zucchi, che è ormai diventato un punto di riferimento fondamentale per nuovi artisti che desiderano emergere nella fotografia d’autore.

Sono 30 le immagini selezionate, che si dispongono in un originale ed ironico percorso espositivo, in un susseguirsi di suggestive ed inedite aggregazioni: si va dall’improbabile legame fra l’acqua e il metallo in Piercing, in cui due gocce d’acqua sono tenute insieme da una spilla da balia all’altrettanto azzardata stretta di mano fra polli spennati in Pleased to meet you, fino a La danza, divertente trasposizione animale del celebre quadro di Matisse, in cui aggraziate rane volteggiano con leggiadra destrezza. L’ironia diventa la chiave di lettura della realtà, anche quella più angosciante. Sapia, infatti, invita a superare le sensazioni immediate di divertimento giocoso e paradossale che trasmettono le sue immagini per riflettere su temi che inquietano il nostro quotidiano: la clonazione, l’alterazione dell’ordine naturale delle cose, lo stravolgimento delle leggi di natura.